Non c'è niente da fare, la stagione 2019-2020 non sembra nata sotto una buona stella per la Juventus. Ogni anno ha la sua storia, ogni anno ripetersi è difficile e la Juventus ci sta riuscendo da otto anni consecutivamente, ogni anno si parte con avversari sempre più agguerriti e un ambiente con sempre più smania di cambiare padroni. Un po' perché dopo otto anni è anche comprensibile, un po' perché se è la Juve a comandare da sempre un po' più di fastidio. Quest'anno, oltre agli avversari, tra cui l'inter di Conte che si candida prepotentemente per lottare ai vertici perché all'allenatore è stata data una rosa importante, la Juve ci ha messo del suo uscendo dalla "comfort zone" Allegri, per mettersi in discussione con un'altro progetto targato Maurizio Sarri. Come tutti i nuovi progetti, ambiziosi, il tempo e il lavoro sono parti fondamentali per arrivare al risultato, ma spesso non bastano. Ci vuole, soprattutto in casa Juventus, continuità di risultati, per dare la tranquillità all'ambiente di lavorare in tranquillità, e fortuna che le scelte di mercato operate, diano i risultati sperati, e tempo per inserire i nuovi.

L'inizio di stagione non è dei più semplici per la Juventus, Parma in trasferta, Napoli e Fiorentina in trasferta nelle prime tre giornate. Oltre a questo, essere arrivati a tre giorni dalla chiusura del mercato con ancora troppi punti interrogativi, Mandzukic, Dybala, Matuidi e Rugani, non aiuta. Non aiuta la polmonite di Sarri, che costringe la Juve a lavorare senza il suo nuovo allenatore e a disputare le partite senza la guida in panchina, e quest'anno non è così semplice. In ultima ci si è messo, ieri pomeriggio, il grave infortunio occorso a capitan Chiellini, rottura del legamento crociato e sei mesi di stop, che a 34 anni non è proprio il massimo. Assenza pesante da gestire in campo, ovviamente, ma anche nello spogliatoio, perché il capitano è uomo di spessore importante che sarebbe stato vitale come l'aria in questa fase di rodaggio iniziale. Il suo rientro, vista l'età non sarà così semplice e scontato. Certamente, per fortuna, la Juve in difesa ha operato molto bene, con gli investimenti di De Ligt e Demiral, sicuramente l'olandese ha gli attributi per essere gettato nella mischia all'ultimo momento, come succederà stasera contro il Napoli, ma non era nei programmi. Lo stesso De Ligt ha ammesso che Sarri gli aveva detto che avrebbe dovuto fare panchina almeno per un mese, questo sta a confermare quanto gli equilibri di una difesa siano delicati e problematici da assimilare, e un Chiellini non si sostituisce così tranquillamente. Il fatto che l'olandese sia costato molto e guadagni altrettanto non deve trarre in inganno nei giudizi, certe tempistiche non si comprano con i soldi.

Insomma, un inizio complicato: la squadra dovrà ancora una volta serrare i ranghi, fare gruppo e non piangersi addosso, ma trovare in queste situazioni la carica necessaria per superare il momento e non dare false speranze agli avversari che non aspettano altro. Stasera sarà ovviamente dura, indipendentemente dall'assenza del capitano, ma sapremo essere all'altezza della situazione e della nostra leggenda. Intanto, in bocca al lupo Giorgione, tu guarisci e noi faremo in modo di darti la possibilità di lottare ancora per la Champions e per il campionato.