"Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie"
Recitava così la poesia "Soldati" scritta dalla nota penna del poeta Giuseppe Ungaretti. Quest'ultimo essendo un seguace dell'ermetismo era solito racchiudere in poche parole, un significato immenso, capace di fare riflettere chiunque. Questi versi raffigurano secondo me, la fragilità umana, che può essere spezzata all'improvviso; proprio come accade alle foglie secche durante l'autunno, che si staccano dal ramo a causa per l'appunto di una semplice ventata. Inoltre, questa poesia può riassumere ciò che è accaduto e sta tuttora accadendo in una parte d'Italia, Bergamo. Questa città, durante questi mesi, viene citata appena si accende la televisione o appena si sfogliano le pagine di un giornale.
Le testate giornalistiche o sul web sottolineano come la città di Bergamo, un luogo conosciuto sia a livello architettonico che culturale; sia destabilizzata a causa delle vittime, che ormai non vengono più identificate, ahimè, per persone, ma bensì per numeri. Questi deceduti sono coloro che la malattia li ha vinti e non hanno neanche potuto salutare i loro cari, con una stretta di mano o anche passando con loro gli ultimi istanti della loro esistenza. Inoltre, le vittime, come in tempo di guerra, non sono potute neanche essere state ospitate nei cimiteri limitrofi, a causa dell'assenza di posto. Ciò ha comportato che venissero trasportati decine di corpi nei camion, con il desiderio che anche loro potessero ottenere una degna sepoltura.
Oltre alle vittime, c'è anche chi non è morto fisicamente, ma mentalmente, dato che ci sono centinaia di famiglie che hanno perso tanti cari e li hanno visti andare via all'improvviso, proprio come le foglie che citava Ungaretti nella sua poesia. Per altro, questo virus prima o poi andrà via e per noi sarà solo un brutto sogno, ma per tante persone la "normalità" non tornerà mai, perché anche quella è volata via.
Bergamo non si è mai fermata, perché se ciò fosse accaduto, sarebbe stato come se un'arteria del cuore della nostra Italia avesse smesso di funzionare. Quindi, le iniziative sono state tante, le associazioni si moltiplicavano per aiutare gli anziani o le persone con handicap, per fare la spesa o acquistare le medicine essenziali. Tutto questo ha fatto capire la forza di questa città, che è stata evidenziata anche dalle stupende e commoventi iniziative degli ultras dell'Atalanta, che di solito facevano sentire la loro voce negli stadi, il fine settimana; ma si sono dimostrati in grado di essere dei sostenitori anche fuori dallo stadio, regalando pasti ai senzatetto o a coloro che stavano per perdere il lavoro.
Bergamo sta pian piano ripartendo, anche se la strada è ancora lunga; la mente degli abitanti va ancora a qualche mese fa, quando il bollettino recitava numeri disastrosi paragonabili ad una guerra.

Per distogliere il pensiero da questa negatività, che opprime la città, in parte ci sta riuscendo la squadra guidata da Gasperini, ovvero l'Atalanta. Quest'ultimi, negli ultimi anni sono diventati una delle più grandi e promettenti squadre in Serie A ed in Europa, grazie ad un bel gioco e ad una accurata capacità nella finalizzazione. Dopo questo lockdown e la conseguente sospensione del campionato, l'Atalanta ogni volta che scende in campo ha in particolar modo il compito di "rallegrare" una città. Guardando i numeri, possiamo assolutamente dire che ci stia riuscendo, infatti nelle cinque partite dopo la ripresa del campionato, l'Atalanta le ha vinte tutte, ovvero contro il Sassuolo, la Lazio, l'Udinese, il Napoli ed il Cagliari. Oltre a questo, appena prima che tutto si fermasse, aveva anche raggiunto i quarti di Champions League, battendo il Valencia sia all'andata che al ritorno.
Probabilmente, anzi sicuramente, a Bergamo, questi ragazzi e mister Gasperini vengono visti come eroi, perché nella maglietta che indossano non portano solo un semplice scudetto, ma bensì un'intera città, che sono in grado di portarsi sulle spalle e di guidarla verso un destino migliore. Bergamo deve ritrovare il sorriso ed il calcio la sta aiutando, perché questo magnifico sport è la medicina ideale per questa città.

In conclusione, vorrei riassumere e ripetere come il calcio possa fare ritrovare la serenità ad un'intera città, che è stata martoriata da un avversario chiamato Covid-19. Quest'ultimo però sta anch'esso per cedere alla forza dell'Atalanta, che sta per chiudere la partita e per donare di nuovo la felicità a Bergamo. Ebbene sì, la parola felicità sembrava un po' uscita dal dizionario di questa città, ma ora è prossima a tornare ed anche Bergamo tornerà a splendere come faceva qualche mese fa. Infine, mi permetto di citare una frase di Baltasar Gracián y Morales, che mi ha colpito molto e che mi piacerebbe condividerla con voi: "Il miglior rimedio di un male consiste spesse volte nel dimenticarlo, ma spesso ci si dimentica del rimedio".
Per ultima cosa, ho voluto scrivere questo articolo per rendere omaggio a Bergamo, una città la cui storia non merita di finire nell'oblio, bensì penso debba essere evidenziata e valorizzata.