Nonostante il turnover in attacco il Milan riesce a segnare 3 gol e tornare a Milano col massimo bottino disponibile. Dopo aver giocato in modo convincente i primi 25 minuti senza però concretizzare, i rossoneri subiscono il goal da Luvumbo, miglior giocatore della rosa insieme a Oristanio. La risposta non si è fatta troppo attendere e in pochi minuti il Milan ribalta il risultato complice anche una giornata non proprio ottimane di Radunovic.  Nel secondo tempo un gran tiro da fuori aerea di Loftus-Cheek ha portato il Milan avanti di due reti e da questo momento in poi totale controllo fino al triplice fischio. Ora però passiamo ai voti dei giocatori Milanisti:

MARCO SPORTIELLO: VOTO 6.5 Poco impegnato per tutti i 90 minuti lo vediamo fare una parata molto importante sul 3 a 1 da ottimi riflessi. Sul gol non è troppo colpevole, vero prende gol sul suo palo ma il tiro di Luvumbo era troppo forte per essere parato, la verità è che non doveva poter tirare così liberamente.

ALESSANDRO FLORENZI: VOTO 6,5 Prestazione ancora solida da parte di Florenzi, tornato a militare sulla sua fascia destra. Rispetto alla scorsa partita si è messo meno in luce, soprattutto in mezzo al campo. Inizialmente tendeva a crossare troppo spesso da lontano, non avendo Giroud in mezzo all’area erano più palle perse che tenute e rese pericolose. Una volta capito ciò è stato molto solido. Far notare come fisicamente abbia retto due partite in tre giorni, non era scontato

MALICK THIAW: VOTO 6 Solidità, precisione, rabbia agonista al giusto livello. Nulla da dire prestazione da scuola, non eccezionale ma nessun errore madornale.

FIKAYO TOMORI: VOTO 7 Stessa descrizione per Thiaw, sempre attento e rapido. Solo una leggerezza nel secondo tempo. La differenza nel voto rispetto al difensore tedesco è inevitabilmente il goal del sorpasso; goal fatto dopo uno schema provato sicuramente dal Milan in allenamento e chiamato fortemente da Pioli proprio prima di battere il corner.

THEO HERNANDEZ: VOTO 6 Partita non stellare e scoppiettante da parte di Theo, forse gli mancava il partner di fascia. Non ha commesso nessun errore grave, tranne una leggerezza in un contrasto post corner con Luvumbu ma risolto prontamente.

RUBEN LOFTUS-CHEEK: VOTO 7 Primo tempo da 5,5, mai entrato nelle trame di gioco, partiva da una posizione troppo a ridosso della linea d’attacco (parole di Pioli) e non gli permettevano di inserirsi a dovere. Secondo tempo invece si prende il centrocampo sulle spalle, continui strappi che permettevano una superiorità numerica in fase offensiva. Prestazione che migliorava minuto dopo minuto fino all’apoteosi del suo primo gol, un tiro di destro strozzato dal limite che spiazza il portiere del Cagliari.

YACINE ADLI: VOTO 6,5 Sufficienza piena per il pianista di Vitry. Torna a giocare da titolare dopo circa un anno e non fa sentire troppo la mancanza dell’equilibratore pupillo di Pioli, Rade Krunic. Dal 10 luglio si è messo sotto per poter apprendere le volontà di Pioli del giocatore che deve stare in cabina di regia e si deve ammettere che ha appreso bene. Vero, la palla persa sul gol di Luvumbu è colpa sua, lui la ha persa però nel complesso e vista tutta la storia che si cela dietro Adli si merita una sufficienza abbondante

TIJJANI REIJNDERS: VOTO 7 Non avrà timbrato il cartellino, non avrà fatto assist (non possiamo definire assist quello su Tomori…) ma la sua pulizia nei passaggi e le trame di gioco che lui crea nessuno riesce a replicarle nella rosa fondamentale. Fa lo stesso lavoro che faceva per un certo periodo Bennancer, gli manca ancora il gol ma è solo questione di tempo visto che è evidente come sappia già quali sono i tempi per inserirsi.

SAMUEL CHUKWUEZE: VOTO 6,5 Titolare sulla sua fascia, come inizia la partita inizia a puntare ogni volta che ha palla. La voce narra che negli spogliatoi stia ancora dribblando oggetti, cose per terra, non si sa. A parte gli scherzi ha avuto sin dal primo minuto il giusto atteggiamento, sicuro di sé pronto a saltare l’uomo. Ci è riuscito spesso ma poi gli è mancato l’ultimo tocco che lo potesse o portare al tiro o servire un suo compagno. La cosa certa che quest’anno la fascia destra è di vari gradini superiore a quella dell’anno scorso.

NOAH OKAFOR: VOTO 7 Debutta da titolare nel suo ruolo non più congeniale (sarebbe più un vice Leao) ma si mette in mostra sin da subito cercando continuamente spazi tra le linee avversarie. Ovviamente approccia il gioco in maniera totalmente diversa da Giroud, non ha il fisico né la stazza per poter reggere gli scontri con i difensori centrali. Sul gol si è mostrato reattivo e lucido nello spostare con la suola la palla per poter avere lo specchio della porta completamente libero

CHRISTIAN PULISIC: VOTO 6,5 Oggi fascia sinistra, meno brillante che il Pulisic sulla destra delle prime partite ma meglio delle ultime uscite. Giocatore che sempre sarà altalenante, secondo me, non sarà sempre il Pulisic delle prime due partite però va accettato così. L’alternanza fra lui e Chukwueze sarà la seconda arma letale di questo Milan, aggiungiamo a ciò la sua duttilità – può giocare in ogni ruolo della trequarti – lo rendono un leader tecnico.

PANCHINA Leao 5,5: entra ma non strappa. Mentalmente non era così a fuoco e lo si è visto su un passaggio completamente sbagliato Pobega 6: entrato convinto e sin da subito in partita. Rompe spesso il primo pressing del Cagliari che però aveva già leggermente mollato l’intensità di gioco Musah 6: Conferma di avere gamba e personalità. Nessun errore, bene così. Bartesaghi e Romero senza voto. Pochissime volte nel gioco e nel vivo, ingiudicabili

PIOLI VOTO 7. Prepara la partita in maniera corretta nonostante l’attacco per 2/3 rinnovato. Dopo il gol non perde la lucidità ma anzi, sul gol nato dal corner è proprio lui ha chiamare lo schema.