La permanenza di Sarri nel club bianconero sembrava inevitabilmente destinata a concludersi presto, lo stesso ingaggio di Pirlo come allenatore dell'Under 23 palesava l'intento di aver pronto un uomo su cui puntare la prossima stagione, ma dubito che l'operazione fosse pensata per l'immediato. Nonostante fosse un evidente corpo estraneo, se il cammino in Champions si fosse interotto degnamente, se fosse entrato almeno nelle migliori 8 d'Europa, la mia sensazione è che Sarri avrebbe mantenuto il suo posto, con Pirlo pronto a subentrare a stagione in corso, se si fossero ripetuti gli stenti dell'annata appena conclusa.

Alla Juve vincere lo Scudetto non basta più: non basta per i tifosi, per i dirigenti, ma sopratutto non basta al presidente Agnelli; due esoneri in due stagioni, dopo 8 anni con soli due tecnici. Questo perchè sia Allegri che Sarri hanno fallito in Champions contro avversari alla portata. A Torino possono accettare di uscire contro una delle big europee, non di certo quando pescano l'avversario più favorevole. 

Ogni ciclo ha la sua fine, 9 Scudetti consecutivi sono irrepetibili, paradossalmente questo aumenta l'ansia di non centrarla mai quella Vittoria, quella che manca; il gruppo, seppur in parte rinnovato, non può vincere per sempre, neppure uno di questi 9 anni da prima della classe in Italia ha prodotto lo stesso risultato in Europa. Questo stato emotivo ha sicuramente influito in maniera determinante sulle scelte degli ultimi 15 mesi.

E' una premessa tutt'altro che semplice per un esordiente: se non si trattasse di Pirlo parleremmo di follia, ma non si può negare che sia comunque un azzardo. L'ormai ex allenatore juventino ha messo molto di suo per rendere l'esonero l'unica soluzione: la gestione di Emre Can e, sopratutto, Mandzukic, un gioco spettacolare solo promesso, uno stile, quanto mai si era visto prima, estraneo all'ambiente. Pirlo, dal punto di vista mediatico, è sicuramente un volto consono alla tradizione bianconera, già da giocatore si è dimostrato abile a gestire le sue dichiarazioni quanto il pallone in campo, persona acuta e a conoscenza delle dinamiche dell'ambiente, ma che impronta darà alla squadra? Come gestirà il gruppo?

Di sicuro può contare su buoni appoggi all'interno dello spogliatoio: Bonucci e Chiellini, senza dimenticare Buffon, che disse di "aver visto la luce dopo anni di buio" quando nel 2012 l'ex regista indossò il numero 21 per dettare i tempi del gioco bianconero. A livello societario, gode della stima di Andrea Agnelli e dei dirigenti, infine dal punto di vista emotivo sarebbe una bella favola proseguire un ciclo vincente, iniziato come giocatore, cambiando ruolo.  

Al nuovo allenatore, di certo, non mancherà il sostegno dell'ambiente, ma, porterà di nuovo la luce nel gioco della Juventus? E' tutto da scoprire l'allenatore Pirlo, lo è anche per se stesso, è questo è il grande azzardo, la scommessa di casa Agnelli. Si può comunque ipotizzare che parta dai moduli che l'hanno visto protagonista nella sua carriera, 4-3-1-2, 4-3-3 e 3-5-2, abbinandoli alle caratteristiche dei giocatori su cui strutturare il progetto.

La presenza di CR7 condiziona la disposizione dell'attacco destinando tre giocatori a occupare lo spazio, di conseguenza l'opzione per il centrocampo dovrebbe essere anch'esso a tre con la difesa a quattro. Una variante dipenderà dallo stato di forma di Chiellini o Demiral. Se offrono garanzie, la difesa potrebbe prevedere un assetto simile a quello adoperato da Allegri nella parte finale del suo primo anno juventino: Barzagli che scalava sulla destra, con lo schieramento che alternava, a seconda delle situazioni di gioco, una disposizione a tre o a quattro. Il pacchetto difensivo, in questo caso, sarebbe composto da Szczesny, De Ligt, Bonucci e Chiellini (o Demiral) con Alex Sandro sulla linea dei centrocampisti in fase di spinta. A centrocampo sarà interessante vedere che nuovo acquisto chiederà il neo-allenatore, ci si aspetta che qui la sua mano si veda in maniera importante, sopratutto nelle verticalizzazioni. Al momento potrebbe schierare Arthur, Bentancur e Rabiot, con Kulusevsky o Cuadrado, esterno d'attacco destro, pronto a dare un contributo ai centrocampisti in fase di contenimento. Dybala al centro dell'attacco e Ronaldo a sinistra. Sostanzialmente un equilibrio tra il 3-5-2 e il 4-3-3. Se invece manterrà il 4-3-3 di sarriana memoria, diventa fondamentale la scelta del terzino d'acquistare. Come punta centrale da utilizzare all'occorrenza, guardando al mercato, il profilo più interessante da un punto di vista tecnico/economico, per quanto improbabile, è quello di Mandzukic, un altro "ritorno al futuro" che ben si sposerebbe con l'esigenza di destinare il budget più cospicuo al centrocampo.