Non avrei mai e poi mai pensato di arrivare a questo punto, ma a malincuore sto chiedendo le dimissioni o l’esonero di Massimiliano Allegri. 
Non che non lo ritenga più un allenatore capace, non che non lo ritenga più un allenatore di livello, ma ha completamente perso contatto con la squadra e prima che sia troppo tardi e’ necessario un segnale forte.
L’ennesima figuraccia fatta in casa con il Genoa ha messo in evidenza una situazione che a dire critica è essere ottimisti.
A salvare per il momento la situazione sono stati i punti fatti precedentemente, ma questo potrebbe non bastare visto l’andazzo. Sette punti in otto partite non sono accettabili a meno che tu non sia una squadra in lotta per la retrocessione, figuriamoci alla Juve, ma soprattutto è l’atteggiamento della squadra e dei singoli a destare parecchi pensieri negativi. 

Molti dicono che se i giocatori sono scarsi non è colpa dell’allenatore, e non è nemmeno colpa sua se ci sono giocatori che non sono in grado di fare un passaggio dignitoso o uno stop. Questo può anche essere vero ma Allegri è al comando da tre anni credo fermamente che ci sia molto di suo nella scelta di chi c’è e di chi è andato via. 

E poi un allontanamento del tecnico metterebbe comunque i giocatori di fronte alle proprie responsabilità e dovrebbero conquistarsi un posto per la prossima stagione. E’ evidente che ci sono dei problemi tra alcuni giocatori e l’allenatore, e quindi visto che la situazione non riescono a risolverla tra loro, e’ necessario che intervenga la società. Non è ammissibile che chi indossa questa maglia non abbia capito cosa vuol dire. Se i giocatori si sentono liberi di entrare in campo e di giocare con questa sufficienza, leziosità, superficialità vuol dire due cose. La prima è che non sono da Juve, la seconda che in panchina non c’è un allenatore in grado di farsi sentire e mettere un po’ di sana paura ai giocatori. In parole povere, con un Conte in panchina certe cose non accadevano. 

La Juve è in un momento di cambiamento e bisogna partire dal senso di appartenenza e di rispetto verso la maglia e di cosa vuol dire indossarla. Non è da tutti! Non basta essere dei buoni giocatori per essere da Juve, bisogna avere quel dna che ha sempre caratterizzato i cicli vincenti della squadra e qualcuno deve capire chi ha quel dna e chi no. Ci vuole qualcosa in più perché quando si indossa quella maglia non si può avere paura, non si può non avere voglia di lottare e di sacrificio per i compagni, non bisogna mai mettere davanti un tornaconto personale, e di questi giocatori se ne salvano in pochi. 

Allegri dal canto suo è in momento di arroganza e cocciutaggine tecnica che non mi spiego. Capisco la frustrazione capisco l’orgoglio, ma non riuscire a cambiare a fronte di un periodo del genere, non avere l’umiltà per fare un passo indietro e capire che forse bisogna cambiare qualcosa e presentarsi in conferenza stampa come si è presentato oggi non è più accettabile. Allegri nei momenti difficili anche nel suo primo mandato tirava sempre fuori una “Allegrata” ora invece è impassibile e incapace a fare qualsiasi tipo di cambiamento. Nemmeno oggi ha avuto il coraggio di provare una sorta di 4-3-3 con Yldiz Chiesa e Vlahovic insieme, ma ha fatto entrare il giovane turco al posto di Chiesa. Cosa nasconde questo atteggiamento cocciuto?
O lui già sa che non allenerà più la Juve la prossima stagione, o sembra quasi non voglia risollevare la squadra sconfessando i suoi credo!
Non si può essere così convinti delle proprie idee andando contro ogni logica e comunque non provando assolutamente niente di nuovo o di diverso per uscirne.

E arriviamo al nocciolo della questione.
Dov’è la società??

Dove sono i presidenti gli amministratori delegati che dovrebbero metterci la faccia?
Erano allo stadio? Seguono la squadra? Hanno veramente a cuore la nostra maglia?
Andrea Agnelli ci metteva la faccia quando serviva. Dopo Madrid, dopo Israele, lui c’era, ora dove sono coloro che dovrebbero presentarsi davanti ai microfoni e prendersi le proprie responsabilità? 
Siamo veramente in mano a gente incompetente, assente?
Non voglio un De Laurentiis, ma almeno una società che si faccia sentire e mostri un po’ di interesse e amore per questa squadra. Tutto tace. Si manda Allegri davanti alle telecamere quando invece sarebbe stato opportuno mandare un esponente di primo livello a chiarire le cose e a far sentire la propria presenza. In realtà non c’è nessuno. Lo scorso anno Allegri è stato lasciato solo ad affrontare e gestire una delle stagioni più difficili e complicate della storia bianconera, e quest’anno la patata è passata nelle mani dell’ultimo arrivato Giuntoli. 

Il grande problema della Juve è proprio questo, non c’è nessuno che abbia il potere, le palle per prendere le decisioni giuste. 
Ora c’è la sosta e sarebbe stato il momento giusto per quel scossone che qualsiasi altra società avrebbe dato per dare un segnale d’amor proprio, per i propri interessi, nei confronti dei tifosi. Sette punti in otto partite si erano visti soltanto nell’anno di Ferrara come allenatore e sappiamo com’è andata. 
Capisco che i piani della società sono quelli di cambiare a fine stagione e iniziare la prossima con un nuovo allenatore e un nuovo progetto, ma quel progetto parte dalla certezza di una partecipazione alla prossima Champion’s Legue, e per come si stanno mettendo le cose e visto il calendario da qui alla fine, ora non è più così scontato.
E comunque c’è anche l’aspetto di un segnale forte nei confronti dei tifosi. 
Ma comunque tutto tace!!