C’è stato un calcio prima e dopo “Bosman” e inevitabilmente ci sarà un calcio prima e dopo la sentenza della Corte di giustizia europea, che di fatto ha sancito il monopolio e il conflitto di interesse di UEFA e FIFA. Questo non sta a significare che automaticamente ci sarà una Superlega privata e che tutti accetteranno di farne parte, ma sicuramente apre a scenari del tutto nuovi per il mondo del calcio, almeno per il calcio conosciuto fino a qua. Giusto? Sbagliato? Oggi è difficile dare una risposta che vada al di là dei soliti luoghi comuni o degli slogan lanciati da entrambe le parti in questione. Bisognerà capire e valutare bene tutte le sfumature e tutte le “ufficialità” che daranno le regole di questa possibile Superlega non creata o gestita dalla UEFA. Ma permettetemi di fare un appunto su come questa vicenda viene trattata dalla parte dei contrari.

Ciò che più mi da fastidio è come il partito dei contrari stia puntando tutta la loro propaganda sulla questione etica, sul senso dello sport, sulla questione della “roba per ricchi”. Tutto questo è il classico menu ad uso e consumo degli ignoranti che si lasciano manipolare mediaticamente perché vengono toccati quei punti che sempre provocano reazioni scontate. Il fatto che questa presa di posizione sia stata sponsorizzata in primis da Real Madrid Barcellona e Juventus, provoca in tutto il resto una sorta dì rifiuto perché sembra quasi un assecondare un’idea di un avversario. Mi spiego, un interista o milanista di poca cultura sportiva potrebbe mai avvallare un’idea venuta ad uno juventino un Agnelli in particolare? Lo stesso vale in Spagna e in giro per il mondo. Indipendentemente dai fatti, si commenta chi li ha voluti, non la possibile bontà o no della vicenda. La Superlega viene venduta come un club d’élite per ricchi in cerca di ricchezza a scapito di altri, ma non è ciò che l’Uefa e la FIFA ha fatto fino ad oggi? Non è la Fifa che ha portato un mondiale in Qatar contro ogni giudizio, contro ogni diritto umano in un periodo dell’anno sbagliato solo per soldi? Non è sta l’Uefa che nel 1994 ha cambiato la classica Coppa dei Campioni in Champion Legue (la prima Superlega) sempre per una questione di soldi? Non è la Lega italiana di calcio che porta la Supercoppa Italiana in Arabia sempre per soldi? Quindi il problema Superlega quale è? E’ semplicemente che i soldi andranno da un’altra parte, tutto il resto sono bugie. Puntare le proprie convinzioni sul cuore e sulla passione dei tifosi è molto discutibile. 

Il calcio oggi come oggi non va bene così, questo è chiaro e limpido a tutti. Non tanto dal punto di vista sportivo e della bontà delle competizioni, ma dal punto di vista economico e politico c’è molto da fare. Lo dicono tutti da diverso tempo, ma chi dovrebbe ascoltare e capire in realtà sembra intraprendere sempre una strada diversa. Quando tutti si lamentano che si gioca troppo a scapito dello spettacolo e della incolumità dei calciatori, chi deve decidere aumenta le partite. Quando da tempo si dice che il fair play finanziario e la gestione dei ricavi e’ da rivedere, che c’è chi può permettersi tutto e di più e chi no, anche in questo caso nessuno fa niente, tranne prendersela con qualcuno singolarmente per piccole cose. Il tempo per cambiare è arrivato da tempo ormai. Chi doveva capirlo e rendersene conto non lo ha fatto e ha perso tempo a fare una guerra francamente evitabile. Ora c’è stata una sentenza e si vedrà. Io non dico ora che il calcio voluto dagli “ indipendenti “ sia la soluzione di tutti i mali ma qualcosa va fatto. Dalla prima bozza di Superlega varata nel 2019 il discorso sulla meritocrazia è stato abbondantemente corretto, e da quel punto di vista si mantiene vivo lo spirito che permette a tutti comunque un sogno. Ora si vedrà, sicuramente il peso politico delle squadre in prima linea è un peso importante quasi imprescindibile per pensare a delle competizioni senza queste squadre. Se il Real Madrid e il Barcellona sono stati fermi sulle loro posizioni per tutto questo tempo, contro tutto e tutti, sicuramente avevano le loro ragioni e rassicurazioni, e alla fine hanno vinto loro, questo bisogna ammetterlo. La Juventus che era la terza forza a tenere duro, ha ufficialmente abbandonato il progetto poco tempo fa e lo ha fatto per i motivi che tutti conosciamo. La Juventus è stata COSTRETTA a lasciare la Superlega dalla UEFA per non essere estromessa dalle competizioni europee per tre anni, sempre in nome della non dittatura di Ceferin & Co. Non c’era ancora la certezza sulle tempistiche della sentenza della Corte europea e la Juventus ha dovuto prendere quella decisione.

Insomma di carne sul fuoco ce ne è parecchia, qualche società si è, forse troppo frettolosamente, già schierata in favore del no e ha già dato il suo appoggio a continuare con Uefa, vedremo il decorso della situazione. Certamente è abbastanza chiaro che i tanti no ricevuti dalle squadre di Premier inglese era abbastanza intuibile visto che loro una sorta dì Superlega ce l’hanno già e funziona molto bene per tutte le squadre, per il resto stiamo a vedere, io non credo che si sia arrivati a questo punto per poi non fare niente. Il cambiamento è alle porte.