“When you walk through a storm
Hold your head up high
And don't be afraid of the dark
At the end of a storm
There's a golden sky
And the sweet silver song of a lark
Walk on through the wind
Walk on through the rain
Though your dreams be tossed and blown
Walk on, walk on
With hope in your heart
And you'll never walk alone
You'll never walk alone
Walk on, walk on
With hope in your heart
And you'll never walk alone
You'll never walk alone”

Per molte persone ed appassionati, queste parole, o meglio questa canzone è irrilevante, quasi sconosciuta. Sebbene ciò, in una piccola parte del mondo situata nel centro nord del Regno Unito, precisamente nella città di Liverpool rappresenta la linfa vitale, il battito cardiaco per un’intera popolazione. Per chi non lo avesse capito, questa canzone è “You’ll never walk alone”, le cui strofe echeggiano e risuonano ogni fine settimana nel noto stadio situato ad Anfield Road ed avente l’omonimo nome. Pertanto, il componimento rappresenta l’inno della squadra ed è capace di congiungere tutto lo stadio, provocando brividi, anche ai tifosi neutrali o a coloro che guardano, casualmente, la partita in televisione.

La canzone è stata scritta da due noti cantautori statunitensi Rodgers ed Hammerstein in onore di un concerto, ovvero il musical del 1945 Carousel. Lo scopo iniziale di questo componimento era quello di incoraggiare una madre rimasta vedova del marito e la cui figlia era prossima a terminare il percorso scolastico. Questo brano, non si fermò a quell’evento, ma bensì venne riadattato e ricantato da decine di cantanti, tra i quali spiccano Elvis Presley e Frank Sinatra. Tra tutti coloro, che però provarono a cantare questa canzone, che aveva fatto successo e si era diffusa in gran parte degli Stati Uniti, vi era una band di Liverpool, ovvero Gerry and the Pacemakers, che permisero la diffusione anche in Europa, fino a far divenire il componimento l’inno ufficiale della squadra della loro città natale, il Liverpool. Da allora, queste parole sono impresse nella mente dei tifosi, ai quali viene naturali cantarle. In aggiunta di ciò, il brano rappresenta anche un mezzo per incitare i propri beniamini, dato che il significato in italiano del titolo è “Non camminerai mai da solo”. Negli anni ’60, le tifoserie del Regno Unito, caratterizzate dai famigerati hooligans erano solite intonare dalle tribune, i brani, che segnavano quei periodi, tra i quali risaltava per l’appunto “You’ll never walk alone”.

Infatti, precisamente nel 1964, durante una gara di campionato, dalla nota tribuna di Anfield, riservata ai sostenitori del Liverpool si sentirono risuonare le note di questa canzone e l’evento, venne immediatamente diffuso grazie alle riprese dall’emittente televisiva BBC. Questo evento non fu isolato, dato che solo un anno dopo, ovvero nel 1965, si ripeté, in occasione della finale di FA Cup contro il Leeds, che si svolse a Londra, nello stadio di Wembley. Dalle tribune di quest’ultimo, si sollevò nuovamente il coro, da parte dei tifosi del Liverpool. Quella scena venne commentata dal famoso telecronista Kenneth Wolstenholme, come un biglietto da visita della squadra.

Oltre a diventare l’inno ufficiale della squadra, il titolo del brano venne inserito nello scudetto del Liverpool e venne anche inciso, a caratteri maiuscoli sopra ad una delle più importanti entrate allo stadio di Anfield, ovvero lo Shankly Gate. Sebbene ciò, vi sono ancora dei conflitti sulla paternità del coro tra i tifosi del Liverpool e quelli del Celtic Glasgow, squadra che milita nel massimo campionato scozzese e la cui tifoseria intona le note del brano da qualche decennio. Comunque, la squadra inglese viene considerata la vera proprietaria di questa canzone ed inoltre tra le tifoserie delle due squadre cioè di Liverpool e Celtic vige uno stretto gemellaggio, che permette ad entrambe di cantare il tanto famoso, quanto conteso brano. Oltre alla compagine scozzese, il Liverpool permette l’uso come coro del componimento anche alla squadra tedesca del Borussia Dortmund, con la quale in occasione dei quarti di finale dell’Europa League andò in scena uno dei più grandi spettacoli della storia, ovvero quando entrambe le tifoserie intonarono contemporaneamente le note del brano. Questo evento venne peraltro decretato come la miglior immagine di tifo nel 2016.

Un’altra immagine, che ha contraddistinto e segnato la storia del Liverpool e di questa canzone è più recente, quando l’intero Anfield, in occasione dell’inattesa ed inaspettata rimonta nella semifinale di ritorno di Champions del 2019, contro il Barcelona, che venne sconfitto grazie al risultato di 3-0, che bastò a ribaltare l’esito dell’andata di 4-1. Oltre alle reti, però il momento più memorabile di quella sera fu quando l’intera squadra, al termine dell’impresa, andò sotto la tribuna Kop, riservata ai sostenitori del Liverpool, che insieme a tutto lo stadio cantarono l’inno della squadra, provocando brividi a chiunque e segnando la storia di questo magnifico sport.

Infine, vorrei aggiungere un mio pensiero riguardo questo brano, che definisco un meraviglioso connubio tra arte e magia, perché è ciò che si respira percorrendo le strade di Liverpool o semplicemente, entrando ad Anfield. In conclusione, vorrei terminare questo articolo, con una nota citazione, stavolta dello scrittore inglese Stephen King: “Nulla apre gli occhi della memoria come una canzone”.