Non conosco, onestamente, il nuovo brasiliano della Juventus, né il titolo vuole essere ironico nei suoi confronti. E' soltanto l'unico augurio che mi sento di fare ai bianconeri, cioè, di aver pescato un giovane brasiliano che possa sorprendere tutti e rivalutare un mercato apparente epilogo di un progetto naufragato. Un po' come il buon Canà, quando resosi conto delle reali prospettive del club, dopo la promessa di allenare Maradona, si trova a rivedere drasticamente il progetto e volare in Brasile per pescare il Jolly vincente.

Con l'acquisto di Cr7, la Juve si dimostrava capace di concorrere con i Top Club europei anche dal punto di vista del monte ingaggi. Non è stata fortunata, come tanti (e in contesti ben più delicati) in questo ultimo anno e mezzo, perchè amortizzare l'impatto economico di Ronaldo, senza nemmeno lo Stadyum, si è rivelato impossibile.

Detto questo, l'ultimo triennio, ha visto molti cambiamenti e avrebbe dovuto tracciare il nuovo corso, Paratici e Nedved figure centrali, Marotta e Allegri non più nel progetto, svolta sul gioco, pochi ma grandi acquisti, De Ligt l'esempio più consono.
Dopo tre anni, anche Paratici ha preso altre direzioni, ma, con un triplo salto all'indietro (in senso temporale) si è tornati su Allegri, con un lungo e ricco contratto che significa progettualità. La scelta del tecnico è sintomatica dell'abbandono del nuovo corso, la Juve vuole tornare poco bella ma vincente, anche se in fondo tre titoli negli ultimi 2 anni non si può dire ne facciano una perdente.

Di fatto è fallito quel salto di qualità nel "ristorante da 100 euro"così si è tornati alla vecchia ricetta.
Questa strategia non ha di per sé una connotazione negativa,
fermo restando la memoria della Juve di Lippi e Vialli, come la più bella sul piano del gioco (parere di per chi scrive) il DNA bianconero è di bonipertiana memoria e quindi la scelta non è affatto illogica. 

Illogico è stanziare 115 mln tra cartellino e commissioni, circa 150 tra ingaggio e tassazione per mettere a bilancio una minus valenza di 14 mln, dopo una sforzo economico di queste dimensioni, ci si aspettava che almeno si pretendessero i tempi tecnici per cercare di configurare la squadra in maniera da sopperire ad una tale assenza, visto che parliamo di un Campione impossibile da rimpiazzare individualmente, ci si aspettava infine che, come atto di forza, si evitasse almeno la minus valenza.

Non posso sapere le dinamiche che hanno condotto a questo scacco, la Rosa della Juve ha buone prospettive, è pur sempre un buon organico, ma la sensazione è che, con una partenza programmata, si sarebbe potuto ragionare in altri termini, su Aguero, per esempio, si poteva tentare un affondo deciso e magari colmare il rimpianto per aver fallito, in quel modo poi.. l'operazione Suarez. 

L'idea di proporre una Squadra giovane e sostenibile, è assolutamente gradevole, spiace che sia frutto di una situazione che appare sfuggita di mano, molte delle operazioni post-Ronaldo, sono sembrate tentativi confusi di far quadrare il Bilancio in qualche modo, penso alla scambio Arthur-Pjanic, con valutazioni monstre, al precedente suicidio su Spinazzola (scambio con Pellegrini e doppia plus-valenza) Cancelo-Danilo (sppur fin qui il più ragionevole) il lancio di un giovane allenatore poco oneroso alla voce ingaggi, il faticoso sgravio di stipendi molto onerosi dei parametri zero, buon risparmio nell'immediato ma difficilissimi da rivendere. Proprio da quest'ultimo punto, nel 2010 era partito Marotta, risolvendo con molti grandi Campioni del vecchio corso. Alla luce di queste operazioni, è stato perso di vista un progetto, quello di Squadra, che aveva raggiunto uno splendido equilibrio nel primo quinquennio di Agnelli, con una Rosa che reparto per reparto offriva un'affidabilità comparabile.