17 aprile del 1988. Roma-Milan, partita disputata allo stadio Olimpico della Capitale.
Esigenze di lavoro di quell'anno mi costrinsero a recarmi presso il Ministero dei Trasporti a Roma e in quell'occasione l'appuntamento con il sottosegretario fu fissato per martedì 19 aprile. Inizialmente pensai di organizzare il mio viaggio in vagone letto partendo la sera prima onde arrivare a destinazione in anticipo rispetto all'orario fissato per l'incontro. Si trattava di una riunione risolutiva di breve durata risolvendo la questione in un paio d'ore circa, quindi sarei tornato in aereo lo stesso giorno con destinazione Linate per rientrare e occuparmi nuovamente dei miei affari. Un'idea mi venne improvvisa però, non avendo alcun impegno in agenda previsto per lunedì 18, decisi che un week end Romano non sarebbe stata una cattiva idea. Certo, conoscevo bene Roma da antica data, la più bella città da me visitata più volte e da me apprezzata sia dal lato turistico che da quello dell'arte culinaria. Essendo io un candidato a far parte dei dannati inseriti nel 3° cerchio dell'Inferno Dantesco destinato ai golosi, sicuro di tenere compagnia a Ciacco il giorno che verrà, pur consapevole di questo mio peccato, non ho mai nascosto la mia indole di buongustaio. Per questo motivo ho sempre cercato di non perdere la minima occasione allo scopo di soddisfare i miei desideri gastronomici. Proprio in virtù di questa esigenza, decisi pertanto di anticipare la data di partenza per Roma prenotando la cabina letto tre giorni prima della data prefissata. Infatti, in concomitanza dell'incontro di calcio Roma Milan del 17 Aprile, fissai definitivamente il viaggio in treno da Milano C.le a Roma Termini per venerdì sera 15 Aprile. Fu quello un week end speciale e intenso, che mi permise di rivedere luoghi a me tanto cari e indimenticabili. La scalinata di Trinità dei Monti, ad esempio, mi ha sempre ammaliato particolarmente dandomi l'idea di emanare un fascino permeato più di mistero che di mondanità. Beh, chissà perchè poi... ma le emozioni che si provano inizialmente al momento di ammirare un luogo o un dipinto, tali rimangono impresse nella nostra memoria. Recatomi subito in albergo per prendere possesso della camera, depositai il mio bagaglio e la mia ventiquattrore per fare una passeggiatina in via Veneto. Tappa obbligatoria presso una delle più rinomate caffetterie per degustare il maritozzo alla panna con il cappuccino. Ma la mia meta di quel Sabato era già programmata da tempo nella mia mente onde assecondare il richiamo da parte delle mie esigenti papille gustative. Il mese di aprile è sempre stato forse il più adatto per degustare il prelibato abbacchio alla romana. E come non approfittarne... il mio progetto però mi suggerì di andare a degustare questa specialità presso una trattoria della collina tra le più interessanti del territorio Romano, pertanto feci la mia scelta andando a Frascati. Infatti un mio cliente a Milano essendo di origini Romane mi suggerì tempo addietro, qualora io avessi deciso di farlo, di recarmi in una trattoria di quella località specializzata per la degustazione di un abbacchio veramente appetitoso. Naturalmente memore di questo consiglio, noleggiai una macchina per recarmi a Frascati dirigendomi direttamente presso la trattoria indicata da quel mio cliente. Fu piacevole per me ammirare quel luogo dalla vegetazione lussureggiante che ancora non conoscevo e apprezzando con soddisfazione l'amenità di tutto il paesaggio. Fui accolto dai proprietari con estrema gentilezza, essi mi fecero accomodare in uno dei tavoli situati fuori in giardino e inoltre all'ombra di un pergolato onde ripararmi dal sole. L'ambiente amichevole mi spinse a consumare l'aperitivo a base di un vinello bianco fresco prodotto nei colli albani, molto gradevole al palato, accompagnandolo con una portata di vari antipasti per stuzzicare l'appetito. Sor Michele, il proprietario, mi intrattenne facendomi notare che diversamente dalle usanze adottate al nord, in quel territorio non erano abituati a mangiare prima delle 13.30. Infatti trascorse circa una mezzora prima di veder arrivare altri commensali che a poco a poco occuparono tutti i tavoli. Notai che la stragrande maggioranza dei clienti della trattoria non consumò il tradizionale primo piatto, ma optò per i ricchi antipasti accompagnati dal vinello bianco dei colli albani in attesa di consumare la specialità ovina che fu servita successivamente a volontà. Mi adeguai anch'io in attesa di degustare l'abbacchio. E' difficile poter spiegare la bontà di quella prelibatezza, sarà perchè a me l'agnello piace molto, ma devo ammettere che degustato in quella trattoria acquistò un sapore particolare, trasformando quella scorpacciata in un impareggiabile pasto pantagruelico. Lasciai il ristorante alla fine dell'ottimo pasto verso le quindici del pomeriggio, tornando di tutta fretta a Roma poichè fui impaziente di conoscere l'esito della promessa da parte del portiere dell'albergo, il quale mi aveva assicurato di procurarmi il biglietto per la partita dell'indomani tra la Roma e il Milan, oltretutto egli appartenendo alla tifoseria laziale si augurò che il Milan battesse gli “odiati rivali giallorossi”.
Al mio arrivo in albergo però non lo trovai alla reception. Pensando che il suo tentativo non avesse avuto successo come invece avrei sperato, mi avviai verso l'ascensore rimuginando tra me e me come avrei potuto fare per trovare il biglietto d'ingresso allo stadio. In attesa dell'ascensore, guardandomi in giro distrattamente, lo vidi seduto nel salottino adiacente alla hall, dedito a leggere il giornale. Egli notò la mia presenza e mi venne incontro: ”Buongiorno dottore – esclamò – ho finito il turno da poco e immaginando che lei tornasse da Frascati, ho preferito attendere un'oretta il suo ritorno per consegnarle la busta personalmente, giusto come le avevo promesso. Come si è trovato a Frascati, è andato tutto bene? Per la verità la vedo decisamente “abbacchiato” – ammiccò sorridendo leggermente – spero che abbia gradito bene tutto quanto”. “Certo – replicai – è stata una grande abbacchiata”. Seguì una risata all'unisono. Io ancora con la busta in mano dissi “ Venga Tony andiamo al bar, le offro un caffè” e nel mentre aprii la busta con fervore. All'interno trovai il contenuto da me richiesto. “Grazie Tony – replicai – a dire il vero non ci speravo, ma ora che ho il biglietto sono tranquillo. Tribuna Monte Mario settore B, è in una posizione comoda per vedere agevolmente la partita?”. “Ma dottore cosa pensa che non avrei fatto in modo di trovare la soluzione migliore per una persona come lei? Piuttosto mi auguro che il Milan dia loro una bella pettinata, ma spero che la sua presenza allo stadio sia di buon auspicio” “Bene Tony – sorseggiando il caffè – me lo auguro anch'io, infatti il Milan è impegnato a rimontare in classifica il Napoli e quindi spero di incamerare questa vittoria che potrebbe darci la spinta giusta, in attesa di affrontare lo scontro diretto contro il Napoli al S. Paolo.” “Dottore, vuole sapere la mia opinione? – quasi mi interruppe Tony – Il Milan con questo allenatore Sacchi andrà avanti in campionato vincendole tutte. Ha una marcia in più rispetto a tutte le altre squadre del campionato e adotta un gioco veloce a tutto campo con una tecnica di gioco innovativa. La stessa cosa non si può dire del Napoli, perchè mi pare che sia una squadra molto affaticata e in difficoltà. Sono convinto che lo scudetto lo vincerete voi rossoneri” “ Speriamo Tony – risposi – che il dio del calcio la possa ascoltare. Ecco, si paghi pure il biglietto e tenga pure il resto, lo consideri un regalo da parte di un tifoso milanista, ringraziandola ancora per il servizio inappuntabile che mi ha reso”. Egli soddisfatto mi rispose: “Grazie a lei dottore, molto generoso, ci vediamo lunedì perchè domani sono di riposo”.

E così domenica mi preparai per recarmi allo stadio olimpico. La giornata di sole preannunciò una gara disputata splendidamente e vinta dal Milan per 2 – 0 con i goal segnati da Virdis di testa e da Massaro. Il Milan dominò l'incontro attaccando sempre e la compagine capitolina allenata da Liedholm dovette sudare molto per contenere il gioco spumeggiante dei rossoneri. Confesso che in tribuna Monte Mario mi trovai a mio agio ammirando con soddisfazione lo spettacolo offerto dalle due squadre. Ricordo oltretutto che il mio vicino di poltroncina, tifoso juventino, ascoltando la radiocronaca di “tutto il calcio minuto per minuto” esultò condividendo con me la gioia per la vittoria della Juventus contro il Napoli di Maradona. Quella sconfitta del Napoli permise ai rossoneri di accorciare di altri 2 punti il distacco in classifica, dando un ulteriore slancio alle speranze di rimonta dei rossoneri. Il Milan vinse poi le rimanenti partite, ovvero il derby contro l'Inter per 2 – 0 (mentre il Napoli pareggiò a Verona) e poi vinse pure lo scontro diretto al S.Paolo che incoronò i rossoneri con la vittoria per 3 – 2 scavalcando in classifica i rivali partenopei. Fu il primo scudetto dell'era Sacchi, un trionfo ancora vivo ed emozionante tra i miei ricordi. Durante il festeggiamento per quello scudetto mi sovvenne il vaticinio di Tony: “Dottore vuole sapere la mia opinione?....il Milan vincerà lo scudetto... il Napoli mi sembra affaticato e in difficoltà”. Quel caro simpatico “romanaccio” laziale aveva ragione da vendere, andò proprio come lui aveva previsto!

Domenica prossima il Milan sarà impegnato proprio contro la Roma, ma allo stadio di S. Siro e senza il contorno degli spettatori. Sono passati 32 anni da quella partita disputata all'Olimpico. Credo che oggi ci vorrebbe ancora Tony per sentenziare un'ulteriore profezia favorevole nei confronti del Milan, con la differenza che allora i rossoneri guidati da Sacchi ebbero personalità, forza di volontà, gran valore tecnico e soprattutto la giusta determinazione per vincere il campionato in modo strepitoso.
Domenica prossima il Milan non lotterà per conquistare lo scudetto, ma l'attuale situazione ci induce a sperare in una vittoria con l'obiettivo di conquistare il 5° posto in classifica, proprio quello che attualmente è appannaggio della Roma. Pur rendendosi conto di dover rimontare una posizione di classifica non del tutto agevole, i ragazzi dovranno confermare quanto di buono ci hanno fatto vedere nelle 2 ultime prestazioni post epidemia. A noi tifosi rossoneri ci basterà, poiché giocando con questo spirito non sarà impossibile ottenere una vittoria, avvicinandoci maggiormente al punteggio dei capitolini. In seguito, per le restanti giornate di campionato, il rientro di Ibrahimovic potrà corroborare ulteriormente le energie della squadra, affrontando con più fiducia il finale di questo tribolato campionato ancora tutto da giocare. Ciò ci consentirà di sperare ancora, almeno per salvare l'onore dimostrando che la gestione tecnica intrapresa qualche mese fa da Maldini e Boban sia stata una iniziativa non proprio da buttare alle ortiche come in parecchi vorrebbero far credere. I ragazzi in campo si impegneranno anche per avallare questa giusta tesi.
Forza Milan dunque e in alto i cuori per non restare abbacchiati… pur senza abbacchio...!

nostalgico rossonero