C'è una frase, che uso quando mi diverto a indispettire tanto mia moglie quanto i miei figli e gli amici: "Raramente sbaglio e, anche nelle poche volte in cui succede, alla fine i fatti mi danno comunque ragione.".

Scherzi a parte, perché lo dico per scherzo, almeno nel caso del signor Valeri, ci avevo preso, purtroppo.
In fondo, la scelta di Valeri in sala VAR, era la vera designazione per la direzione arbitrale di Milan-Empoli. 
Il signor Marcenaro si è rivelato un arbitro a responsabilità molto limitata. Il vero direttore è stato proprio Valeri, la cui prestazione ha mantenuto in pieno le promesse, lusinghiere per gli avversari del Milan e sinistre per i rossoneri. La solita sciagura, che non stupisce più nessuno e che stupirebbe solo se non provocasse danni al Diavolo.
A scanso di equivoci, chiariamo che non c'è niente da dire sul mani/non mani di Ebouhei
, visto che la palla cambia direzione, ma non è chiaro se lo faccia toccando le nocche delle dita o la nuca del giocatore empolese. Giusto non fischiare il rigore in questo caso.

Sul gol di Giroud, poi, il contatto con l'avambraccio si vede. Certo, lo si vede come lo si vide l'anno scorso quando Udogie pareggiò a San Siro per l'Udinese. Allora il gol friulano fu convalidato, ma ingiustamente, per cui è stato giusto non penalizzare l'Empoli che con l'ingiustizia dello scorso anno non aveva nulla a che fare.

Al 55°, tuttavia, Fazzini ha agganciato Hernandez sulla linea dell'area di rigore e, se anche il tocco successivo sul pallone fosse stato suo, sarebbe stato irrilevante, l'empolese, infatti, avrebbe comunque raggiunto il pallone solo dopo il fallo. Marcenaro aveva il sorriso sereno quanto parlava al microfono con Valeri, come se non fosse avvenuto nulla, mentre sarebbe stata doverosa la review

Al VAR c'era Valeri, bellezze, e non potete farci nulla! 
E poi è anche giusto che il Milan abbia subito questo ennesimo torto dal signor Valeri. Sì, perché una società che si rispetti è tale se si fa rispettare. Insomma, se non sei in grado di ricusare nessuno, ti dai all'ippica che è meglio, no? Meglio aprire una scuderia. Continui così, signor Valeri, alla dirigenza e alla proprietà rossonera piace farsi mettere la maschera di lattice e rifilare una generosa razione di frustate, per poi magari farsi medicare le ferite con la cera rovente di una candela. La società A.C. Milan va matta per simili trattamenti, perché è comprensiva e democratica.

Certo un rigore si può sbagliare, nessuno lo nega. Ma intanto datelo quando c'è oppure, quantomeno, prendetevi la responsabilità di negarlo dopo averlo rivisto. La moviola in campo serve a quello, non per ridere e scherzare al microfono fra arbitro e sala VAR come amiconi di vecchia data.

Questa è la metà della storia, ma per essere giusti, c'è anche quella che riguarda Pioli-Hyde, la versione sciagurata di Pioli-Jeckyll. Peggio dello sciagurato Egidio nato dalla penna di Alessandro Manzoni.

Il turnover sarebbe stato giusto, se fosse stato limitato a Thiaw e Pobega, che valgono i titolari. La difesa non ha sbagliato, infatti. Pobega, dal canto, suo è stato schierato basso al posto di Krunic, sia pure a sinistra, e ha fatto su per giù le stesse cose del bosniaco. Anzi, nel caso dell'unica palla gol per l'Empoli, è stato bravo a intelligente a disturbare Caputo senza fare fallo, cosa che avrebbe comportato il rigore e l'espulsione. Tanto per comprendere a pieno i meriti del centrocampista, contro il Chelsea in Champions e a Firenze in campionato, Tomori non aveva resistito alla tentazione di buttare giù l'attaccante, pur essendo un difensore di ruolo.
Ci sarebbe stato anche l'impiego di uno fra Rebic e Origi... uno fra Rebic e Origi... non di tutti e due insieme per fare, anzi per non fare, reparto in attacco. Origi non sta ingranando e Rebic, quantomeno dalla ripresa di gennaio, è un fantasma. Questa coppia di attaccanti ricorda i personaggi in cerca di autore di Pirandello, nel senso che entrambi gli atleti hanno smarrito del tutto l'identità. Averli fatti partire insieme dal primo minuto è stato un regalone a un avversario che nel primo tempo creava la palude sulla trequarti, con marcature doppie o triple, mentre nel secondo tempo ha fatto direttamente muro in area. Giocare senza attacco contro una squadra così, che peraltro esercitava il suo diritto di scegliere la tattica, è stato un cadeau che lo stesso Zanetti, forse, non si sarebbe aspettato di ricevere.

E' Pioli, bellezze, e non potete farci niente!

Origi e Rebic, non soltanto sono in crisi, ma non fanno reparto, perché nessuno dei due è centravanti di ruolo, anzi ognuno tende ad allargarsi: Rebic va a sinistra e Origi a destra. Entrambi, poi, sono portati per giocare faccia allo porta e non spalle alla stessa. La loro presenza sarebbe stata giustificata se, allargandosi, avessero aperto spazi per le incursioni. Ma non li aprivano perché, oltre che essere in crisi, si allargavano male, in maniera prevedibile.

Pioli ha dimostrato per l'ennesima volta di non saper padroneggiare mentalmente il successo. Gli à bastata una vittoria per credersi il profeta Ezechiele che risveglia i morti nella valle delle ossa rinsecchite parlando a nome dell'Onnipotente.
Ma come abbiamo detto per Valeri, Pioli fa benissimo ad agire così. Nel prepartita, su un canale tematico ben schierato, è andato in onda un concerto di violini, viole, violoncelli, mandolini e cetre da autentici menestrelli e aedi, con tanto di laudi a questo genio meraviglioso che stava per prendersi una grande responsabilità schierando Origi e Rebic. Ma andate a mietere il grano! Non vi siete accorti che quella scelta era rovinosa?
Sì, andate a mietere il grano, che è una nobile e antica attività agreste, quella che per gli Antichi Romani era l'occupazione più nobile di un uomo libero, il quale lavorava nei campi con i suoi servi e divideva il desco con loro. Sì, andate a mieterlo questo grano, che è maturo e le spighe si piegano sotto il peso dei chicchi.
Andate a mietere il grano... andateci... .

E a ben pensarci, gli arbitraggi e i VAR migliori bisogna meritarli. Era chiaro che Origi e Rebic erano incapaci di giocare insieme, oltre che essere in crisi. Allora, quando il Milan perde, il tecnico si prenda le pernacchie, dal momento che si è preso gli applausi quando ha vinto. Del resto, secondo i suoi devoti ammiratori, si è preso una grande responsabilità.
Più grande è la responsabilità, più grandi sono le laudi, ma anche le pernacchie...

Non solo... non solo.., mister, se è un problema di impegno, applicazione e concentrazione, ma non di qualità, come ha dichiarato lei, vuol dire che come tecnico non serve. Sarebbero sufficienti un mental-coach e un'equipe di preparatori atletici.
Ieri c'era il Pioli-Hyde che, in casa contro il Chelsea, ha impiegato un quarto d'ora per correggere l'inferiorità numerica dopo il vantaggio del Chelsea e l'espulsione di Tomori. La correzione è arrivata un minuto dopo il raddoppio inglese, quando era ormai inutile.

Caro Pioli, ieri ha fatto peggio di Oronzo Canà. Anzi, il mitico personaggio cinematografico si sarebbe indignato per le sue scelte e l'avrebbe apostrofata con epiteti tanto coloriti quanto incompatibili con la dignità e il decoro di questa sede.
E ne avrebbe avuto tutte le sante ragioni, a mio modesto avviso.