Mogli (dù dù dù)

INTRODUZIONE

Qualche tempo fa, aspettando che arrivasse il mio turno dal barbiere, ero intento a sfogliare le pagine di una di quelle riviste di costume e spettacolo che stanno diventando sempre più merce rara. Sembrerà un’affermazione esagerata, ma ormai per certe riviste, le sale d’attesa di medici, avvocati o parrucchieri, rappresentano probabilmente l’unico posto dove è ancora possibile trovarle. Persino più delle edicole più fornite. Mentre sfogliavo distrattamente le pagine di una di quelle riviste, mi sono imbattuto in un curioso articolo che descriveva l’evoluzione del rapporto tra marito e moglie negli ultimi decenni. In particolare, l’articolo si proponeva l’ardito cómpito di elencare, con buona dose di ironia, le varie “tipologie” di mogli in cui è possibile imbattersi.

L’articolo, pur cercando in modo maldestro di garantire, almeno nelle apparenze, un minimo di equidistanza nel giudicare e descrivere le differenze tra mogli e mariti, (tentativo fallito miseramente fin dalle primissime battute) è senza ombra di dubbio scritto da un uomo che, parlando della figura delle mogli in generale, e della sua in particolare, nonostante lo sforzo su descritto, proprio non riesce a non far prevalere nelle sue descrizioni un tentativo di personale rivalsa nei confronti della figura delle mogli. Ne viene fuori un articolo di involontaria comicità che ho sentito prepotentemente il desiderio di riproporre anche a voi, qui, su questa piattaforma, affinché possiate trarne (spero) spunto per una risata ed una riflessione.

MOGLI (DU’ DU’ DU’)

Ci sono mogli che se le cose non le fanno loro, non sono mai fatte bene. E il bello è che se vuoi vederle impazzire, uscire di senno, diventare capaci di gesti inconsulti, non hai da far altro che tentare, coi tuoi mezzi, decisamente limitati, di aiutarle. Avendo constatato più volte questo dato di fatto, l’unica via ragionevole sembrerebbe dunque essere il non far nulla. Ma se non le aiuti, poi son capaci di tenerti il broncio a tempo indeterminato, e di rinfacciarti, alla prima occasione, di non averle aiutate.

Ci sono poi mogli che, quando viene raggiunto un traguardo importante della famiglia tengono (e ci mancherebbe che non fosse così) che venga sottolineato con enfasi adeguata il loro contributo. Per dirne una, ci sono ad esempio mogli che quando muori, sulla tua tomba fanno mettere una foto in cui compaia anche lei, visto l’amore che per anni vi ha legati; magari con te un po’ più piccolo… un po’ più defilato… vista la tua risaputa scarsa fotogenicità, e con loro, che invece campeggiano in primo piano. E sulla lapide magari ti fanno trovare scritto: “sì, sì, è vero, è morto lui, ma se non ci fossi stata io ad aiutarlo, chissà quanto tempo, ancora, ci avrebbe messo!". Ci sono mogli che quando ti avvicini alla cucina, senti ringhiare. Allora ti giri, pensando che sia il cane. Invece ti accorgi che sono loro, e quando in cucina ci sono loro, non c'è spazio per nessun'altra forma di vita, contemporanea o recente. Unica eccezione, che so io? Per le bistecche alla Fiorentina di cui magari sono sempre state grandi estimatrici.

C’è da ammettere però che pur invidiandole (perché come tutti, anche tu vorresti passare del tempo in cucina, di tanto in tanto, anche senza un motivo preciso, solo per il gusto di poterlo fare) l'idea di dover essere ridotto ad un cumulo di bistecche per poterti togliere questo sfizio, ti ha sempre indotto a rinunciare e ad aspettare momenti più propizi, come, ad esempio, quando non sono in casa, perché magari impegnate a fare la spesa, o altro. Il problema, con certe mogli, è che a volte sono capacissime di far solo finta di andarsene, per poi nascondersi in qualche camera, sperando che tu faccia qualcosa di gravemente riprovevole, che so? Ad esempio la pipì senza tirare su l’asse, oppure mangiare una barretta di Kinder Bueno, che di comune accordo avevano deciso (loro n.d.r.) dovessi (tu n.d.r.) rinunciare a mangiare per evitare che, vedendoti mangiarne anche solo una, prese dal desiderio di emulazione, cominciassero a mangiarne, una dietro l’altra, fino a finirle tutte; vanificando, così, mesi e mesi di (tue) rinunce, che ti avevano portato a perdere ben 5 kg, mentre loro, per il solo aver guardato te mangiarne una, avevano messo su ben 10 kg, dei quali 7 erano stati attribuiti, così, senza regolare processo, a te.

Insomma… cose così, piccoli segretucci che loro poi, al momento opportuno, avrebbero usato come arma di persuasione per ottenere qualcosa in cambio, ad esempio l'accesso, anche solo per mezz’ora, alla tua carta di credito aziendale Diners Strontium (il top del top, indistruttibile, costruita in celle esagonali di stronzio puro, perfino più prestigiosa della Diners Platinum) col plafond di 1.000.000€ giornalieri irraggiungibile per chiunque, ma non nelle loro espertissime mani, capaci di sbriciolarlo in un'unica soluzione, con il semplice acquisto di un anello con brillante. Dopo esserti accertato che in casa non ci sia nessuno, ti introduci in cucina, anche se ormai non ti ricordi più del motivo per cui ci tenessi così tanto, e ci rimani il più possibile. Si sa, il fascino del proibito… Ci sono mogli che quando tornano a casa, se per caso è passata la postina, e si è dovuta soffermare nell’ingresso di casa per qualche minuto (il tempo di trovare una penna che scrivesse per firmare la ricevuta della raccomandata) l'odore della malcapitata, fosse anche solo dato dall’effetto di una singola molecola, lasciata circolare libera in casa senza controllo, questo (l’odore associato alla singola molecola) non avrebbe speranza di sfuggire, e di non essere rilevato, riconosciuto come appartenente ad essere umano di sesso femminile, eventualmente catalogato, qualora non ancora presente nel data base, per futuri raffronti con eventuali nuove molecole.

Ci sono così mogli che pur essendo consapevoli delle enormi potenzialità del loro naso bionico (così, scherzosamente definito da loro stesse, in un rigurgito di autoironia, per via della loro infallibilità), tu più volte provi a convincerle a fare qualche giro dalle parti di Alba, o in Umbria, che so? A Norcia, in quei boschi radi e pieni di tartufi. Ma inutilmente! Come mi permettevo di mettere a paragone il loro essere in primis donne, con ad esempio gli animali che altri ricercatori di tartufi usavano: principalmente cani, o in alcuni casi maiali, che si aggiravano fieri delle loro qualità olfattive, guardando i cani dall'alto in basso, con una protervia che mai avremmo pensato di dover attribuire ad un suino.

Ci sono mogli, poi, che dal punto di vista visivo, invece, dopo pochi secondi, manco stessero giocando a: “trova le differenze”, sono in grado di rilevare ogni dettaglio, senza battere ciglio: “ma quel cucchiaio che adesso punta a est sud est con angolo di 1.25 radianti, questa mattina non puntava verso est, nord est con un angolo di 0,73 radianti? E, tra l’altro, come fosse facoltà comune a tutti, sono anche capaci di elencarti i nomi dei sette-nani, senza esitazione, senza doversi soffermare, nemmeno per un istante, sul nome dell’ultimo sette-nano, come invece capita alla quasi totalità delle persone che non abbiano sbirciato sul foglio dove ci sono scritti i nomi dei suddetti…

Ci sono mogli che, quando tornano dopo il giretto per i bisognini del cane hanno sempre qualche nuovo racconto con cui arricchire la già vastissima aneddotica su incontri amorosi del cane con le solite a volte spudorate cagnoline che tengono (a suo dire) d’assedio l’isolato, e soprattutto su litigi e discussioni varie con altri proprietari di cani, riportando per ognuno di essi, per filo e per segno, tutte le varie fasi del singolo litigio: dall’ingaggio iniziale, quasi sempre pretestuoso, alle successive fasi di batti e ribatti, in un crescendo di insulti che in pochi secondi sfocia inevitabilmente nelle cosiddette vie di fatto. A lite terminata, non manca l’autocelebrazione, e il piacere sadico del farti sapere la fine fatta fare ad ognuno di questi ex prepotenti, ora completamente assoggettati al loro volere. Ci sono mogli che quando ti sembra di aver avuto una bella idea e ti va di condividerla con qualcuno, se ne parli con loro sono capaci di elencare, seduta stante, almeno 10 buoni motivi per cui sarebbe una grandissima stupidata anche solo cercare di provare a metterla in pratica.

Ci sono anche mogli, però che, quando a proporre un’idea sono loro, e tu fai presente che, leggi della fisica alla mano, non potrebbe mai funzionare, loro, disarmanti come solo un bambino che ancora crede nell'esistenza di Babbo Natale, potrebbe essere, son capaci di risponderti: “ma come fai ad essere sicuro che non funzionerà, se non l’hai provato neanche una volta?A quel punto, solitamente, si preferisce sorvolare, anche perché, diversamente, ti toccherebbe spiegare perché non hai bisogno di buttarti da 5° piano di un palazzo per sapere che se lo facessi ti faresti parecchio male, anche senza doverlo provare!

Ci sono mogli che quando c'è una partita della Juve rimangono in religioso silenzio, almeno fin quando l'arbitro non decreta l'inizio delle ostilità. Dopo il fischio iniziale dell'arbitro, parte tutta una serie di questioni che richiedono tutta la tua insostituibile attenzione e un tuo autorevole intervento. Scopri così che, nonostante il quotidiano e incessante lavorio di annullamento della tua autostima, minata giornalmente in mille impercettibili modi, la tua presenza tra le mura domestiche, in certi momenti sembra ancora essere considerata utile ed auspicata.

Non appena cominci a pensare, al limite della commozione, che sia vero, si srotola il cartello con su scritto la solita ben nota frase beffarda: “Sorridi, sei su Scherzi a parte” e tutti partono con una fragorosa risata e un caloroso applauso.

A quel punto, tu, che avevi solo fatto finta di commuoverti, srotoli un altro cartello, ancora più grande! Dove c'è scritta ancora una volta la tiritera su Scherzi a parte, in cui fai notare a chi ti voleva fare lo scherzo, impedendoti di concentrarti sulla partita, che, in realtà, raccontandoti di quei problemi ti ha meritoriamente distolto dal seguire la partita, riuscendo persino ad evitarti la solita arrabbiatura, visto che stavolta c’è di mezzo lo scherzo nello scherzo, che riesce a distrarti, e a rendere divertente persino la visione di una partita della Juve di Allegri, preparata in tutti i suoi dettagli, per vincere con la ormai famosa strategia del passaggio all’indietro. Ottenuta passando la palla sempre e soltanto indietro, e mai, mai, mai in avanti.

Tecnica che ha sollecitato la curiosità di tanti, e di cui si è interessato recentemente un gruppo di scienziati del MIT di Boston, i quali vorrebbero capire, studiando le tecniche di Allegri, come sia possibile vincere una partita se si passa la palla sempre e solo indietro.

Sembra infatti che la risposta a questo quesito porterebbe dritti alla soluzione di altrettanto misteriosi quesiti che da secoli l'uomo si pone, come ad esempio il tempio di Stonehenge, oppure la costruzione delle piramidi di Cheope Chefren e Micerino e della Sfinge d'Egitto i templi dei Maya e la inspiegabile somiglianza tra Enzo Ferrari e Mesut Ozil, e altri ancora, che per quanto mistero sprizzano, non riescono più a farci dormire.

Sempre rimanendo in ambito calcistico, ci sono mogli che, se disgraziatamente dovesse capitare una bella giornata soleggiata, anche se ci fosse il derby Inter-Milan in tv, se ne fregherebbero altamente, imponendo a tutti di andare a fare una “bella” gita fuori porta, magari al solito santuario appena fuori città, con frati dediti alla raccolta di erbe medicinali che poi, sottoposte al processo di distillazione portano alla produzione di liquori il cui tenore alcolico rasenta i 90°. Un risvolto positivo, anche in un frangente apparentemente così scomodo, però sembra esserci: infatti dovendo tornare il prima possibile a casa, la possibilità di aggiungere nel serbatoio della benzina anche il liquore a 90 volumi non poteva che rendere il carburante disponibile, un vero e proprio propellente per razzi interplanetari. E questo non era certo una notizia da accogliere male, anzi! L’opportunità di tornare in fretta a casa, almeno per vedere le sintesi delle partite, era quanto mai d’interesse comune!

Qualcuno, però, timidamente faceva notare che il motore dell’auto ne sarebbe rimasto irrimediabilmente danneggiato. Ma per la propria squadra, la distruzione del motore era qualcosa di tollerabile. Tra l’altro, oltre all’oggettivo vantaggio di poter vedere gli Highlights, c’era anche qualcosa di ancora più importante in ballo: la rivincita dell’uomo sulla prepotenza della donna, che si era illusa di essere riuscita ad impedire all’uomo di vedere la partita! Tiè.