Partendo dal risultato finale, 2-2, dopo essere stati in vantaggio per due reti a zero, la trasferta di Udine, partita d'esordio dell'Allegri-bis, appare uno scivolone, un risultato deludente, un'occasione mancata, ma dal punto di vista di chi scrive, il risultato è più che giusto.
E' un peccato leggere dichiarazioni che alludono alla distrazione, alla cattiva gestione di un episodio, l'Udinese nel primo tempo ha subito due goals, ma non è certo stata surclassata, per lunghi tratti ha tenuto palla, quando spingi e ti tieni vicino all'area di rigore, qualcosa può succedere, se trovi un goal, riapri la partita.

Il pareggio è quanto ha prodotto il campo, se questo è l'approccio contro l'Udinese, non sorprenderanno i remake di quanto visto in Europa ai tempi d'oro, dove partite giocate (quelle si) splendidamente, si chiudevano rintanandosi in difesa e spesso ci scappava la beffa (le più cocenti Bayern e Real). Quelle storie sono diverse però, li si affrontava l'eccellenza europea, con tutto il rispetto per i bianconeri di Udine. 

Oggi la Juve è, ovviamente, molto lontana da quelle 2015 e 2017 finaliste di Champions e dotate di una forte identità, ma oltre al distacco in termini assoluti dai punti più alti della gestione allegriana, spaventa questa rinunciataria gestione del pallone.. è vero che un Dybala così può inventare un goal in ogni momento, ma ci sono anche gli avversari e se li lasci fare troppo, prima o poi subisci.

E' la prima partita, presto, prestissimo, per i giudizi, ma Mister Allegri ha fatto del suo meglio quando è arrivato in punta di piedi, quando ha gestito una squadra ricca di Campioni disponendola nel migliore dei modi, tirando fuori il meglio da tutti, la sua prima Juve giocava anche bene, facile direte, poggiando su quel centrocampo da fantascienza, ma anche questo era sintomo di come si adeguasse al sistema di gioco più congeniale ai suoi.

L'impressione, anche nelle dichiarazioni, è che sia tornato con un approccio diametralmente opposto: Chiesa e Ronaldo in panchina, scelta tecnica ok, dettata dalla preparazione? E' possibile, ma l'esultanza di Cr7 tradisce una certa insofferenza, togliersi la maglia per un goal (seppur decisivo, fosse stato convalidato) alla prima di Campionato, un giocatore con la sua storia, sembra più un messaggio del tipo "sono ancora io il n1!" mi sbaglierò, ma non sembra la reazione di un Campione al centro del progetto. Penso anche alla polemica sulla fascia, mi chiedo perchè non calvalcare l'onda azzurra e l'entusiasmo che l'ha accompagnata, invece di punzecchiarne uno dei protagonisti, in fondo lo sa bene anche Allegri, piaccia o no, dopo Chiellini, c'è Bonucci, ha dimostrato di aver peso nello spogliatoio, per quanto a volte abbia avuto reazioni assolutamente da condannare, riprendere ancora quella vecchia questione, col vice-capitano azzurro ancora assente dal ritiro, che senso aveva? Quello di dire : "qui comando io?" Questo, Mister lei lo sa bene, deve farlo nelle sedi opportune, non in conferenza. Si dice sia stato lui a non avallare l'ingaggio di Donnarumma, perchè si fida di Szczesny, fosse vero, anche quel clamorso errore del polacco, suona particolarmente beffardo proprio alla prima apparizione. 

Fingendo che la partita da giudicare sia solo quella del primo tempo, fingendo che nel secondo non sia successo nulla, avrei comunque commentato dicendo che questa Juve è tornata cinica, ok, ma troppo rinunciataria e questo approccio porterà a perdere punti, l'idea di un calcio che porta una squadra a dominare la partita, va sicuramente filtrata con la Rosa che si ha a disposizione, ma davvero anche contro l'Udinese è necessario prendere tutti quei rischi, anzichè tenerli nella loro metacampo e gestire il possesso?

Nel primo tempo si è comunque evidenziato un certo ordine tattico, difendere e ripartire con le giocate più semplici, per innescare i due schemi d'attacco al momento disponibili: 1 palla a Dybala, 2 palla a Cuadrado, più l'alternanza fra questi due schemi all'interno della stessa azione. 

Se è vero che i grandi Campioni fanno la differenza, una Squadra è Grande quando sa sopperire alle Grandi assenze, per farlo devi creare qualche alternativa in più, al momento abbiamo visto la Juve di Pirlo, ma con meno coraggio. La versione dell'ex regista, si avvitava troppo nella ricerca del possesso, del pressing e con le partenze dal basso ha spesso fatto harakiri, ma poi finiva per rifugiarsi nello schema 2 (visto che Dybala è stato spesso indisponibile) questa si avvita troppa nell'esaltare l'inversione totale di tendenza, fa pressing al contrario lasciando palla all'avversario di turno, alla fine riparte e segna con gli schemi 1 e 2.

Aspettiamo Locatelli, il centrocampo, si sa, è la croce degli ultimi anni, magari l'esplosione di Fagioli, se Allegri gli darà fiducia, ma Mister, per riavvicinare le sue Juve migliori, oltre a un pizzico di fortuna e qualche schema d'attacco in più, servirebbe quell'approccio della sua prima Stagione.