C'era una volta, seppur solo nella memoria cinematografica, il 5-5-5, lanciato dal mitico Lino Banfi nei panni di Oronzo Canà e, #chiseliscorda? , tutti gli interpreti di quell'esilerante pellicola. Oggi, seppur con differente interpretazione, il concetto dei 15 si dimostra estremamente importante nel determinare gli elementi di una Rosa, sopratutto se vuole raggiungere obiettivi elitari.

"Perchè si gioca in 15?" chiedeva all'epoca la bandiera della Longobarda, "no in 16"  - rispondeva Canà - "perchè c'è anche il portiere!". Oggi, risponderei: "almeno in 15.."perchè, a mio parere, nel calcio moderno, se parliamo dei top team europei, è il numero minimo di titolari ad inizio stagione e, su questi, bisogna plasmare il sistema di gioco. 15, se inserito in un contesto colladauto, è il numero che ti mette al riparo, statisticamente, dalla gran parte dell'incognite possibili, dalla condizione atletica, alla possibile indisponibilità, al difficile adattamento a schemi o ambiente, tutto ciò che può essere causa di un rendimento altalenante (alla Aristoteles) o del tutto negativo.

Questo atipico calciomercato di fine agosto, regala sensazioni mai viste: 

-una squadra che vince da 9 anni, dipinta in preda ad una rivoluzione degna della peggiore disfatta.

-una squadra rinata, con risvegliate (e giustificate) ambizioni di vittoria, dopo una doppia piazza d'argento Italia-Europa, dipinta invece alle prese con i reiterati problemi di disorganizzazione.

-la terza classificata che, con budget ben inferiore al Bayern, per 90' è stata superiore a Neymar & C. 

-la quarta che con la regola dei 15 forse sarebbe prima..

Il calciomercato, al netto delle forze di causa maggiore (bilancio) e delle trovate da titolone facile, è una sinergia Allenatore-Società, dove si parte dall'11 migliore schierarabile e lo si integra con le alternative, reperibili, migliori.

Virando sulla madre delle scommesse targate 2020/21, l'orientamento del Pirlo allenatore sembra essere: scelgo i migliori e poi cucio il vestito tattico; non a caso si parla di difesa a 3 in fase di impostazione e a 4 in fase di non possesso. Anticipavo una soluzione simile nel mio articolo "Ritorno al Futuro" in quanto alternativa valida e già rodata nell'ambiente. L'11 migliore per Pirlo oggi, al netto di forma fisica, tenuta atletica, tenuta psicologica ecc si chiama: Szczesny, De Ligt, Bonucci, Chiellini, Cuadrado, Arthur, Bentancur, Alex Sandro, Kulusevsky, Dybala, Ronaldo. Da qui potrebbe derivare il modulo: un 3-4-3 o 3-4-1-2 in fase offensiva, un 4-3-3, con uno tra Sandro e Cuadrado a scalare, in fase difensiva. A completare i 15: Demiral che giocherà di sicuro spesso, un terzino destro che giustifichi un assetto a 4 più stabile, quando il titolare è lui (non si può pensare nè a Danilo nè a De Sciglio) Rabiot che è un altro possibile titolare a centrocampo, utilizzabile come centrale o interno sx e, infine, un centravanti puro. Questi sono i 15 di partenza, cui sommare elementi di qualità per cambiare modulo e risultato a gara in corsa, come sarebbe stato un DC11 al netto degli infortuni, oppure come potrebbe rivelarsi la freschezza di una giovane punta o di un centrocampista di contenimento.

La quantità numerica dei giocatori, si scontra contro il triplice concetto di qualità, corsa e integrità psico-fisica, 15 titolari e 3-4 riserve all'altezza, costituiscono una rosa completa, da integrare solo per prevenire eventuali indisponibilità. Difficilmente nelle stastitiche potete trovare minutaggi significativi in un numero maggiore di 18 elementi, questo perchè ritagliato un vestito sui migliori, lo si può adattare all'occorenza su modelli ben conosciuti, ma nessun sarto disfa un vestito ben riuscito, per rifarlo e rifarlo ancora da capo. Menzione a parte per il concetto d'appartenenza, in quanto avere giocatori marginali al progetto, mina l'ambiente e abbassa la resa del collettivo. 

Se la Juve, vuole crescere ancora, deve riuscire a circoscrivere il numero dei giocatori marginali al progetto, quelli che si ritrovano senza mercato e registrano minus-valenze, l'Inter deve continuare a credere, invece,  nel suo di Progetto, trovando anch'essa i suoi 15 e i suoi moduli, le altre due, cui aggiungo il Milan e Napoli, sono le variabili a cui auguriamo d'impazzire e di dare un contributo efficace per ritingere l'Europa d'azzurro, come nei fasti degli anni passati.