L'ingaggio di Giuntoli sembrava il preludio al calcio sostenibile, spese oculate, campioni acquistati prima della loro esplosione (come i casi Osimhen e Kwaratskhelia, per citare i più clamorosi) campioni venduti nel loro momento migliore. Invece, la rivoluzione comincia da Allegri... dal suo accanimento verso Bonucci, magari anche giustificato, ma controproducente, così come lo fu beccarlo dal primo giorno del suo ritorno sulla panchina bianconera.
Si riparte da Allegri e dal suo non-gioco, perchè è bravo a fare anche il dirigente (probabilmente sì) ma, a parere di chi scrive, per costruire serve qualcuno che dia un'identità di gioco alla squadra. Per costruire non si vende uno di 22 anni per prenderne uno di 31, che, oltretutto, a bilancio pesa più o meno allo stesso modo alla voce stipendi, ma fra tre anni avrà un valore di mercato difficilmente monetizzabile.

Se si vende Vlahovic, di fronte ad un'offera congrua, si acquisti una scommessa, un giovane promettente, oppure un usato sicuro a basso impatto economico. Lukaku magari farebbe anche bene in termini di prestazioni, ma la scelta manageriale che senso ha?
Se si possono spendere 8 mln netti di ingaggio per 3 anni per un giocatore di certo non collocabile alla voce progetti per il futuro, meglio investirli per fermare l'attuale allenatore e iniziare subito un progetto che voglia costruire e non restaurare in qualche modo. Sarà un anno senza coppe, esattamente come quello che diede inizio alla striscia irripetibile dei 9 scudetti consecutivi, arrivare tra le prime 4 è l'unico obiettivo stagionale, perchè puntare o anche solo pensare ad un giocatore che costa molto e che tornerebbe in Europa a 32 anni per le ultime stagioni della carriera?

Allegri non può essere il futuro di questa squadra, è molto simile all'Allegri che fu esonerato dal Milan, farlo come fece il Milan a stagione in corso, sarà un grosso errore, equivalente a buttare un anno, che potrebbe essere fondamentale, se sfruttato bene.

Giuntoli, come facevano Moggi, Giraudo e Bettega, venda i migliori come si deve, se serve, ma cerchi sostituti all'altezza e funzionali al progetto tecnico e manageriale. Con Lukaku si parte in retromarcia, con tutto il rispetto per il giocatore.