Con questa citazione di uno splendido brano natalizio degli Elio e le Storie Tese, inizio l'articolo facendo gli auguri e i complimenti a tutto lo staff di Calciomercato.com, a tutti i lettori e gli autori del Blog.

Ma per Pirlo il Panettone sarà quello "con o senza canditi?". Di sicuro un po' di traverso, visto questo finale abbastanza inatteso tra partita e sentenza, potrebbe andare.
In un precedente articolo, avevo anticipato la sensazione che Juve-Napoli si sarebbe (ri?)giocata, cosa che mi auspicavo già allora, ma solo perchè è bello, vedere due squadre, contendersi i punti sul campo e non a tavolino.
Sono comunque d'accordo con le parole di Pirlo, "questa decisione danneggia le squadre che invece, pur con organico decurtato dei positivi al Covid, hanno onorato l'impegno e magari perso punti". 

Una giornata, quella di ieri, che ha completamento ribaltato la Juve, simbolico il 3-0 sul Napoli che diventa uno 0-3 col la Fiorentina, a volte i numeri sembrano già scritti. Potenzialmente può andare a -10 dalla vetta, seppur con un turno (a questo punto) da recuperare.
Sipario? Esperimento Pirlo fallito? Penso di no.
La squadra era in crescita, questa giornata ha dato vita ad una partita particolare: 70 minuti 10 vs 11, per un'espulsione assolutamente corretta, un rigore solare negato (Bernardeschi) la parità numerica che poteva ristabilirsi col secondo giallo a Borja Valero, l'autogoal che ha tagliato le gambe; non sono alibi, certo, però sicuramente sono stati parecchi gli episodi non proprio fortunati, questi, potevano cambiare l'inerzia della gara.

Il goal dopo pochi minuti semmai è l'aspetto più preoccupante, perchè sintomatico di un approccio confuso, non a caso genera un eccesso di foga, come se la rimonta dovesse essere immediata, culminando con l'espulsione di Cuadrado. Dal punto di vista caratteriale questa squadra deve crescere e farlo in fretta, troppe volte ha approcciato partite, apparentemente abbordabili, in modo sbagliato e perso malamente punti.
Però se il limite più grande sono i cali d'attenzione, gli scontri diretti, che ad oggi, sembrano per molti, già persi, potrebbero dare buone risposte, visto che gli stimoli non mancheranno.

Ma a che punto è il progetto Pirlo? Cerchiamo di metterlo a fuoco, visto che si è passati dai fasti di PirloLandia di pochi giorni fa, dopo la prestazione col Parma, ad invocare il ritorno di Allegri, Sarri e non so chi altro. Altalena alimentata, anche, da questa tendenza a far seguire una prova convincente, da una che rimette tutto in discussione.
In realtà Pirlo è ancora un autore in cerca di interpreti, ma per gran parte del copione cominciano a definirsi in modo chiaro i ruoli, quell'11 titolare che ad oggi è ancora nessuno potrebbe, con certezza, identificare.

Szczesny, Cuadrado, Bonucci, De Ligt e Alex Sandro sono le prime scelte in difesa, Cr7 e Morata in attacco, come sempre, nelle ultime Juventus, è il centrocampo la zona con meno certezze, anche per il valore dei disponibili dove nessuno spicca. Qui McKenny sembra essersi conquistato il posto, Chiesa anche, Arthur ha un leggero vantaggio su Bentancur e Rabiot che si giocano il posto anche con Ramsey, giocatore che Pirlo sembra gradire molto ma che non potrà mai assicurare contnuità. Per 9/11 la formazione titolare è fatta, gli altri due del centrocampo, il reparto dove da anni si sente la mancanza della giusta qualità, sono ancora da trovare, difficilmente arriverà qualcuno a gennaio, ma sopratutto è importante che non arrivi qualcun altro a far numero, o si prende il top o è inutile intervenire. Numericamente manca solo un attaccante. Grande rimpianto per Mandzukic, scaricato da chi qualcuno invoca e, per quanto mi riguarda, politica sbagliata con Khedira, sarebbe molto utile in questo centrocampo.

Vedremo se sotto l'albero, l'allenatore bianconero, troverà i due titolari che mancano, perchè cambiare troppo rallenta il processo di crescita della Squadra e, il tempo, se si vuole rimontare, comincia ad essere tiranno.