Ho atteso qualche ora prima di scrivere le mie impressioni su Verona-Juve, per vedere se la nausea che mi aveva colto durante la partita nel frattempo si fosse defilata... ma ahimè, mentre scrivo qualche disturbo all'apparato gastrointestinale ancora mi affligge.
Ultimamente vi avevo proposto alcuni articoli "alternativi", provando a raccontare belle storie di calcio (non belle perché le racconto io, ma perché credo siano oggettivamente belle...), nel tentativo di rinverdire la mia passione per il meraviglioso giuoco del calcio. Il tentativo era quasi riuscito, poi mi azzardo a guardare una delle poche partite della Juve trasmesse da Sky, ed ecco che devo fare di nuovo ricorso a Magnesia San Pellegrino e Maalox.
Sia chiaro, il calcio ha su di me lo stesso effetto di una calamita su un pezzo di ferro, ma questa Juve è una vera calamità, e come tale è imprevedibile e dagli effetti disastrosi.
Mi limiterò ad alcune impressioni personali, non farò un commento tecnico alla partita, perché di tecnico si è visto molto poco, almeno da parte bianconera.

La Juve arrivava dalla vittoria sull'Inter, non bella sul piano tecnico, ma valida dal punto di vista della grinta e della concentrazione. Si andava a sfidare il Verona ultimo in classifica, c'erano le premesse per vedere una bella partita e una vittoria convincente... macché...
Sarà a causa delle numerose assenze, male ormai congenito per la formazione bianconera, sarà che ultimamente si è giocato ogni tre giorni, sarà che il Verona ha un disperato bisogno di punti, i primi 20 minuti vengono giocati dagli scaligeri con buona intensità, con un misto di svagatezza e timore da parte dei bianconeri.
Nella seconda metà del primo tempo, la Juve palleggia un po' di più e controlla meglio, ma niente di trascendentale. Occasioni create: zero. Fa meglio il Verona, soprattutto con conclusioni dal limite dell'area, non ci sono veri e propri pericoli nell'area controllata da Perin, ma i gialloblu corrono di più e quando spingono il nostro centrocampo va in sofferenza.
Il tifoso medio si augura che nel secondo tempo la Juve venga fuori come ha fatto con l'Inter, e che magari il Verona abbia un calo fisico...
Vane speranze... I bianconeri, anche nei secondi 45 minuti, proseguono con il loro palleggio lento e compassato, spesso non azzeccano tre passaggi di fila. I gialloblu continuano a correre, arrivano prima sulla palla, sui loro piedi finisce ogni pallone vagante, a centrocampo come vicino all'area bianconera.
Poi, accade il miracolo: sull'unica verticalizzazione riuscita in tutta la partita, Kean si infila in area veronese e segna... roba da stropicciarsi gli occhi, abbiamo segnato per davvero? Ma le emozioni non sono finite, e sono tutte a tinte bianconere!! C'è un pallone che gira nell'area bianconera come se fosse in un flipper e carambola sul braccio largo di Danilo: caspita, questo è rigore!! E invece l'arbitro Di Bello, di nome ma non di fatto, neanche se la va a rivedere al Var: incredibile!! Bordate di fischi dagli spalti e partita che prosegue.
Pochi minuti dopo, sul limite dell'area bianconera, Bonucci e Verdi si contendono un pallone, entrambi a gamba alta: tutti giù per terra e scaligeri che reclamano un secondo rigore. L'arbitro sembra acconsentire. Stavolta il Var richiama Di Bello: "meglio se gli dai un'occhiatina...". Bonucci, per una frazione di secondo, tocca per primo la palla, poi prende un calcetto da Verdi. Rigore non concesso, altre bordate di fischi...
A questo punto, il tifoso bianconero medio pensa che il Verona si sia ormai rassegnato alla sconfitta: macché, i gialloblu corrono fino al 90' guadagnando calci d'angolo e punizioni dal limite. I bianconeri continuano a non fare tre passaggi di fila e ad arrivare sempre secondi, cioè ultimi, sul pallone.
Il premio per la Perla della Serata lo vince per distacco il nostro Alex Sandrone, entrato al 79' e capace in 12 minuti di mettersi in saccoccia due cartellini gialli, lasciando la Juve in dieci nel finale. Buon per lui, e anche per noi, cosi non rischia di farsi male contro la Lazio e si può concentrare sul Mondiale: in Qatar qualche pazzo scriteriato gli concederà un quarto d'ora col Brasile...
Il fischio finale è una liberazione...

Da salvare c'è solo il risultato, insieme a tre punti che consentono alla Juve di stare in scia al gruppo delle prime
. Per il resto, pare di rivedere la Juve di qualche tempo fa: lenta, macchinosa, inefficace, senza idee e, quel che è peggio, senza cattiveria...
Chissà se sotto l'albero di Natale, i tifosi bianconeri troveranno giocatori infortunati finalmente recuperati, un nuovo metodo di fare preparazione atletica (quella che non è stata fatta ad agosto...), un po' più di grinta e magari... un nuovo allenatore...
Sognare non costa nulla...