Ora ci dovremo sorbire non solo dai tifosi nerazzurri, di cui si può capire l'euforia, ma anche dai tanti pseudo giornalisti, parole tipo: dominati, demoliti, umiliati. Però dobbiamo essere in grado oggi di farli passare e poi raccoglierli freddamente a fine campionato e valutarne la validità e auspicabilmente rispedirle al mittente con gli interessi.
La delusione è enorme, inutile negarlo. Il risultato è pesante, al di là di ogni più nefasta previsione, ma ha una sua ragionevolezza. 1-0 nei primi minuti, solito molle approccio alla gara. Dopo due ruzzoni di Barella ad inizio partita, non sanzionati, si doveva già intuire che facendo i ballerini che svolazzano a terra per un contrasto risibile, l'arbitro non avrebbe mai e poi mai fischiato. Colpa di Theo e Thiaw e di una fortunosa combinazione nel parapiglia a centro area. Vabbè, succede... a noi troppo spesso, ma tant'è...
Il 2-0 alcuni vogliono farlo passare come pezzo di bravura di Thuram (che mai nella sua carriera, segnerà più un gol così) ma è in realtà il risultato fortunato di una idea tattica invece tutt'altro che fortunata. Chiara e perfetta per Inzaghi, quasi banale da comprendere... e com'è che Pioli glielo lascia fare? Ecco qui comincio a ridimensionare l'occasionale fortuna dell'Inter e amplificare invece la capacità e furbizia di un allenatore che sa chi sono i propri giocatori, che ne conosce limiti e punti di forza. Cose che invece il nostro mister talebano non sembra avere capito, né degli avversari (non giustificabile) né dei propri giocatori (ancora più grave). Se non hai Tomori e Kalulu che sono i più indicati a tenere la difesa alta, come puoi pensare anche solo un minuto di far affrontare a Thiaw e Kjaer in uno contro uno, due velocisti come Lautaro e Thuram? È follia! E a questa follia aggiungi che Theo e Calabria continuano a seguire le direttive di accentrarsi a centrocampo, in modo assolutamente sterile, ma prestando il fianco alle ripartenze dei laterali avversari.
E Inzaghi lì ci si infila e non gli par vero... è un 2-0 tutto di scacchi Inzaghiani, mentre il nostro continua a giocare a dama. Il 2-1 è un pezzo di bravura del duo più rappresentativo del Milan; un momento di arte luminosa, nel buio di un 70% di possesso palla che invece per 60 minuti ha portato veramente a poco. Un fraseggio accademico che avvicinava certamente i nostri costantemente alla trequarti dell'Inter, che si limitava ad essere ordinata e pronta,  ma giravano palla a vuoto, alla ricerca di un innesco che mai si trovava. Infatti zero cross per Giroud e soprattutto schiacciandosi verso l'area, depotenziavano inevitabilmente, perché privato degli spazi, l'unica arma ancora oggi veramete letale che abbiamo... Leao e il suo dribbling in velocità.

La costanza e la pervicace insistenza di Pioli nel fare 'il proprio gioco' senza curarsi degli avversari, portava inevitabilmente al 3-1; ancora una ripartenza velenosa, ancora con un 1 contro 1, creato con un cambio di campo, ancora il pessimo difetto di dover rincorrere all'indietro, per una insensata inferiorità numerica data da uno sbilanciato fraseggio sulla trequarti.
Domando: Ma chi era in casa? Chi dovrebbe fare gioco, trascinato dal proprio pubblico? l'Inter mi risulterebbe... e invece la tanto vituperata (anche da Pulisic in intervista) tattica fatta di difesa e contropiede, come se fosse un difetto da provinciale, è l'arma che l'Inter, puntuale come la morte, applica sistematicamente con il Milan e ci vince 5 derby in un anno. Base tattica semplice ed efficace, perché cambiarla se funziona? Hanno ragione loro! Siamo sicuri di avere un allenatore che impara e studia? Io credo di no, a questo punto credo proprio di no! Il 4-1 è un errore del singolo, un rigore evitabile, ma Theo oggi era da 4 per attenzione, come Thiaw, quindi che vogliamo dire?
Dico solo che il turco, davanti al Suo pubblico già festante, ha voluto battere il rigore e io avrei sperato che Maignan avesse studiato anche lui il suo avversario, perché non ha neanche guardato il portiere, era fisso sulla sfera e voleva solo essere sicuro di non lisciare il pallone, e se Mike fosse stato concentrato e fermo al centro della porta un secondo in più certamente avrebbe strozzato in gola l'urlo del pessimo giocatore nerazzurro che stavolta perlomeno si è risparmiato il gesto delle orecchie.
Cosa che invece dopo non si è risparmiato Frattesi, altro che da oggi monitoreremo tra gli odiabili nerazzurri. A proposito di subentrati in corso di gara, torniamo alla disamina: voglio sottolineare, nello scempio tattico rossonero, le inutili sostituzioni fatte dal nostro mister ben 10 minuti dopo quelle fatte da Inzaghi, che invece coscientemente, visto l'incipit del secondo tempo a favore del Milan, ha rinvigorito immediatamente lo stato fisico dei suoi al 65mo, con 3 cambi ruolo per ruolo, bloccando sul nascere le nostre ulteriori velleità di rimonta.
Invece noi? Chukweze per Pulisic, nulla di peggio, nulla di meglio... e invece al 75mo entrano i nostri 3... Okafor, Jovic e Florenzi... per fare cosa in 15 minuti? Disperdere il poco di ordine tattico residuo che ancora avevamo e poi la ciliegina: Musah, assolutamente fuori luogo. Risultato? una serie di contropiedi subiti in inferiorità numerica da palle e contrasti persi.
Abbiamo preso il 5-1 dopo averlo rischiato ben altre tre volte prima. E alla fine Pioli ci è riuscito a farci prendere a schiaffi. Io sono davvero molto triste per il risultato e arrabbiato per come è confezionato. I meriti dell'Inter sono i meriti di Inzaghi, al di là dei giocatori, che NON sono superiori ai nostri.

La mano in faccia, il caro nostro coach, deve saperlo che la ha presa lui! Lui e Il suo Ego... E se non si vuole scusare coi tifosi, non coi giocatori, non con la proprietà, sappia che noi possiamo sopportare un passo falso, anche pesante, come col Sassuolo lo scorso anno, anche se con l'Inter è un boccone duro da madare giù. Ma tu devi dimostrare di essere davvero un allenatore da Milan e solo l'umiltà e lo studio fanno grande un allenatore; la capacità di far entrare in campo 11 Leoni e non solo la teoria degli schemi. Perché sai? Poi ti arriva un Inzaghi che con 4 schemi di base ben congeniati per i suoi calciatori, azzera tutti i tuoi 'sofismi', da profeta talebano.

Il dominio non c'è stato sul campo, è oggettivo... ma il risultato parla di un dominio mentale, di preparazione alla partita e di rispetto della forza dell'avversario. l'Inter lo ha fatto e ne ha colto i frutti, tu no!