Il Milan batte la Sampdoria, iniziando questo nuovo campionato nello stesso modo con cui aveva concluso il precedente, con una vittoria fuori casa senza subire gol, confermando una solidità difensiva che può assicurare molte soddisfazioni. La trasferta di Genova era un ostacolo particolarmente insidioso da affrontare, specialmente alla prima giornata, quando le gambe non sono ancora sufficientemente rodate per i novanta minuti e i cambiamenti, tattici e di interpreti, necessitano di tempo. Se a ciò si aggiunge la consapevolezza che la Sampdoria è una squadra collaudata, veloce e aggressiva, destinata a disputare un campionato più che dignitoso, conquistare i tre punti non era poi così scontato.

I Milan vince, uno a zero, gol di Ibraim Diaz, talentuoso e giovanissimo giocatore spagnolo, che indossa la maglia numero dieci e sprigiona tutta la voglia di stupire e stupirci. Inutile nascondersi dietro un dito, noi tifosi milanisti, abbiamo il desiderio di dimenticare prima possibile due giocatori che, per molteplici motivi, ma fin troppo uguali, hanno rinnegato la nostra maglia e quel lato romantico del calcio, che resta vivo solo nei nostri cuori, per cercare altrove ricchezza e poco altro. Sedotti e abbandonati, oltretutto nel peggiore dei modi, recando un danno economico in un momento particolarmente difficile. Ecco perchè cercavamo da Maignon, il nuovo portiere francese e in Diaz, acquisito almeno per i prossimi due anni dal Real Madrid, le risposte migliori per metterci tutto alle spalle. Siamo stati ampiamente ricompensati. Il portiere, dalla vistosa divisa gialla, sembra un veterano di questa squadra, sicuro e determinato, oltretutto esibendo una tecnica con i piedi a cui non eravamo abituati. E' lui che propone i lanci in profondità consentendo ai difensori centrali di prendere ulteriori metri del campo e agli esterni di essere altissimi. Mentre Diaz, oltre al gol, ha esibito un calcio rapido, sempre in movimento, capace di smarcarsi e specialmente assicurando accelerazioni e verticalizzazioni che mettevano in difficoltà l'avversario.

Sono molte altre le note positive, ad iniziare da Tonali, che probabilmente ha disputato la migliore partita da quando ha tolto la maglia del Brescia per indossare quella gloriosa del Milan, per continuare con Capitan Calabria, attento in fase difensiva e pronto in quella offensiva. Superfluo segnalare la forza e la partita priva di sbavature di Tomori e Kjaer, ma è il bosniaco Krunic, a sorprendere tutti in modo positivo. Inutile evidenziare che non venga ritenuto un giocatore particolarmente importante, eppure bisogna ammettere con tutta sincerità che si sta dimostrando all'altezza della situazione e se il prestito di Pobega diventa ora più comprensibile, forse si potrebbe rinunciare anche all'arrivo di Bakayoko, sempre che Kessie possa, o voglia, rinnovare il contratto.

Fra tante note positive a cui aggiungere l'ingresso di Bennacer, che ha solo bisogno di migliorare la condizione, i pochi minuti di un Florenzi che sarà utilissimo, o Leao più attento e dentro la partita, rispetto al recente passato, le poche note negative, irrilevanti nella valutazione complessiva, coinvolgono Theo, Giroud, Rebic, ma specialmente Salamandra. Probabilmente al nostro difensore francese la Sampdoria è simpatica, non si spiegherebbe diversamente il motivo per cui regalò a Quagliarella, lo scorso anno, il pallone da infilare alle spalle di Gigio, per il momentaneo vantaggio a cui Hauge pose rimedio e ieri ha tentato di ripetersi consegnando a Gabbiadini la possibilità di pareggiare. Poca fase di attacco, poca precisione, ma specialmente l'ho visto lento nel riportarsi in posizione dopo aver perso il pallone. Probabilmente gli serve più tempo per entrare in condizione, ma da lui ci aspettiamo molto di più. Giroud è stato bravo, è fortissimo, anche se servito poco e male, sa far salire la squadra e sa attaccare la profondità, sono sicuro che sarà determinante in molte partite casalinghe, specialmente contro difese arroccate in area, ma personalmente ho constatato poco feeling con Leao, spero di sbagliarmi. Rebic ha giocato pochi minuti, ha sfiorato il gol e mi sembra più compatibile con lo "sparviero francese", oltre a meccanismi collaudati con Theo, a cui sa creare gli spazi per i suoi inserimenti.

L'unico giocatore che non mi è piaciuto è stato "Salamandra". Per quanto possa comprendere la sua utilità tattica, vederlo muoversi per tutto il campo nel tentativo di trovare spazi e rendersi pericoloso, non mi è sembrato particolarmente funzionale. In fase realizzativa aspettarsi un gol sembra alquanto improbabile e anche nel proporre cross, almeno ieri sera, non è stato entusiasmante. Quindi se Castilleco sembra sparito dai radar e questa settimana sapremo se sarà in partenza, come Conti, il giovane belga deve garantire più di quanto esibito ieri sera, altrimenti non vedo come possa trovare spazio. 
Si esce da Marassi con i tre punti, la consapevolezza di avere un'ottima difesa e un sistema di gioco collaudato. Volendo sbilanciarsi in dei pronostici, vedo Juventus e Inter, più attrezzate, ma il Milan è leggermente superiore sia al Napoli che all'Atalanta, con le romane uno scalino sotto. Se a Trieste ero preoccupato per il troppo entusiasmo ieri ho visto gli occhi di "tigre", quelli che Apollo Kid chiedeva a Rocky Balboa, o quella determinazione da "scugnizzo affamato", fondamentale per vincere quelle partite che, sulla carta, sono invincibili, ma poi è nel rettangolo di gioco che si decide chi sappia raccogliere il massimo.

Torna il pubblico sugli spalti, torna l'entusiasmo ed è già tempo di pensare al prossimo avversario, al Cagliare che verrà a Milano, ma prima gustiamoci i sorteggi di Champions, tornare alle notti magiche, nella competizione più importante.
Il MILAN è tornato!