Avevamo 3 mesi, dico 3 mesi di tempo, perché la dirigenza elaborasse una strategia di riparazione al grosso danno causato dalla preparazione atletica di inizio stagione. In primis metto l'allontanamento del mister e del suo staff. Del resto il primo posto in campionato non è in discussione, il quarto, piazzamento Champions, nemmeno e la Uefa è un "non traguardo". Ammettiamolo candidamente. La stagione è di per sé archiviata in malo modo, per cui rimediare un buon traghettatore che cominciasse a ragionare per sé (o chi per lui) la prossima tornata e non più fantasticare di Guardiolismi, beh... si poteva anche già fare... 

In secondo luogo, se il primo è inammissibile, c'era almeno tutto il tempo per acquisire, inserire e fare entrare già a regime, ad inizio anno, due o tre giocatori non dico di livello, ma di 'consistenza'. Cioè quella consistenza e capacità tattica a centrocampo e fisica in difesa, per poter consentire un ragionevole ridimensionamento delle palle in rete per gli avversari. Gli infortunati sono lungodegenti ed è evidente che non puoi giocare a rattoppare con giocatori mediocri come Gabbia al rientro forzato o Terracciano dal Verona (ma chi ce lo ha mandato questo??)

Pioli lavora con quello che ha, cioè giocatori votati all'attacco che NON sanno difendere. Ci mette tantissimo del suo anche, facendo attaccare chiunque da qualunque parte del campo, tant'è che almeno 3 volte mi sono ritrovato a chiedermi come potesse Gabbia essere in rincorsa sul suo avversario (perso di vista) dalla trequarti avversaria. E vi dico: per il livello ad oggi espresso nella fase di non possesso, Gabbia non è nemmeno tra i peggiori! Reijnders e Adli per esempio, sono già di per sé una soluzione di ripiego, unica possibile ed oggi perché vi sia un equilibrio in costruzione, ma solo il cielo sa quanto siano inefficaci i loro movimenti senza palla in fase di ripiegamento. Non hanno il fisico e il passo dei centrocampisti mediani. Sono due mezze ali di fantasia prestate ad un ruolo che ne mortifica i pregi tecnici e ne esalta le carenze fisiche.

La difesa è uno scempio totale. Senza nemmeno troppo approfondire in tecnicismi basta guardare e rimanere allibiti dalle situazioni che si sono create ieri. Non si può vedere un avversario, pur parlando di uno discretamente dotato in palleggio come il Bologna, che letteralmente bivacca in area nostra tirando a bersaglio 3/4 volte in una stessa confusionaria (per noi) copertura della porta a pochi metri dalla linea. 

Non è accettabile che si prendano due gol a partita da chiunque e che non si abbia mai la sensazione di avere il pallino in mano.

Non è tollerabile che si prenda un rigore a tempo scaduto per un tiro di maglia. Non esiste! 

D'altro canto sapete perché invece segnamo così tanto? Perché siamo tutti avanti. Ma solo rarissimamente vediamo il gol frutto di un ragionato sviluppo di manovra. Siamo quelli del lampo. E segnamo perché ci sono giocatori bravi a fare quello. MA SOLO QUELLO. 

Io non voglio essere tacciato di fare la vedova inconsolabile di Kessie e Tonali. Ma è evidente a tutti che è quel tipo di giocatore quello è fondamentale nel gioco spregiudicato e inconsistente, a larghi tratti, di Pioli. Com'è evidente che vi siano cali di concentrazione inaccettabili e fasi di depressione o esaltazione all'interno dei 90 minuti, figli di una incertezza palese nella tattica e di assegnazione dei ruoli in campo. La cartina a tornasole è Yunus Musah: se qualcuno ha capito che giocatore è e che cosa fa, cosa ci fa al Milan (al pari di Terracciano) me lo spieghi e lo ringrazio!

Jovic NON È l'alternativa a Giroud. Okafor NON È l'alternativa a Leao. Quando metti Jovic e Okafor è perché devi segnare, non amministrare. Jovic e Okafor segnano quando Giroud è in campo, sono seconde punte. Lo vede anche un bambino. Se metti Jovic e Okafor in campo insieme togliendo Giroud e Leao, DEVI cambiare filosofia e posizioni pensando ad un assetto più vicino al 442 e non al 433... Ma cosa lo dico a fare... Se poi mi metti Musah in campo, ogni schema e logica tattica va a quel paese, quindi... 

Sbagliare due rigori in una partita è raro; tirarli male e molli invece è un sintomo. 

Giustizia vuole che il primo di Giroud andasse a vuoto. Il rigore su Kjaer non c'era e l'arbitro con il Var NON possono permettersi di prendere una cantonata così! È un brutto apripista a situazioni di area dove il difendente ha sempre meno certezze. È Kjaer che si mette nella condizione di rischiare la propria incolumità, non il contrario. L'allenatore avversario aveva tutte le ragioni nel merito, non nella forma, della protesta.

Tornando però al gesto tecnico del calcio di rigore: io sono della scuola che sul dischetto del rigore si va per spaccare la porta. Il tiro deve essere potente, la palla deve andare veloce poi viene la precisione, ma è l'ultimo elemento. Il portiere è un essere umano è può andare solo in una direzione, deve scaglierla e ci deve andare alla svelta. Tu dal dischetto devi avere le idee chiare di tuo. Non aspettare movimenti o segnali dal cielo. Tu devi tirare bene, forte, in porta. 99 su 100 sicuramente ottieni più risultati di Jorginho o gente come lui. Vai tranquillo.

Che non fossimo una squadra da scudetto, e che non fosse un obiettivo, lo scopriamo ancora una volta in questo modo. L'alibi degli infortuni è da tempo accantonata. Perché agli infortuni e alle indisponibilità si rimedia in Società, facendo ciò che NON si è fatto. In campo facendo ordine, che non c'è, e dando ai calciatori la possibilità di esprimere il loro potenziale vero. È emblematico il calo enorme di rendimento di Leao. Una sgroppata sola in tutta la partita, zero sovrapposizioni di Theo. Hanno giocato paradossalmente molto meglio a destra Pulisic, Calabria e poi Florenzi. E questo, a mio avviso, è sintomatico di un lato sinistro in down che probabilmente ha qualche 'disagio' un po' più marcato di quanto ad oggi si sappia. Col mister, con la società, col pubblico, non saprei... 

La nota lieta, di cui personalmente non ho mai dubitato, è Loftus-Cheek, giocatore che se sta bene è determinante, però, manco a dirlo, in fase offensiva. Una sorta di Milinkovic-Savic rossonero. Però non è un difendente.

E anche qui, ancora una volta torniamo all'allestimento della rosa nel suo complesso, incompleta e inadatta alle esigenze del gioco di Pioli.

I risultati sono evidenti e siamo condannati a picchi e abissi in ogni partita. Un 1X2 indecifrabile, che da il suo esito per come uno si sveglia la mattina. 

È questo il Milan che ci tocca oggi: Società, Proprietà e di conseguenza Squadra, privata di focus e missione sportiva. Figlia della casualità e della 'vena artistica' del singolo e del mister...

È questo il Milan che vogliamo?