NOTA della redazione per i blogger: per il mese di febbraio, sono stati sospesi i voti agli articoli, ecco perché tutti i blogger ricevono una bassa valutazione con il voto 1; vogliamo dunque chiarire che non è un giudizio negativo al pezzo qui proposto. Grazie per continuare a scrivere su VxL.



Abbandonati anzitempo gli obiettivi sportivi stagionali, quelli veri, quelli seri, quelli per cui il Milan dovrebbe essere costruito, misuriamo oggi l'ambizione e il reale prossimo futuro del Milan, alla luce delle potenzialità espresse ed inespresse dai rossoneri e quelle delle altre compagini in Italia e soprattutto dell'Europa "minore", di coppa UEFA.
E' ovviamente un tema di campo, quindi avviso i naviganti che se volessero leggere il mio pensiero riguardo AcMilan inteso come società e dirigenza, può benissimo coglierne l'essenza negli ultimi miei precedenti post. 

Per la questione italiana è presto detto: siamo lontani dalla vetta, capeggiata oggi con merito da un'Inter in spolvero come mai vista. Qui apro e chiudo la parentesi seconda stella: siamo comunque infastiditi molto del fatto che indosseranno prima di noi la coccarda sulla maglia... moltissimo... anche se sappiamo che per arrivare a 20 ci sono il 19 il 18 il 17 eccetera e quindi ricordo e ribadisco da tifoso, che quei campionati vinti consecutivi, post 2006 senza avversari, sono e restano il risultato di una pagina buia del più becero mescolamento di carte di palazzo e telefonia, quindi valgono per l'almanacco ma non per un vero sportivo (che tipicamente non è di colore nerazzurro).

Torniamo al nostro: siamo relativamente vicini al secondo posto, obiettivo Juve, raggiungibilissimo. Siamo più forti e alla lunga abbiamo l'obbligo morale anche di dimostrarlo. Ce la faremo con il nostro scriteriato sistema di gioco del "dobbiamo fare sempre un gol più degli avversari, che è meglio"? Magari coi rientri dei titolari di difesa ed un Bennacer a pieno regime, anche sì! Ma il secondo posto è un traguardo? Fare gli stessi punti dell'anno dello scudetto è una sufficiente consolazione? Sembrerebbe che ai piani alti di Aldo Rossi, possa strabastare. Ma sappiamo chi e cosa sono quelli là...
Per me non conta nulla, come penso per qualsiasi tifoso rossonero "dissidente del bilancio" e assetato di vittorie e non di piazzamento. Per altro molto facile quest'anno.

Guardiamoci dietro infatti: ci sono tante squadre di piuttosto mediocre livello di gioco, che sono lì a 10/12 punti di distanza a scannarsi per il quarto posto. Se dovessi fare un bollettino e scommettere un euro, lo giocherei sulla rinata, seppure sempre incostante, Atalanta. Più che altro esprime vitalità e una certa idea di gioco, anche privata di Lookman e di un vero e proprio centravanti, ha trovato la formula per fare rendere al meglio giocatori volitivi, tra questi anche CDK.
Non spendo né elogi né critiche per il Belga, a proprio agio finalmente nella sua dimensione provinciale, ma sono contento di incassare 25 milioni di riscatto che mi auguro vengano spesi meglio, nell'ottica rossonera di fornire a Pioli (sì Pioli ho scritto: perché pensate con questa proprietà che cambieremo un allenatore sotto contratto? Illusi...) un validissimo giocatore di centrocampo, da acquisire con la prossima campagna acquisti che, detto per inciso Sic stantibus rebus, vedrà la partenza di almeno un altro nostro big. 
Scusate, al solito voglio parlare di campo ed esco dalle righe del rettangolo di gioco perché, purtroppo per me, la lisca di pesce in gola è sempre quella... lo avete capito, perdonatemi...

Torniamo alle false rivali per il piazzamento Champions. Napoli, Roma, Lazio e più indietro Bologna e Fiorentina sono tutte sparring partners che possono togliere punti sul singolo evento. Non sono serie candidate a null'altro.
Mi sono invece soffermato sull'Atalanta in ottica UEFA. Al di là che si è già dimostrata ostico avversario per noi in campionato e Coppa Italia, presto la misureremo nuovamente nella gara di ritorno e la ritroviamo nel tabellone europeo post play-off, già qualificata. E a tale proposito in troppi si sono già spinti ad affermare che il Milan (questo Milan?) può aspirare a vincere la Europa League, ed entrare nella storia come la prima italiana ad avere vinto questo trofeo, da quando è stato riformulato, e raggiungere l'Olimpo delle poche squadre che hanno vinto almeno una volta tutti i tornei continentali. Wow! Che bella cosa! Come ci piace quando trasformano un "non traguardo" in una chimera dai risvolti cavallereschi. 

Voglio distinguere però due capitoli: primo l'ambizione societaria che non c'è e che purtroppo temo abbia assuefatto una parte di giocatori, nonostante il lavoro mentale di Pioli e Ibrahimovic. La mancanza di focus è una brutta cosa perché il gruppo c'è ed è unito, ma sembra più una cosa extracalcistica fatta di cene ed eventi, che però in campo non si traduce.
Beh, il secondo capitolo poi è non trascurabile, anche se certa stampa e social sembra non ricordarselo: le avversarie in Europa League.

Diamo pure per acquisito il passaggio contro il Rennes. Il tabellone propone oltre alla bestiaccia bergamasca, 3 inglesi tra cui il Liverpool, ma anche il Brighton di De Zerbi. Ma anche il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso, mai sconfitto nella corrente stagione e meritatamente primo in Bundesliga (avete visto la netta sconfitta inflitta a Bayern Monaco?) Vado avanti e probabilmente vedremo agli ottavi anche le due portoghesi Sporting e Benfica, che si stanno contenendo il loro campionato. Comune denominatore? Tutte squadre che, ad oggi, si presenterebbero a Sansiro con quella solidità difensiva che noi ci sognamo e con ottimi strumenti di organizzazione d'attacco in grado tranquillamente di farci soffrire. Ci sono tante altre squadre, oltre quelle citate, in questa competizione che possono esserci fatali, a causa del nostro assetto e pensiero di gioco e attitudine...

Mi domando provocatoriamente: ma chi si è permesso il lusso di darci già per finalisti o semifinalisti, ma almeno ha un minimo di base di competenza calcistica?
E chi invece, artatamente e con chiara intenzione malevola, lo ha detto per mettere pressione all'ambiente rossonero,  nonostante il palese non-senso che oramai è questa stagione, ha capito o no, che a parte a noi sofferenti ed ansimanti tifosi rossoneri, della UEFA non gliene importa nulla alla società AcMilan targata Cardinale Scaroni Furlani? Li ascoltate, leggete fra le righe? La loro Champions è lo Stadio e la loro Stella sono gli Stakeholders. E onestà mi impone di dubitare, come già detto, che vi sia anche buona parte di giocatori che non ci credano, né in fondo ci badino più di tanto. Perché la fame vien mangiando ma al momento nel piatto ci sono soltanto briciole. Dobbiamo aspettare, sperare di andare avanti nelle competizioni, nonostante noi stessi e se accadrà, di avere poi messo a fuoco un obiettivo reale e tangibile, così da stimolare garra e voglia di vittoria. In questo momento però è tutto molto rarefatto. Pioli ha un lavoro durissimo da svolgere e sta cercando di tenerli sul pezzo, ma le partite le vediamo, il loro andamento è frutto della testa di chi è in campo e per citarne due rappresentativi, Theo e Mignan preoccupano più per gli sbalzi di concentrazione che per altro. 

Al momento quindi rimaniamo una squadra da 1X2 con chiunque, altro che UEFA a portata di mano.
Lo dico ai miei amici cotifosi milanisti: voliamo molto basso e cogliamo il giorno, come viene, sperando che qualche traguardo torni lì, attivo e raggiungibile, nel pensiero dei nostri ragazzi.
Forza Milan!