L'uno ha lasciato un ricordo talmente indelebile che da la sensazione che non se ne sia mai andato, capitano e simbolo di un Trionfo che manca da decenni, l'altro è stato prevalentemente un irritante antagonista, simbolo invece di un'Inter molto insofferente che cominciò a vincere solo dopo Calciopoli, così vicini e compatibili nella loro vita professionale, così opposti nell'universo Juve, eppure, ad oggi, a parere di chi scrive, sembrano perfetti per definire ed esaltare la nuova linea che in poco più di un anno e mezzo ha rivoluzionato la Vecchia Signora. 

Mancini ha dimostrato di non aver paura a lanciare i giovani, la Società ha investito molto nel progetto Under 23 e dedicato particolare attenzione ai talenti della Primavera, Vialli si è dimostrato guida sapiente ed esperta nel consigliare e motivare giovani calciatori. Il settore in questione è una risorsa che sarebbe un sacrilegio non sfruttare a pieno, può produrre nuovi titolari, valide alternative o aiutare a concludere buoni affari in uscita, senza inventare con voli pindarici plusvalenze che già nel recente passato, altro non hanno fatto che sminuire il tasso tecnico e qualitativo della squadra. 
Entrambi hanno grande ambizione e trasmettono motivazioni che fanno rendere oltre i limiti, riporterebbero a Torino il grande carisma del Gianlucaccio e quel gioco di cui la sponda bianconera è orfana da troppo tempo.
Per l'uno e per l'altro sarebbe una sfida carica di stimoli, per la Juventus una scelta con molte di probibilità di essere vincente e coerente.

La Rosa attuale ha un potenziale notevole, al netto degli infortuni potrebbe probabilmente giocarsela con tutte, idealmente vedo un 11 titolare che prevede Perin - Bremer; Bonucci, Danilo - Cuadrado, Paredes, Pogba, Kostic - Chiesa, Vlahovic e Di Maria, schierati con un 3-4-3 ma anche considerando gli indisponibili e impostando moduli differenti, valutazioni che, ovviamente sono di competenza dell'area tecnica, ci sono a disposizione abbastanza giocatori per essere competitivi e proporre un calcio meno prevedibile e divertente da seguire.

Ovviamente il duo Vialli-Mancini è solo una suggestione, l'augurio è di riscattare il recente fallimento Mondiale e tornare sui magnifici livelli espressi all'Europeo con la nostra Nazionale, ma la storia fra loro e la Juve ha quel sapore di "fatti gli uni per l'altra".