Sono rari i casi nei quali si può parlare di miracolo o di impresa. Di solito questa denominazione degli eventi viene usata per parlare di fatti inaspettati ed indelebili, che rimangono impressi nelle menti delle persone per tanti anni.
Nel calcio, accadono una volta su mille, quando meno ce lo aspettiamo e neanche ci crediamo. Due esempi possono essere quelli della Roma e della Fiorentina, che nei palcoscenici europei, contro tutti i pronostici dei bookmakers, hanno segnato la storia del calcio italiano in Europa e tuttora, vengono ricordati da migliaia di appassionati di questo sport. Queste due squadre hanno fatto delle vere e proprie imprese, che suscitano emozioni ogni volta che vengono rivisti gli highlights di quelle partite, a tutti gli sportivi. I due eventi che ho citato sono la vittoria ad Anfield contro il Liverpool della Fiorentina, avvenuta nel 2009, con il risultato di 1-2, grazie alle reti di Jorgensen e Gilardino, che hanno messo in ginocchio i Reds. Inoltre, la squadra toscana è stata l’ultima squadra italiana a vincere ad Anfield, in Champions League. L’altro evento, più recente è quello della Roma, che dopo la schiacciante sconfitta all’andata, al Camp Nou, contro il Barcelona con il risultato di 4-1 a favore dei Blaugrana; al ritorno all’Olimpico, ha clamorosamente ribaltato il tabellino, sbancando con un secco 3-0, con le reti di Dzeko, De Rossi e Manolas.

Ho usato questo incipit, per parlare di come si stanno comportando le squadre italiane in Europa negli ultimi anni. L’ultima vittoria in una competizione internazionale risale al 22 maggio 2010, quando l’Inter vinse la Champions League e raggiunse il Triplete. Nell’ultimo decennio, però, non abbiamo confermato questo trend, dato che sia in Champions, che in Europa League, non abbiamo mai raggiunto la vittoria, ma bensì per ben due volte perso la finale con la Juventus, una volta nel 2014 contro il Barcelona e l’altra nel 2017 contro il Real Madrid. Ciò ha fatto considerare il campionato italiano, cioè la Serie A inferiore alla Premier League o alla Liga, le cui squadre hanno raggiunto sempre le finali di almeno una delle due competizioni. Secondo vari dati statistici, il nostro campionato da vari anni si trova al terzo posto di notorietà in Europa, seguito dalla Bundesliga e dalla Ligue 1. Solitamente, veniamo ricordati in Europa per la nostra nazionale, ma raramente per le squadre del nostro campionato. Sebbene ciò, gli ultimi due anni, il nostro calcio è ritornato in voga, grazie all’arrivo nella nostra penisola di calciatori forti tecnicamente e conosciuti in tutto il globo: degli esempi possono essere Cristiano Ronaldo, uno dei professionisti più forti al mondo, che primeggia insieme a Messi in decine di classifiche; altri esempi più recenti possono essere Romelu Lukaku sbarcato quest’estate all’Inter, Franck Ribery alla Fiorentina o Mattjis De Ligt alla Juventus.

Probabilmente, la voglia di venire in Italia per tanti calciatori è dovuta dalla grande quantità di squadre che competono ed hanno come obbiettivo di arrivare nei posti valevoli l’ingresso alle coppe. Ciò sottolinea, come l’andamento delle squadre italiane in Europa influenzi anche il calciomercato. Inoltre, molte più squadre hanno cominciato ad investire: basta pensare all’Atalanta, che ha raggiunto per la prima volta la Champions League e sta acquistando giovani talenti, come Malinovski, figurando in Europa e dimostrandosi come un buon esempio per tante piccole realtà in vari campionati, che hanno la volontà di raggiungere obbiettivi ambiziosi. In aggiunta di ciò, anche dei nuovi imprenditori sono intenzionati ad investire nel nostro calcio, un esempio è rappresentato dalla Fiorentina, che dalla scorsa estate è passata sotto il controllo del noto miliardario americano Rocco Commisso, un uomo molto attaccato alla tifoseria, alla quale ha promesso di riportare la Fiorentina tra le grandi sin dal prossimo anno, trattenendo degli elementi della rosa richiesti da varie squadre sia italiane che europee.

Quindi, il nostro campionato sta ritornando prepotentemente tra i più importanti in Europa ed è stato da esempio a tanti altri, anche nell’ambito dell’ausilio agli arbitri, grazie all’introduzione della VAR, che in seguito, è stata adottata anche in Spagna ed in Inghilterra. Un altro esempio, sono gli allenatori, come Sarri e Conte, che dopo delle parentesi più o meno lunghe in altri campionati europei, hanno deciso di tornare, convinti dagli obbiettivi delle squadre e dei loro presidenti. Per ultima cosa, per notare il cambiamento in positivo del nostro campionato, possiamo notare, come a differenza degli anni passati, nei quali primeggiava la Juventus incontrastata dalle altre squadre, quest’anno prima dello stop a causa del Coronavirus, vi era una lotta nella parte alta della classifica tra Juventus, Inter e Lazio. Quest’ ultima squadra, cioè la Lazio, a mio parere, sta costruendo un ottimo progetto intorno ai giocatori più forti, come Immobile, Luis Alberto o Milinkovic - Savic che hanno deciso di rimanere, invece di scegliere altri “lidi” europei.

In sintesi, possiamo dire con certezza che il campionato italiano sta migliorando sempre di più, con l’intenzione di ritornare a competere a pari livello con la Premier League.
Quindi possiamo considerare questo periodo come il “Risorgimento” della Serie A.




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