Il 2-2 di Milan-Bologna non aggiunge né toglie nulla alla storia recente di questo Milan. Con puntualità, i rossoneri avevano ripreso a fare risultati dopo Milan-Atalanta 1-2 e, con sinistra puntualità, Pioli ha sbracato sul più bello grazie alle proprie scelte sconclusionate. Ogni volta che i rossoneri si inceppano, il sottoscritto ricorda a tutti che, con ogni probabilità, i rossoneri si riprenderanno, ma che è solo questione di tempo prima che esploda la bomba a orologeria. 
Pioli, infatti, è come un medico che non ti fa morire (vedi Udine), ma non ti guarisce mai (vedi ieri), condannandoti a passare la vita in un sanatorio, con la prospettiva di poter prendere, al massimo, una boccata d'aria. E per giunta solo nei giorni in cui stai meglio e c'è il sole.

Il Bologna è un'ottima squadra, sta facendo un buon campionato e il pareggio è perfino un risultato accettabile come tappa verso uno dei posti in Champions (quelli che piacciono tanto a Scaroni). Ma non si può accettare che un tecnico mandi periodicamente tutto a donnine allegre per dimostrare di essere un genio incompreso cui i fatti, prima o poi, daranno ragione. Senza contare che il Milan non è una squadra simpatia, una di quelle cui basta essere lì per aver fatto il suo.

La serata di ieri era stata preceduta da un pericoloso e irritante tamtam dei custodi della fede, tanto nella carta stampata che nel mondo social. Erano bastate 3 vittorie 3 in croce per sentire la solita litania giaculata dagli austeri predicatori sul pulpito: al Milan non conviene cambiare allenatore. E la cosa più grave è stata che Pioli-Hyde attendeva solo questa claque per manifestarsi.

Se Pioli dichiara che Jovic può fare il gioco di Giroud, cosa sempre smentita dalle prestazioni del serbo, significa solo che si sente pervaso da sacro e disastroso padreternismo. Jovic ha sempre fatto bene quando ha giocato faccia alla porta, con o senza Giroud, comunque libero di sfruttare i movimenti dei compagni per colpire negli spazi lasciati dagli avversari. Spalle alla porta, Jovic, non tiene palloni a centrocampo o sulla trequarti né fa da sponda in area. Lo ha dimostrato anche nella ripresa di ieri. Certo, potremmo giustificare il suo impiego col pestone preso da Giroud poco prima di uscire, ma di certo non è riuscito a sostituire il compagno pur in una serata opaca del francese. Il problema non è il ragazzo, un valido attaccante di rapina, ma chi pensa che un pesce possa scalare i monti. Se hai sbagliato a valutarne le caratteristiche, non ha senso che perseveri nell'errore per cercare di dimostrare il contrario.

Pioli aveva dichiarato che il Milan non sarebbe bravo nel fare interdizione senza palla, ma che sarebbe adatto a interdire tramite il possesso di palla. E allora perché ha tolto Pulisic e Leao negli ultimi minuti, giusto quando c'era da tenere palla lontano da Maignan?

Peraltro, ieri il Bologna ha mostrato di non essere affatto una squadra perfetta né invincibile. I felsinei, infatti si difendevano chiusi e cortissimi con 8 uomini disposti su due file di 4 uomini. Era una barriera difficile da superare, ma i rossoneri hanno bucato per due volte in maniera letale questa Maginiot con inserimenti degli esterni sulla fascia destra. I cross hanno servito l'incursore e attaccante aggiunto Loftus-Cheek, che ha punito gli avversari sia di piede che di testa.

Quando il Bologna attaccava, i suoi movimenti erano dettati da Zirkzee, che svariava a destra e a sinistra, libero di indivuduare la prateria giusta. L'olandese veniva seguito a stretto dipresso da Fabbian e Ferguson, poi alla spicciolata da Urbanski, da Calafiori e via via da altri fino a formare una doppia linea altissima di 7 uomini che schiacciava i rossoneri mandandoli in confusione con delle percussioni. In realtà era una tattica molto rischiosa, in quanto c'erano sì 3 uomini che restavano dietro, ma si creava tanta terra di nessuno, sia nelle fasi intermedie, sia quando i felsinei erano tutti in attacco. Il contropiede di Leao, su cui è stato fischiato il secondo rigore, nasce proprio dallo sfruttamento di quella terra di nessuno. Il Diavolo. però, aperto e chiuso come al solito a fisarmonica dai ritmi alti avversari, non ha sfruttato a dovere questa vulnerabilità.

Chi credesse, inoltre, che la colpa sia dei rigori sbagliati, non me ne voglia, ma si sbaglia alla grande. Se così fosse stato, sarebbe stata la solita partita pazza che può capitare ecc. . Balle! Gli errori dal dischetto di Giroud e Theo non c'entrano una beata cicca con la mancata vittoria rossonera. Lasciamo da parte il fatto che i rigori non sono gol, ma solo grandi occasioni. E le occasioni vanno trasformate. Il Milan ha fatto gol pochi minuti dopo ciascun errore dal dischetto e non credo che pochi minuti di ritardo possano essere stati decisivi, tanto nel primo tempo che nel secondo. I rossoneri sarebbero stati addirittura favoriti dal rigore sbagliato nella ripresa. Quando ha segnato, infatti, il Bologna aveva meno tempo per recuperare. Lo stesso discorso vale per la bella traversa presa da Reijnders nella stessa fase di gioco in cui Theo ha fallito il secondo rigore. A parte che la traversa non è gol, il vantaggio rossonero è arrivato lo stesso di lì a poco.

L'asino è cascato, purtroppo, sul... ppvv, come diceva Totò nel film "I due marescialli". E' il minuto 85, infatti, e sei passato in vantaggio quando ne mancano 5 più recupero alla fine. Prima del match, hai dichiarato che la tua squadra non fa bene l'interdizione quando sono gli avversari ad avere la palla, ma la fa bene quando è in possesso di palla. E allora perché fai uscire Pulisic e Leao, che sono ideali per tenere il pallone lontano, mentre fai entrare Terracciano, oltre a Okafor? Specie poi considerando che al centro dell'attacco non c'è più Giroud a far salire il Milan, ma Jovic che perde palle imbarazzanti nonostante l'impegno. Terracciano, un ottimo elemento, non è di certo un giocatore alla Pulisic e, per di più, deve ancora trovare l'identità rossonera. In tal modo, il ragazzo, ha finito per litigare con i compagni e con la palla, più che con gli avversari. E quando lo ha fatto contro gli avversari, lo ha fatto nella maniera sbagliata, causando il rigore. Il problema non è stato lui, ma chi lo ha mandato allo sbaraglio.

I cambi di Pioli-Hyde al minuto 86 devono essere considerati una lettura errata in maniera crassa e plateale della partita. Essi, inoltre, vanno visti come una una recidiva, specie considerando gli identici strafalcioni di quasi un anno fa in Milan-Roma 2-2. La recidiva è un'aggravante e Pioli è anche plurirecidivo. Certi strafalcioni decidono i match.
A ben pensarci, proprio il raffazzonato duo centrale Kjaer-Gabbia ha tenuto botta soffrendo, ma con grande dignità e decoro. Kjaer se l'è cavata con mestiere, mentre Gabbia ha capito che... deve essere Gabbia e basta. Non essendo Krol, ha rinunciato a lavorare di fioretto, ma si è messo a spazzare via la palla come si faceva una volta. Così, almeno, scavalcava gli avversari pronti alla percussione. Realistico e intelligente.

Se mai. c'è da ragionare su Zirkee, che piace molto al Milan. Se un giocatore lo si valiuta per la capacità di fare reparto da solo, questo olandese è un fenomeno. E' praticamente immarcabile e, quando riceve palla, non gliela sradichi dai piedi neppure con le tenaglie. Ieri, tuttavia, ha dato l'impressione di voler strafare e ha fatto sorgere il dubbio che non sia uno stoccatore, cioè una macchina da gol. Se arrivasse al Milan, comunque, sarebbe una vera prima punta alla Ibrahimovic. Se qualcuno, in ogni caso, crede di tirare sul prezzo, si ritroverà carico di meraviglie.

Bon, altro giro altra corsa! Il dottor Pioli-Jeckyll, forse, farà stare meglio il Milan per qualche tempo e i custodi della fede, come grilli parlanti, ci diranno che il Milan deve tenerselo stretto. Al prossimo scivolone di Pioli-Hyde, strani soggetti qua e là continueranno a ricordare in che condizioni era il Milan al tempo di Mazzini e Garibaldi, per cui non si lamentino i milanisti, in quanto in sanatorio si sta meglio che al cimitero.
Si rassegnino, questi noiosi tifosi rossoneri, perché qualsiasi squadra può aspirare al meglio, tranne il Milan.

Be' a tutti questi gentiluomini rispondo di andare a mietere il grano, perché... accà nisciuno è fesso!