Se c'è una cosa che ho imparato dopo il 22 Dicembre 2019, e quell'umiliante cinque a zero subito a Bergamo, è di non fare previsioni a lungo raggio, poco affidabili, ma guardare solo all'avversario di turno. Da quel giorno, da quel punto più basso del "dopo Silvio", è iniziata la lenta e costante risalita del Milan e, con l'aiuto anche della sosta, dovuta ad una pandemia tanto inaspettata quanto grave, ha preso forma sia quel progetto tanto caldeggiato dalla Proprietà, sia una squadra, giovane e agguerrita, che Mister Pioli ha saputo rendere piacevole e competitiva.

Il punto d'arrivo sarebbe renderla vincente, ma per quello ci vuole ancora tempo, ora l'obiettivo a cui fare riferimento è continuare a crescere e migliorarsi.
Step by step, un passo alla volta.
Ecco perchè  la sconfitta contro il Sassuolo è stata la più classica delle "mazzate", difficile da accettare specialmente per quei tifosi, come me, che soffrono il passare degli anni, vedendo costantemente vincere altre squadre, ma specialmente pericolosa perchè minava tutte quelle certezze costruite con tanta fatica, fino a concretizzarle in certezze.  
Serviva quindi riprendere subito il cammino proposto da inizio stagione, senza indugiare e le due vittorie contro Genoa e Salernitana sono state le migliori delle risposte.
Primo posto solitario in classifica, con un punto in più rispetto allo scorso anno e a cinque per uguagliare quei 43 che valsero il titolo, inutile ma ugualmente gratificante, di Campioni d'inverno, quando mancano tre giornate al giro di boa. 

Migliorarsi quindi e considerando che lo scorso anno il Milan è arrivato secondo, con 79 punti, fare meglio non è poi così semplice e scontato. Guardando la classifica e pensando a quanti infortuni o malattie hanno limitato le scelte di Mister Pioli, c'è da essere ampiamente soddisfatti. Non si può dimenticare che la perdita di due titolari lasciava molti dubbi sulle reali possibilità del Milan di ripetersi nella lotta al vertice ed erano molte le scommesse da vincere e alcune, come quella di Pellegri, quasi impossibili.
La favorita per vincere lo scudetto resta, giustamente, l'Inter, non certo perchè Chalanoglu ora veste quella maglia, ma perchè è la detentrice del titolo e ha una rosa sufficientemente completa ed esperta, oltre che molto più onerosa di quella del Milan, ma avventurarsi ad un pronostico a 22 partite dalla fine sarebbe fin troppo azzardato ed illogico. C'è entusiasmo e una realistica fiducia e l'avversario di turno, il Liverpool, riporta a giornate gloriose, nel bene e nel male. Una partita che vale una stagione e San Siro infatti sarà pronto ad offrire la migliore delle cornici.

Vincere, per restare nelle competizioni europee. Vincere, aspettando notizie positive da Oporto, ma specialmente VINCERE per ricollocarsi fra le grandi squadre e sconfiggere anche quella invisibile malasorte che, tra infortuni e sviste arbitrali, sono state fin troppo penalizzanti.
E' superfluo evidenziare quanto la squadra di Mister Klopp sia forte. Ha vinto tutte le cinque partite disputate nel girone di qualificazione ed è una concreta candidata alla vittoria finale, oltre che al suo campionato nazionale dove la lotta è con Chelsea e Manchester City. In un contesto diverso le probabilità di vincere la partita sarebbero nulle o quasi. Viceversa in questo contesto le motivazioni saranno diverse. L'eventuale sconfitta della formazione inglese non interferirebbe minimamente sul loro percorso, se non per la mancata entrata degli introiti economici abbinati ai risultati sportivi e forse sarebbe anche "gradita" se contribuisse all'eliminazione della formazione spagnola allenata da Mister Simeone.       

Il Milan darà il massimo, come ci ha abituato da tempo, sarà sufficiente? Lo spero e ci credo e l'eventuale vittoria potrebbe essere di grande aiuto anche nel rafforzare la squadra, rendendola ancora più competitiva per il Campionato, magari colmando il vuoto di Kjaer, fermato da un infortunio tanto grave, quanto inevitabile.
Milan contro Liverpool, due finali di Champions giocate, due tifoserie meravigliose, tanta storia e tantissimi Campioni.
San Siro si riempie, si torna a competere per scenari importanti, forse è già questa una vittoria e quel passo in avanti che sembrava impossibile solo due anni fa.
Ci resta solo da aspettare la prossima partita...
FORZA MILAN, Vinci per NOI.