Auguri auguri auguri a tutti!

Che il 2024 ci sia propizio, in famiglia, al lavoro, in amore, soldi e salute! Ma soprattutto che sia un nuovo anno 'rigenerativo' per il nostro cuore Milanista!

Già, perché il 2023 è stato davvero foriero di delusioni, colpi di pugnale alla schiena e aspettative mancate. L'anno 2023 entra negli annali del Milan e dello sport italiano come l'anno del record di infortuni muscolari in una sola squadra; il record di 5 derby persi, a vari livelli e con diverse coppe in ballo, già da prima di scendere in campo, già dalle dichiarazioni in conferenza stampa.
È l'anno della diaspora dei Maldini, padre-dirigente e figlio-giocatore e del saluto al calcio di altrettanti due 'quasi simboli' rossoneri: Ibrahimovic (...e si immaginava) e Sandro Tonali (...e qui doppia amara sorpresa, prima per il calciatore e poi per il ragazzo). 
Dobbiamo ammettere che era difficile pensare ad un disallineamento così netto tra il Milanismo sentimentale, vero, e il Milan della realpolitik economica aziendale made in USA, così fattivamente e mediaticamente disabilitante, per la poca 'cura' messa nella mentalità e cultura calcistica. Nonostante le mascherine ed i falsi proclami, i nodi dal punto di vista gestionale di campo e sportivo sono venuti prestissimo al pettine. 

Dobbiamo però ammettere anche, di contro, che il tentativo della proprietà, a suon di quattrini, di ricomporre una rosa competitiva, la sensazione ce l'ha anche data. Pochi di noi (e io non sono fra questi) hanno considerato la campagna estiva un rattoppo o addirittura una cosa pensata male. Io vedendo i nomi, i ruoli e le potenzialità ero abbastanza entusiasta. Ne riconoscevo certamente l'incompletezza in alcuni ruoli (L'interditore, il n.9 da 20 gol, il terzino sinistro alter ego di Theo) ma tutto sommato vedevo un roster ben più forte dell'anno precedente. Obnubilato proprio da quella mascherina di fumo che era il proclama pioliano del "abbiamo migliorato la qualità". Ci credevo e forse, presi singolarmente, un po' ci credo ancora.

Solo che... Ecco, per dire: oggi ho comprato un ottimo misto di carni da arrosto... E però poi mica lo cucino io... l'ho portato da mia madre a cuocere: Un buon forno, mani abili e sapienza nei condimenti e tanta passione... 
Piaciuta la metafora culinaria da ultimo dell'anno?
Se mi si guastano i giocatori al ritmo imbarazzante degli ultimi tempi, difficile fare uscire qualcosa di buono. 
Una cosa è certa: abbiamo mandato segnali importanti alle altre squadre, nel 2023: siamo regrediti! E gli altri hanno chiaramente colto il messaggio.
Segnamo come l'anno scorso, quasi come l'anno dello scudetto ... Ma prendiamo un sacco di gol... Alcuni drammaticamente ripetitivi, altri dilettanteschi... E oramai nessuno ci teme; 1 X 2 ricorrente ad ogni partita. 
Quindi, fra qualche ora, ci toccherà l'ultimo capitolo di questo anno nefasto. Dovremo temere il Sassuolo, è così! Il peggior Sassuolo visto negli ultimi anni, nettamente rispetto allo scorso anno, quando sanciva ad inizio Gennaio la più nera crisi rossonera, anticipandoci l'antifona per l'intero anno.

Eppure la brutta sensazione rimane: che pur con i titolari dalla cintola in su, ci sia oramai ben poco sangue rimasto da cavare dalle rape rossonere...
Del resto inutile mettersi a rivangare quelle due o tre grandi partite dell'anno che volge al termine: il Napoli travolto 0-4, il PSG recuperato e sconfitto. Picchi di curve gaussiane che poche volte ha regalato vette e troppe volte ci ha relegato a medie di livello piuttosto deludenti. Su tutte l'insipida prestazione con l'Udinese, per il basso profilo espresso di fronte ad una squadra veramente scarsa. 

Quindi forza amici co tifosi rossoneri, alziamo ancora i calici e il cuore! Bandiamo l'amarezza del campo e l'insofferenza per tecnico e board dirigenziale e auguriamoci di vivere quest'ultimo atto, non come la sintesi funesta di un anno tremendo, ma si spera come grande prologo ad un anno pieno di soddisfazioni e sorprese... che di certo, non arriveranno a gennaio per colpa della politica, quella vera e di conseguenza quella societaria rossonera; ma che arriveranno si spera dall'infermeria, ristabilendo un po' di ordine e di risorse utilizzabili.

Che arrivi da qualche illuminazione del mister, fino a che ci sarà (indispettito e piuttosto maleducato nell'ultima conferenza).
Che giunga soprattutto dai nostri ragazzi, che devono dare di più, anche con la testa (anche se chiaramente e giustamente distratta dalla preoccupazione per la loro salute e carriera).

Buon anno a tutti!