Alla sagra di San Michele si sta consumando un dramma.
Bielsa, legittimo proprietario di quell’enorme e suggestivo edificio, stava assistendo ad un vero e proprio scempio. Così antico e così pieno di storia, questo edificio, in un certo senso sacro, sta cadendo nelle mani poco alla volta, a colpi di tracotanza e di prepotenza di un personaggio che non ha nessuna intenzione e nessuna voglia di rispettare la sacralità del luogo. Prima la Funivia, poi i lavori di ristrutturazione interni della Sacra, infine adesso anche la costruzione vicino alla Sacra di un piccolo aeroporto personale è la goccia che fa traboccare il vaso. Persino una persona cortese e gentile come Bielsa ad un certo punto può perdere la pazienza. Bielsa, dopo averle provate tutte per ragionare con Cassano e con Girolamo, decide di richiamare in sede tutti i suoi frati belgiochisti, i quali per qualche settimana erano rimasti alla Continassa a controllare che tutti eseguissero gli ordini impartiti da Adani.
Con la presenza dei frati belgiochisti lì alla Sacra, dei quali alcuni si erano fatti spiegare da Nedved in cosa consistesse il clasico (rapida successione di calcioni anti cacacazzo dati con gli anfibi dell’esercito Magiaro, col puntale arrotondato, ma in piombo n.d.r.) Cassano e suo cugino Girolamo vengono gentilmente accompagnati alla porta, e per una volta a Cassano non va proprio benissimo, perché tutto quello che aveva fatto traslocare da casa sua alla Sacra, compresa la vasca Jacuzzi da dieci, per le feste scambiste, e la collezioni di auto a prezzo d’occasione, vieni trattenuto: Bielsa non ha nessuna intenzione di restituire nulla. Terrà tutti quegli orribili oggetti di dubbio gusto come acconto del risarcimento di tutti i danni materiali arrecati a quel luogo sacro, che per tornare quello di prima avrà bisogno di ingenti spese, parte delle quali verranno esattamente da ciò che Bielsa ha intenzione di trattenere presso i propri appartamenti.

Antonio: “Bielsa, chessa cous, nan la dovevi far’. Che delusion’, io che m’accredevo che per te jera un piacere a tenermi qua. Per quello mi ero portato tutta quella roba, ij maccredev c poev star per sembr. E tu ceffash? Mi butti fuori di casa che io mi trovo senza la palestra, senza la piscina, senza la sala bondage, e senza neanche l’animazione bambini, almeno ridammi il Gallo Belotti che possiamo sempre metterlo dentro un pollaio per mettere ordine tra le galline, qualcosa ci posso sempre rimediare così.”
Il Gallo Belotti, che si è pentito amaramente di essersi fidato di Cassano e della sua discrezione, aveva addirittura letto l'ultimo articolo scritto da un certo Piccio, in cui praticamente viene citato almeno una ventina di volte, mentre lui aveva chiesto gentilmente a tutti di mantenere il riserbo circa la sua identità, perché la speranza, chiaramente, è sempre quella di trovare un altro bel posto in tribuna da qualche parte da riscaldare per benino, o alla peggio, sarebbe anche potuto andare bene un posticino in panchina, chiaramente in un posto riparato dalle correnti perché l'età è pure quella che è, e i reumatismi sono sempre in agguato.

La resa dei conti è anche tra Cassano e suo cugino Girolamo, perché Cassano, ne è convinto, se non fosse stato per le troppe richieste e la troppa prepotenza di Girolamo nel porsi, Bielsa avrebbe anche avuto piacere di trattenere Cassano molto più a lungo.
Perché avrebbe dovuto cacciarlo? Lui, persona sempre gradevole e simpatica. Bielsa, persona sicuramente gentile e ospitale non avrebbe mai cacciato Cassano da quel posto. Lo spazio era enorme e ce n'era per tutti. Per cui non è certo per quel motivo. Per non parlare del piacere di avere come ospite una persona sempre simpatica e piena di aneddoti da raccontare… No, Cassano non è per nulla contento di suo cugino: ognuno c'ha i propri amici da spremere, lui ne aveva trovato uno con tanto di polpa e che succede? Arriva quello che mangia per tre che spaventa tutti e il banco salta. Un po’ di senso della misura, e che cazz, non si può portare via un lampadario di cristallo del ‘600, così senza chiedere neanche il permesso. Se avesse chiesto il permesso a Bielsa, ne era certo, Bielsa glielo avrebbe accordato, senza dubbi, ma formalmente il permesso lo devi chiedere! Eccheccazz! Le apparenze vanno salvate! E invece questo continuo dare per scontato… è questo che avrà infastidito Bielsa. Cassano in un ultimo disperato tentativo prova a riconquistare la simpatia che, ne era certo, un tempo c'era da parte di Bielsa nei suoi confronti.

Antonio: "Ou Biè, cos'è sta storia che ce l'hai con me? Io l'ho sempre detto a Girolamo, cerca di essere più rispettoso perché Bielsa è un pezzo di pane, però pure lui, giustamente, se lo prende a pesci in faccia fino alla fine si deve arrabbiare. Io gliel'ho detto a Girolamo ma quello deve sempre fare accapa sua. Gli ho pure detto: senti gli altri della banda, falli stare almeno nella depandance, non li far stare a casa che quelle sono persone rozze, violente, che c'azzeccano con Bielsa? Falli stare nella depandance e vedrai che Bielsa è contento; e invece lui no, ha voluto per forza che stessero in casa con noi, e poi ci credo che tu hai voluto mandarci via, però secondo me se io dico a Girolamo di andare a rompere i coglioni da un'altra parte e rimango solo io col Gallo, che ne diresti? Potrebbe andare bene?".
Bielsa si stropiccia gli occhi e le orecchie più e più volte per farsi capace del fatto che quello che stava sentendo fosse vero. Dopo essersi dato più pizzicotti, Bielsa che ormai, come tutti i buoni, quando si arrabbiano diventano pericolosi, anche lui non è da meno, e quindi esordisce con un contenuto, moderato: FUORIDACASAMIAAAAAA.
Antonio: “Ehhh come siamo diventati irascibili! Devo dedurre allora che finadess tu hai recitato una parte: quella della persona gentile. In realtà non mi volevi con te fin dall'inizio. Sei una persona falsa! Non mi aspettavo questo da te, pensavo che fossi una persona sincera, invece sei falso, io me ne vado, ma quello che ci fa la figura di m... più grossa quello sei tu caro Bielsa, educato falso che non sei altro".
Bielsa tutto avrebbe immaginato per sé, nella sua vita, tranne di doversi trovare a discutere con un campione assoluto di maleducazione, che gli ha distrutto una collezione di valore inestimabile di reperti sul calcio, che si è piazzato in casa sua con l’intenzione di rimanervici a titolo definitivo, e che è anche capace di dirsi offeso, se il poveretto (Bielsa n.d.r.) manifesta il proprio disappunto!
Bielsa: “Mavaf... a te e a tua sorella in carriola, se becco il giudice che ti ha mandato qui a fare i lavori socialmente utili, invece di mandarti all’Ucciardone, gli do un premio: Magistrato più illuminato del secolo!!".


Chiusa la vicenda Bielsa-Cassano, rimane ancora da sistemare la situazione alla Continassa con un Adani che neanche lo specchio vuole più vedere davanti a sé. Il problema per la Juve è non se Adani va bene o non va bene, perché è ormai un dato di fatto assodatissimo che Adani non sia persona adatta. Alla Continassa, chi ancora pensa che Adani sia il profeta del calcio, lo fanno ricoverare. Con la camicia di forza. Il problema adesso è che la Juve non può certo esonerare un allenatore al mese, manco fosse il Palermo di Zamparini, oppure il Cagliari di Cellino. La Juve esonera alla fine dell'anno, la chance te la dà fino all'ultimo. Ne sa qualcosa Pirlo. Il problema è gestire la situazione, cambiando direzione, ma senza che il direttore lo sappia. Sembra solo un gioco di parole, ma la questione sta tutta qui. Ventola ha un’idea e ne parla con Andrea Agnelli.

Applicazione del deep learning anche al calcio: l’idea di Ventola
Nicola Ventola presenta ad Andrea Agnelli una possibile soluzione che salverebbe capra (l’immagine della Juve) e cavoli (i risultati) e che addirittura permetterebbe alla Juve di fare un vero balzo di qualità nel gioco e nei risultati. Queste parole per Andrea Agnelli risultavano come balsamo per le proprie orecchie. L'idea di Ventola è quella di sfruttare ciò che le ultime tecnologie nel campo del Deep learning offrono. ll Deep learning è quell'insieme di algoritmi che sono in grado di apprendere a giocare ad esempio a scacchi senza che gli si dica nulla circa le regole o le strategie che deve seguire, ma semplicemente imparando a giocare guardando un milione di partite.
Discorso analogo può essere fatto per il calcio, se vengono fatte visionare a un algoritmo di Deep learning un milione di partite in cui istante per istante è conosciuto il punto dove si trova ognuno dei 22 giocatori, l'algoritmo imparerà quali sono le mosse che ognuno degli 11 deve fare per fare gol.
La fortuna ha voluto che Adani, in un impeto di idiozia, avesse fatto impiantare in ognuno dei giocatori un piccolo auricolare, affinché potessero continuare ad apprendere strategie di posizionamento in campo anche dormendo.
Gli auricolari potranno essere molto utili perché l'idea di Ventola si poggia proprio su questo: sul fatto che il Deep learning veda dove sono posizionati ognuno degli 11 giocatori della propria squadra, e indichi a ognuno di loro dove deve andare, esattamente, dicendoglielo attraverso il proprio auricolare. Chiaramente la voce sarà quella di un vocoder che simulerà quella di Adani, le indicazioni che verranno date a ognuno saranno quelle migliori per poter fare gol. Ovviamente il Deep learning indica a ogni giocatore dove deve andare e cosa deve fare, ma sta al giocatore avere l'abilità di stoppare in modo preciso la palla, oppure passarla in modo preciso a un proprio compagno per cui è importante che i giocatori che devono eseguire le indicazioni del Deep learning lo facciano avendo una tecnica sopra la media, per fare quello che gli si chiede, senza sbagliare.
Ad Adani verrà data l’illusione di guidare lui i giocatori, e anche ai calciatori verrà data l’illusione che sia Adani a parlare e a dire nell’auricolare cosa deve fare. Se ognuno seguirà le indicazioni del proprio “Adani personale”, la vittoria, grazie al Deep Learning, è assicurata!
I presenti alla fine della presentazione di Ventola rimangono basiti. Mai sentito nulla di più tecnologicamente incredibilmente affascinante e promettente. Ci sono tutte le premesse perché sia la svolta copernicana che tutti si aspettavano.
A grandi linee la strategia è chiara: il Deep learning dirà tramite il vocoder, che simulerà la voce di Adani, cosa ogni giocatore deve fare. Bisogna adesso convincere Adani a comunicare con i giocatori durante la partita non più direttamente a voce come fanno tutti gli allenatori, ma, appunto, tramite un microfono che raccolga la voce di Adani e la mandi… a nessuno, mentre quella del vocoder, che simula la voce di Adani, andrà ai giocatori. Sarà poi l'interessato, colui a cui Adani (quello finto n.d.r.) si rivolge, che dovrà eseguire le indicazioni che in quel momento gli verranno fornite tramite Vocoder e auricolare.

La riunione convocata da Andrea Agnelli è composta di due fasi, nella prima fase (fase ristretta) si parleranno in modo chiaro le persone che saranno a conoscenza dell'utilizzo del Deep learning.
Ci sarà poi un’altra riunione (Riunione allargata) dove verranno chiamate ad aggiungersi anche le persone, in particolare Adani, ma anche il capitano Bonucci, che verranno messi al corrente soltanto della parte riguardante gli auricolari e, tramite gli auricolari, della possibilità di comunicare in modo più efficace con i giocatori.

Ecco com’è andata.
Riunione Ristretta.
Presenti Andrea Agnelli presidente, John Elkann proprietario unico dell'intero pacchetto azionario, Lapo Elkann, fratello di John, Pavel Nedved vicepresidente, e Nicola Ventola in qualità di ideatore della soluzione che si ha intenzione di adottare.
Andrea: “in qualità di presidente di questa società dichiaro ape…"
Lapo: “Miiinchiaaa, ma non ti sei rotto anche tu le palle di dire sempre le stesse cose?"
Andrea: ”tu qui dentro a discutere di queste cose non dovresti neanche esserci se ci sei è soltanto perché sei fratello di John, ricordatelo bene perché la prossima volta ti prendo e ti butto fuori a calci. Chiaro?”
Lapo, che nel frattempo ha avuto un repentino cambio di tonalità, con una voce che è salita su di mezza ottava (praticamente parla in falsetto n.d.r): "Ma io lo dicevo anche per te, per darti una svecchiata. Ad esempio, con le mie nuove montature Italia Independent e le scarpe della collezione primavera estate, durante le interviste spakkeresti”.
Andrea: “Lapo, ti ringrazio per il pensiero. Qui a rischiare ogni volta di spaccarsi è la mia faccia, durante le interviste. Ad opera di un qualche tifoso esagitato che riesca a sfuggire ai controlli… Dovrebbe esserci anche lo zio da Villar Perosa. Ci sei zio? Oriana. Cosa dicono dall’al di là i nostri Avi?”
Oriana (La Mediana), medium e spiritista di casa Agnelli: “Ehm Dottore… preferirei non riferire cosa dice a proposito l’ingegnere Giovanni (Fondatore della FIAT e persona spigolosa, cresciuto all’accademia di Modena)”.
Andrea. “Non avevo dubbi in merito, e come potrebbe essere diversamente? Ma noi siamo chiamati ora a metterci la faccia e a fare cosa è necessario fare per ottenere migliori risultati”. Parte l’inno della Juventus…
Nel frattempo, sempre tramite la fedele Oriana, fa capolino l’immancabile, incommensurabile maestro di vita, Avvocato Gianni Agnelli: “Un cavo saluto a tutti, in pavticolave al nostvo cavo amico che ci ha suggevito di pvocedeve col deep leavning e che, ci tengo a pvecisavlo non ha chiesto neanche un minimo compenso. Davvevo encomiabile il tuo spivito.” Poi rivolto a John: “Non si viesce a tvovave una collocazione adeguata a questo vagazzo che ha dimostvato intvapvendenza e cevvello sopvaffino?”
John “Ma certo, certo nonno”.
Nicola Ventola: “Forse bisognerebbe chiedere prima se sono d’accordo anche a Parigi…"
Avvocato: “Touchè. Questo vagazzo è fovmidabile!"
Andrea, leggermente infastidito…: ”Se voleste avere la compiacenza di seguirci… La proposta di soluzione prevede che Adani non sappia nulla, né lui né i giocatori. Quelli che dovranno saperlo, e che dovranno anche mantenere il segreto siamo noi in questa stanza, chiaro?” All’unisono tutti si girano in direzione di Lapo, il quale era distratto e non sa perché tutti sono girati verso di lui. Prova a cavarsela con un sorriso. Nessuno ricambia il suo sorriso, ma neanche nessuno gli chiede niente, dal suo punto di vista è già un buon risultato…
Nedved: “La cosa che non trovo accettabile e che lui (Adani n.d.r.) grazie al Deep learning vincerà un sacco di partite prendendosi tutti i meriti, la trovo una cosa davvero insopportabile.”
Andrea: “Effettivamente, e lo spero vivamente, ci toccherà di doverlo ringraziare spesso. Ricordiamoci solo che ogni volta che ringrazieremo lui in realtà staremo ringraziando questo ragazzo davvero in gamba a cui rivolgo…”
In quel momento fa irruzione nella saletta Cassano, il quale coglie subito un punto centrale che nessuno voleva affrontare.
Cassano: “Se avete tutti così grande stima e considerazione di Nicola, perché nessuno propone di assumerlo e dargli un incarico di responsabilità qui da voi, oppure una bella vagonata di soldi e chi si è visto s'è visto?”
Avvocato: “Cavissimo Cassano! Non sa che piaceve mi fa vivedevla di nuovo qui. Il signov Cassano ha pevfettamente vagione, non capisco per quale motivo non stiate anche considevando concvetamente di vicambiave il gesto di gvande vicinanza che ci ha dato. Se nessuno dice nulla, pvopongo io di nominavlo al posto di Avvivabene nuovo CEO della Juventus, divettamente sotto la vesponsabilità di Andvea e chiaramente anche di John in qualità di azionista unico. Signov Ventola accetta l'incavico?”
Ventola: “Ovviamente sì, e ringrazio tantissimo l'Avvocato per la concretezza delle sue parole! Spero di essere all'altezza di questo ruolo e di questa società!”
Lapo: “Non è che abbiamo acchiappato un altro parruccone?”
Ventola: “No, Lapo, non credo proprio. Vedi che io so’ di bbar vecchia…”
Andrea: “se non c'è altro dichiarerei conclusa la riunione e convocherei quella allargata, con la presenza del nostro stimatissimo mister Adani e a nome di tutti i calciatori, di Leo Bonucci.”

Riunione allargata. In questa riunione, come detto, si notifica l’utilizzo in partita dell’auricolare, e niente più.
Si approfitta anche per comunicare che il ruolo di CEO, rimasto vacante da quando Arrivabene è stato accompagnato alla porta, è stato rilevato da Nicola Ventola “a cui va un plauso e un caloroso in bocca al lupo”.

Andrea: “In qualità di presidente di questa società dichiaro aperta la riunione odierna, che ha come unico punto all'ordine del giorno quello di notificare al nostro apprezzatissimo mister Adani che dalla prossima partita comunicherà direttamente con i giocatori tramite gli auricolari che sono stati a suo tempo impiantati in modo assolutamente reversibile, ci teniamo a precisare quest’ultimo punto, perché qui non siamo alla premiata macelleria bergamasca (Atalanta n.d.r.) siamo alla Juventus.
Dicevamo, auricolari già impiantati, segno di grande lungimiranza del nostro mister, che ancora una volta ha dimostrato il suo forte legame con la tradizione, ma anche con la tecnologia, di cui fa grande utilizzo: VHS, CD, DVD; Smartphone. Sempre up to date! 
Come dicevamo, grazie a questa tecnologia e questo strumento innovativo (il microfono n.d.r), potremo permettere al nostro mister di comunicare in modo più sicuro, senza urlare, senza che l'avversario abbia quindi la possibilità di conoscere quali sono le indicazioni che vengono fornite ai vari giocatori.
Insomma, che dire, complimenti vivissimi al nostro mister sempre all'avanguardia, e complimenti anche ai nostri giocatori che si impegnano sempre tantissimo, impegno che noi apprezziamo.
Sappiamo bene che mister Adani è un osso duro, e che i suoi metodi possono sembrare da sergente e non da persona che dialoghi, ma in realtà non è così... Perin per esempio, quando è finita la miniserie di Padre Pio di Castellitto, ha voluto vedere immediatamente anche L'uomo delle Stelle: Commovente! Lo scopriremo insieme poco alla volta: mister Adani ha anche un'anima!”.

Il Deep Learning sembra essere la panacea di tutti i mali che affliggono la Juve.
Sarà davvero così?
Lo vedremo nei prossimi episodi di Casa Juve


clicca qui per gli episodi precedenti:
SAGA Juve, Adani: l'inconsapevole incoscienza dell'essere (Ep.XIV)
Juve: fumata bianca, habemus allenatorem (Ep. XIII)
Juve: sventato complotto internazionale (Ep.XII)​
Juve: spuntano nuovi interrogativi e un nome: Bielsa! (XI)​
Juve: Cassano da batticuore. Finale incredibile (Ep. X)​
La Juve sta per riappropriarsi della sua Storia (Ep. IX)​
Juve, una conferenza stampa che verrà ricordata a lungo: tu che domanda faresti? (VIII)​
Terremoto Juve. L'onda lunga è appena cominciata (episodio VII)