Il Milan ha pubblicato il bilancio relativo al periodo compreso fra luglio 2022 e giugno 2023, mostrando tutti i benefici di una stagione che ha visto il Milan protagonista in Champions e sostenuto da un pubblico sempre numerosissimo.                                               

Un bilancio record che ha confermato quella costante crescita iniziata anni fa. 404,5 milioni le Entrate complessive; 174,9 milioni dai diritti televisivi di cui 87 della Serie A e 87,9 dalla Champions; 72,8 milioni sono dai biglietti per lo stadio; 80,8 milioni dalle sponsorizzazioni, dove non vengono conteggiati i rinnovi di Puma ed Emirates che verranno conteggiati nel prossimo bilancio, incrementando questa voce che dovrebbe superare i 110 milioni sul bilancio; 46,5 milioni dalle entrate commerciali. 
Per quanto riguarda i Costi complessivi sono 389,6 milioni, 174 milioni il costo del personale, con 150 utilizzati per calciatori e staff; 71,3 milioni fra ammortamenti e svalutazioni; 99,7 milioni di costi servizi, fra trasferte e pernottamenti; 10,8 milioni di commissioni ai  procuratori.

Altro dato importante è quello del Patrimonio Netto pari a 177,2 milioni, aumentato anche grazie a un versamento di 40 milioni da parte di Redbird per l’affare stadio (progetto, consulenze, terreni ecc).
La Posizione Finanziaria Netta si attesta a 10,8 milioni con circa 80 milioni di liquidità disponibile. La parte debitoria verso banche, bond, debiti verso soci, obbligazioni varie è a ZERO. Sono presenti solo 71 milioni di attività di factoring che non è altro che una anticipazione di crediti. 

Un bilancio migliorato di oltre 70 milioni rispetto al -65,5 dell’esercizio precedente. A far impressione è  la crescita del fatturato che passa da 297,6 a 404,5 grazie ai diritti tv da 133 a 175 circa e le sponsorizzazioni/commerciale in crescita di 44,4 milioni.
Ricordiamo che questo bilancio è stato chiuso sostanzialmente senza plusvalenze (200 mila euro) rispetto ai circa 5 milioni dell’anno precedente. La prospettiva per il 23/24 è di provare a toccare quota 500 milioni. Se l’eliminazione nella fase a gruppi della Champions non potrà essere ripianata dal cammino in Europa league, ci sarà una grande plusvalenza data dall’affare Tonali a migliorare la situazione, oltre alla continua crescita nella parte commerciale. Solo l’impatto che ha avuto Pulisic sul mercato USA, dimostra quanto sia importante inserire nella squadra giocatori di valore assoluto per migliorare la squadra, ma anche il lato economico.

Il discorso di rito del Presidente Scaroni ha evidenziato tutte le qualità di questa gestione, ecco le sue parole: "Coniugare performance sportiva, competitività internazionale e sostenibilità finanziaria nel calcio, all'interno di un percorso virtuoso, è possibile: il bilancio appena approvato ne è la testimonianza più evidente, che segna un passaggio importante nella storia del nostro Club, con il ritorno all'utile dopo 17 anni.
Ci stiamo avviando verso un nuovo importante capitolo di evoluzione nel percorso del nostro Club, sostenuto dalla visione strategica di Gerry Cardinale, le competenze di RedBird, la capacità e determinazione di tutto il management guidato da Giorgio Furlani ...".

Dati chiari e inconfutabili che chiariscono perfettamente come non vi sia alcuna necessità di dover cedere calcatori, sotto contratto e ritenuti importanti, se non per trarre guadagni. La prima squadra, fuori dalla Champions e dalla Coppa Italia, è terza in campionato, la squadra femminile, licenziato l'allenatore, viaggia nelle zone basse della classifica ed è stata eliminata in Coppa Italia, mentre la squadra Primavera di Mister Abate, pur rimaneggiata per rinforzare la squadra di Pioli e i troppi infortunati, sta facendo benissimo, purtroppo eliminata da quella Coppa Italia che proprio il presidente Scaroni ha definito "INUTILE". 

I tifosi ragionieri possono tranquillamente scendere in piazza e festeggiare poichè il tanto desiderato SCUDETTO DEI BILANCI è vinto con ampio anticipo e distacco sulle rivali. Purtroppo per le ambizioni sportive bisogna aspettare, aggrappandoci ai ricordi, a fantomatici arabi, a cessioni milionarie e ad acquisti in svendita, per una Società regina della NEW ECONOMY, quella della "botte piena e della moglie ubriaca", o più semplicemente, "della cassa piena e della tifoseria ubriaca di speranze".

Ci sarà sempre il nome di un giocatore da comunicare alla stampa per calmare la piazza, così come ci sarà sempre una giustificazione plausibile per vederlo sfumare. 
Mio papà sorridendo mi direbbe: "Siamo nati per soffrire e allora... soffriggiamo", ma lui era interista ed è mancato tanto presto, quando Sarti, Burnich, Facchetti, Jair, Suarez, Picchi, Mazzola e molti altri era un piacere vederli giocare.