Non ci sono sorprese, solo tanta "amarezza di fondo" dopo l'altalena di Frosinone. Che poi è l'altalena di Udine, Bologna, Salerno, Lecce, Napoli, Bergamo... Pochi quest'anno i momenti di relativa serenità, dettata da manifesta superiorità, o rassegnata coscienza di inferiorità. L'amarezza di fondo è proprio questo. Dove si collocherebbe ora questo Milan, se vi fossero state le condizioni non dico ottimali, ma ordinarie di gestione di questo gruppo? Se gli umori dei vari giocatori fossero rimasti sobri, focalizzati, costanti nel tempo come magari anche le prestazioni sul campo? E Se lo stesso fosse stato possibile per il Mister... Se la garra che trasmette ultimamente corrispondesse anche ad una adeguata preparazione tattica. Se questo spregiudicato atteggiamento zemaniano fosse supportato dalla velocità di pensiero e gamba, se non si trasformasse troppo spesso nel più stantio possesso palla, poi inevitabilmente trasfigurato nel veemente arrembaggio Mouriniano negli ultimi 10 minuti (menzione speciale per Jovic quale icona del perfetto Mister Wolf della disperazione)... cosa saremmo? I se sul campo e a Milanello si sprecano davvero.
Però lui, l'onesto Pioli, ce lo ha detto ed è vero che potevamo immaginare lo scenario fin da subito, o almeno, appena l'ultimo elemento affidabile (non un fenomeno) del filtro di centrocampo è finito in sostanza fuori rosa e poi in Turchia. Scoperto il nervo della fase difensiva, "fase" dico, non interpreti della sola difesa, ciò che però rimane sorprendentemente incompiuto è proprio il gioco in costruzione.
E qui non abbiamo scusanti! È paradossale che, preso atto dei nostri difetti, non ci sia ancora la capacità di esaltare i pochi nostri pregi. Spero di non essere l'unico burbero milanista insofferente quando vedo i continui passaggi in orizzontale davanti alla nostra area, che scaturiscono per 4 volte su 5 in lanci pretenziosi di Kjaer o Maignan, nella speranza che là davanti i singoli, sottolineo SINGOLI, facciano esplodere le loro doti tecniche, o il loro affiatamento di coppia (ieri Giroud e Leao per esempio) nonostante siano poco supportate da una vera idea organizzata di movimenti di squadra. La dirigenza e la proprietà, dopo le varie interviste lette, dopo il non mercato di Gennaio, beh... Prima ce ne liberiamo, meglio sarà... le avete sentite no? Le follie del Cardinale pensiero, così americanamente lontane dalla filosofia europea, che fa del merito e della passione i capisaldi dell'evento sportivo; ripudiati e detestati e fonte di stress per chi concepisce l'elemento calcistico ne più ne meno di un mero avvenimento di intrattenimento con relativo merchandising condito dall'untume dei vari popcorn caramellati e salse per hotdog.
Avete poi digerito le fandonie di un mese a questa parte per un mercato chiuso in positivo e gestito al solito con un vorrei ma non posso che mistificava volutamente un ben più facilmente leggibile: "potrei ma NON VOGLIO". Non ci sono sorprese dell'ultima ora, ma solo una presa d'atto di ciò che la proprietà ci propone come AcMilan. Un "prodotto" che non ci rappresenta. Una squadra che è specchio dei difetti e dei pregi del Mister, esponenzialmente amplificati dall'inettitudine di una dirigenza che non soddisfa aspettative legittime, sue e nostre, con le quali, BASTEREBBE POCO e sicuramente staremmo a parlare di ottavi di Champions e lotta Scudetto. Ci tocca abbozzare, come ha fatto Pioli, per puro spirito aziendalista e quieto vivere, fino a fine stagione. Dovendo anche sopportare la tiritera del cambio panchina da qui a fino a quando i giornalisti ne avranno voglia di trarre argomenti più o meno di fantasia.
Conte e Motta: due filosofie di strategia societaria talmente all'opposto che chiaramente fanno capire quanto sia lo stato confusionale di chi cerca di ottenere notizie o rumori da una Proprietà che invece "del campo" non se ne occupa minimamente, con grave colpa, perché lascia alla mercé di illazioni di chiunque, nei confronti di giocatori e allenatore.
È stato il turno di Leao, poi Theo ora Maignan e sempre quello di Pioli. Io da tifoso del Milan li supporto tutti dal primo all'ultimo con un forza Milan, al di là della frustrazione perché non vedo un Milan che mi piace...
Per il gioco scarso un campo, ma ancora più per chi sta ai piani alti di Aldo Rossi e oltreoceano.