Questo coronavirus, come ben sappiamo oltre ad aver causato migliaia di deceduti, ha bloccato anche lo sport, in particolar modo il calcio, aumentando le incognite per i campionati e le coppe e quindi, mettendo più punti interrogativi riguardo le promozioni e le retrocessioni. Tra tutte le squadre, che sono state influenzate a livello sportivo da questa epidemia, ce ne è una, che gioca attualmente in Serie B e fino a quel fatidico 9 marzo, giorno nel quale è uscito il decreto, era protagonista di una favola, caratterizzata da una cavalcata incredibile, che le aveva permesso di ottenere una siderale distanza dalla seconda e con tutta certezza, una tanto attesa promozione.

La compagine della quale stavo parlando è il Benevento, squadra che due anni fa, entró a suo modo nella storia del nostro campionato, dato che non ottenne nessun punto fino alla quindicesima giornata, quando all'ultimo minuto della gara contro il Milan, da una punizione nella trequarti avversaria ed il seguente cross nel mezzo all'aria, dove il portiere Alessandro Brignoli la indirizzó verso la porta, siglando il gol del 2 - 2, che valse il pareggio, che voleva dire il primo punto in Serie A. Sebbene ciò, quella stagione finì con la retrocessione della squadra sannita, che fu costretta a tornare nel campionato cadetto, dove l'anno scorso disputò un campionato nell'anonimato, ma quest'anno si è rivelata la grande sorpresa del campionato, collezionando vittorie.

Ora ricapitoliamo questo anno magico del Benevento, la cui guida era stata assegnata all'ex bomber del Milan, Filippo Inzaghi, che ha saputo creare un ideale connubio tra il cinismo dell'attacco e la solidità della difesa. Durante il mercato estivo sono arrivati il portiere Montipó dal Novara, che è riuscito a collezionare tantissimi clean sheet, ovvero ben 15; il difensore Massimo Volta dal Perugia; l'attaccante Roberto Insigne, che è stato uno dei protagonisti della cavalcata ed ha trascinato la squadra a suon di gol ed assist; l'attaccante Marco Sau, che è riuscito a confermare le sue qualità, che aveva già mostrato in Serie A, siglando ben 8 gol in questo campionato. Inoltre, è stato puntellato il centrocampo, acquistando giocatori di esperienza come Kragl, Hetemaj e Schiattarella. Questo mercato aveva sin da subito fatto ben sperare i tifosi, che si aspettavano una stagione in alta classifica, ma non a questi livelli.

Il campionato partí con un pareggio a reti bianche, il 23 agosto in trasferta contro il Pisa. Dopo quella gara, il Benevento si dimostrò subito su alti livelli, ottenendo tre vittorie consecutive rispettivamente con Cittadella, Salernitana e Cosenza; che valsero alla squadra sannita il primo posto. Le settimane successive furono però caratterizzate da due pareggi, che suscitarono l'amaro in bocca, dato che sia con l'Entella, che con la sorpresa Pordenone si fecero recuperare da una situazione di vantaggio ed entrambe le gare terminarono con il misero risultato di 1-1. Sebbene ciò, finora il Benevento anche se il suo primato in classifica era stato insidiato, aveva ottenuto soltanto risultati positivi e quest'ultimi continueranno con altre due vittorie.
Successivamente, però, arrivò la prima sconfitta, o meglio, una vera e propria batista, dato che venne sconfitto per 4 - 0 dal Pescara. Comunque anche a seguito della sconfitta, il Benevento rimase in vetta al campionato e non vi furono le ripercussioni dalla sconfitta. Infatti, dopo la clamorosa disfatta con la squadra abruzzese, vi furono solo vittorie e pareggi fino al tanto noto blocco dei campionati. Precisamente, la squadra giallo rossa ottenne per ben 16 volte su 19, i tre punti e pareggiando solamente in tre occasioni, contro la Juve Stabia, il Pisa e la Salernitana. Questo risultato è stato ottenuto anche grazie al merito degli acquisti del mercato di riparazione, ovvero l'attaccante Moncini dalla Spal, autore fino ad ora di 3 gol ed il difensore Federico Barba, prelevato in prestito dal Chievo Verona.

Tutti questi risultati sono stati utili a confermare il primato, fino ad ottenere una distanza di 20 lunghezze dalla seconda, che attualmente è il Crotone. Inoltre, il Benevento durante questo campionato si è rivelato sia come il miglior attacco, che la miglior difesa del campionato, siglando la bellezza di 54 gol e subendo solamente 15 gol. In aggiunta di ciò, è ancora imbattuta tra le mura amiche, ovvero quelle dello stadio Ciro Vigorito, che ha fatto e sta facendo tuttora da sfondo a questa favola, che però a causa di questa letale e incontrastabile epidemia è ancora priva di una conclusione, che sicuramente se non ci fosse stato questo virus, sarebbe stata  positiva ed il capitolo finale avrebbe narrato la meritata promozione.

In conclusione, possiamo dire che il futuro del calcio italiano ed europeo è pieno di incognite, gonfiate dalle polemiche dei presidenti, che condannano ingiustamente squadre come il Benevento, protagoniste di stagioni eccelse, a navigare nel dubbio e nell'incertezza; insicure di raggiungere gli obbiettivi meritati e per mesi rincorsi. In aggiunta di ciò, come nei precedenti articoli, vorrei commentare questa meravigliosa favola con una citazione del poeta Giacomo Leopardi, che a mio avviso, cerca di esaminare il lato positivo, che dovrebbe vedere la tifoseria e l'intera squadra sannita: "Il forse è la parola più bella del vocabolario italiano, perché apre delle possibilità, non certezze… Perché non cerca la fine, ma va verso l’infinito".