Parlare di malafede non è possibile, troppo complicato, parlare semplice errore umano è troppo comodo e superficiale, quindi come si può affrontare il tema degli errori arbitrali, anche clamorosi, che sta rovinando sempre più questo sport? 

L’arrivo del Var aveva creato una serie di false speranze o aspettative esagerate nel nome del calcio senza più errori, ma niente di tutto ciò è successo. O meglio, diciamo che per certi aspetti la tecnologia nel calcio, come in altri sport, ha aiutato ad azzerare l’errore in certe situazioni, come ad esempio il “gol fantasma”, nel fuorigioco con il fuorigioco semiautomatico e secondo il regolamento in essere, ha limitato di molto l’errore, ma per il resto?
Il resto è semplicemente la tecnologia in mano ad un essere umano, e come tale può sbagliare, punto.
Tutto il resto è noia. Tutto il resto è fuffa per heaters, giornalai, leoni da tastiera, faziosi, maleducati, ignoranti. Io posso discutere e ammettere che un calcio vissuto al microscopio con mille telecamere che vanno a piacere in cerca di beccare qualsiasi episodio pur di dare vita ad una polemica, non mi piace e mi sta allontanando sempre più, ma sul resto stenderei un velo pietoso. 

L’educazione e la coerenza in tv, ormai sono merce rara, e spesso e volentieri ci si mettono pure i dirigenti o allenatori a fare il teatrino, e la cosa è abbastanza imbarazzante. 
Ora sotto attacco c’è l’Inter, e’ normale, sono la squadra più forte, sono in testa e ogni episodio pesa tanto, e quando sono più di uno e anche clamorosi, e’ ovvio che si scatena la polemica. 
Ciò che è meno ovvio è la gestione che l’Inter stessa e la Lega (fatalità) vorrebbero in questo frangente. Chiedono di smorzare i toni (la Lega), di guardare altrove dove ci sarebbero altri errori (Marotta). Tutto giusto, tutto lecito e condivisibile, gettare acqua sul fuoco sarebbe la cosa migliore da fare, ma, c’è sempre un ma, allora va fatto con tutti. 

Senza nascondersi dietro a un dito, sappiamo benissimo che quando certi errori si verificano nei dintorni di Torino, si scatenano violente polemiche, si urla allo scandalo, si chiedono interrogazioni parlamentari e nessuno si sottrae al teatrino mediatico, quindi come mai gli stessi interpreti ora chiedono un comportamento diverso?
Ci si indegna per una prima pagina di un quotidiano filo juventino, quando per anni le prime pagine rosa non ne hanno perdonata una che sia una. 

Torniamo alla questione della coerenza, obiettività dell’educazione. Se attacchi quando ti senti dalla parte della ragione, devi saper accettare gli attacchi quando sei dall’altra parte.
D’altronde se semini patate non puoi pensare di raccogliere fragole!