3 giocatori in uscita, 2 in entrata + 1 ipotecato per il futuro. 6 operazioni che di fatto portano in dote 2 soli nuovi volti, allora perchè parlare di Rivoluzione?
Due anni fa, con Sarri alla guida della squadra, il monte ingaggi ammontava a 250 mln lordi, culmine del cambio di rotta D.CR. cioè dalla nascita del CR7 bianconero a oggi. Da quello spartiacque, si è passati dalla teoria del potenziare la rosa gradualmente, in maniera economicamente sostenibile (il mantra di Marotta)  al gioco d'azzardo e a quanto pare è servita una brusca virata. Non una restaurazione, un Nuovo Corso.
Oggi il Monte ingaggi lordo è di circa 170mln, 80 mln meno, quasi un terzo. Questa è la nuova direttrice, su cui anche Paratici aveva iniziato a lavorare e su cui, ovviamente, il distacco da CR7 ha un peso determinante.

C'è una differenza molto marcata: oggi con Bentancur, Kulusevsky e Ramsey la Juve finanzia gran parte del suo mercato, tra prestito, riscatto e stipendi risparmiati, in passato si usavano le buonuscite per liberarsi di ingaggi pesanti. Si comprava con buone trattative, ma vendere era estremamente difficile, perchè i giocatori che facevano bene erano considerati incedibili e quelli satellitari al progetto non avevano mercato. Capitolo Ramsey a parte, il nuovo corso prende dei rischi, vende giocatori il cui maggior potenziale sembra essere ancora inespresso, potrebbe pentirsene, certo, ma monetizza gli investimenti e genera le premesse per impostare un'idea di progettualità autosostenibile, per acquistare altri profili.
Fin qui, molto bene.

Adesso apriamo il Capitolo Modulo.
Allegri non brilla nel gioco spumeggiante, gli esterni sono numericamente finiti, anche a causa dell'infortunio di Chiesa, quindi bisogna rivoluzionare l'assetto, la domanda è: come?
Il 4-3-1-2 per la Rosa a disposizione, sembra il vestito migliore, con la variante 4-3-3 o 4-4-2 da utilizzare all'occorrenza.
La difesa continuerà sulla base di quanto già visto, modulo a 4 con due posti per tre centrali (Bonucci, Chiellini e De Ligt) e 2 tra Danilo, Cuadrado, Alex Sandro e De Sciglio, come esterni di difesa.
Centrocampo a tre, con Locatelli, Zakaria, Atrhur; Rabiot e Mckenny a contendersi 3 maglie. L'alternativa a 4 utlizzerebbe Bernardeschi e avanzerebbe Cuadrado, con soli due centrocampisti centrali.
E' nel modulo d'attacco che le varianti sulla carta diventano molto interessanti. Dalla trequarti in su, possiamo vedere lo stesso McKenny dietro Dybala e Vlahovic, oppure Dybala trequartista con Morata a supporto del nuovo arrivo. o ancora in un 4-3-3 l'ulteriore avanzamento di Cuadrado o l'inserimento di Bernardeschi. 17 possibli titolari per 10 maglie (capitolo a parte per l'estremo difensore) cui si aggiungono giocatori che sembrano destinati ad un minutaggio più contenuto: Kean, Kaio Jorge, Pellegrini e Rugani oltre, inevitabilmente, all'infortunato Chiesa.
Difficile che Allegri rispolveri il 4-2-3-1 che lo portò in finale nel 2017, manca un Mandzukic, figura indispensabile per dare equilibrio al modulo, potrebbe provarci con Morata, ma presumibilmente a partita in corso, i centrocampisti hanno caratteristiche di gioco molto differenti da Pjanic e Khedira, oggi dovrebbe sfruttare i polmoni di McKenny e Zakharia per costruire con Dybala e gli esterni.
Se dovessero trovare le giuste alchimie, Locatelli, Arthur e Zakharia sono centrocampisti che si completano tra di loro, il primo ha buoni inserimento, il brasiliano eccelle nella difesa del pallone, l'ultimo acquisto porta in dote il dinamismo che manca. McKenny, se in forma, sembra una pedina a cui Allegri rinuncia difficilmente. Sulla base di queste scelte l'11 iniziale potrebbe spesso essere: Szczesny-Cuadrado-De Ligt-Bonucci-Danilo-Locatelli-Zakharia-Arthur-Mckenny-Dybala-Vlahovic, ragionando con concezione allegriana è probabile anche Rabiot al posto di Arthur, la speranza è anzitutto quella di vedere un gioco meno rinunciatario, non dispiacerebbe affatto vedere in campo simultaneamente Cuadrado, Dybala, Morata, Vlahovic e magari anche Bernardeschi.
In ogni caso, il nuovo corso ha battuto forte il primo colpo.