Quando l'arbitro Orsato ha fischiato la fine della partita del Milan a Verona, sono corso sul pianerottolo per gridare: "Vittoria, Vittoria e ancora VITTORIA!!! Vieni a fare il caffè a casa mia? "In assenza della mia dolce metà, la giovane e graziosa vicina sembrava la compagnia perfetta per dare continuità ad un pomeriggio iniziato nel modo migliore. Emozionato dalla sinuosa discesa della Bassino, incredulo dalla prodezza di "Zinedin Krunic" e inebriato dalla Vittoria, quella del Milan al Bentegodi. Quindi, non certo da una vicina immaginaria, utile solo per strappare un sorriso, iniziare un nuovo commento in modo diverso ed originale, ma specialmente per certificare che: "La Vittoria più bella è certamente una DONNA". 
Lunedì 8 Marzo, "Festa della donna", nel suoi consueti intrecci di colori, il rosa e il giallo delle mimose, con un po' di rosso-nero milanista e tanto verde, colore della speranza, in un mondo migliore, fatto di rispetto e d'amore dove nonne, mamme, sorelle, mogli, compagne, amanti o figlie non debbano più subire violenze o maltrattamenti.

Tutto oggi, profuma di donna, come il bellissimo film interpretato in modo magistrale, da Gassman nel 1974, con la regia di Dino Risi e dall'attore Al Pacino, nel remake americano della pellicola, nel 1992. Verona, la città di Romeo e Giulietta, dell'amore sopra le divisioni cittadine, fra Montecchi e Capuleti è il teatro perfetto per l'impresa rossonera. Sì amici, una vera "impresa" perchè inaspettata, quasi impossibile, troppe le assenze, le negatività a circondare una squadra, allenatore e Società, che viceversa è riuscita ad alzare un muro invisibile, ad indossare la corazza dei "Super Eroi", stupendo tutti, giornalisti, critici, amici e nemici, ma specialmente i propri tifosi. Perchè, se a non credere a questa squadra sono persone esterne, ciò può essere comprensibile, se si vuole usare "onestà sportiva", senza lasciarsi condizionare da troppa passione, benissimo, ma il "TIFOSO" si nutre di passione, di coinvolgimento, lasciando sempre spazio ad emozioni e sogni, che non possono essere codificati o freddi. Se si elimina questo ruolo, per indossare i panni, brutti e inutili, dei "SOSTENITORI", su e giù di un carro che, scuserete il mio francesismo è pieno di m..., in italiano di letame, sarete destinati a perdere ogni magia, mescolati fra la massa di quaraquaqua, senza gioire per vittorie come queste o soffrire per sconfitte dolorose. 

Il Milan vince dunque, con moltissime assenze e in campo particolarmente difficile, contro una squadra sembrata sotto tono, più per la splendida organizzazione dei ragazzi allenati da Mister Pioli, che per demeriti della squadra scaligera ottimamente allenata da Mister Juric. Ed è proprio l'allenatore parmense che merita una citazione particolare. E' superfluo sottolineare quanto io sia schierato a favore di Mister Pioli. Ho già scritto quanto sia importante sottoporgli il rinnovo di contratto, così come quanto bene stia guidando questa squadra che, non a caso, ha inanellato tutta una serie di record. La sua pacatezza, il suo atteggiamento, il modo di esprimersi, tutto è rivolto alla vittoria e all'ottimismo. Mai una lamentela, mai una parola sopra o fuori le righe. Infastidisce vedere ancora tabelle o leggere che non venga considerato come un bravo allenatore. Mister Pioli sta dimostrando il suo valore, può avere sbagliato in passato, ma si può migliorare, non è obbligatorio restare ad un livello e non salire. Forse al Milan ha trovato l'ambiente giusto, ma chi lo critica o è in mala fede o non capisce nulla.

Si torna da Verona pieni di gioia, orgogliosi di tutti, ma il tempo per i festeggiamenti è già finito, la testa già rivolta all'impegno di Europa League a Manchester, stadio che ricorda altre splendide vittorie. Giovedì e poi domenica il Napoli di Gennaro Gattuso e poi ancora giovedì, rincorrendo sogni e vittorie, facendo quello che ci riesce meglio, TIFARE, per il MILAN, la nostra e bellissima squadra, che oggi non può che essere paragonata a tutte le donne alla loro festa, che poi è anche quella degli uomini, perchè (diciamolo sottovoce) senza donne, non ci sarebbe la VITA.