Diciamocelo senza remore: non ne potevamo più di stare senza calcio!
Sono trascorse parecchie settimane, davvero tristi, settimane ancor più rattristite dai fatti luttuosi che tutti i giorni ci ha propinato il Covid 19 o Corona Virus come si voglia chiamarlo. Noi, trepidanti tifosi, abbiamo atteso con la speranza di riavere il nostro calcio maltolto, ma anche con la paura di perdere anche questo affetto oltre a quello perduto per alcuni dei nostri cari.
Ed eccoci dunque tutti pronti ai nastri di partenza.
Tutte le varie attività di contorno sono pronte a ricominciare il cammino interrotto e così dunque Canali Televisivi con i loro conduttori al seguito, notiziari con gli articoli di cronaca appropriata sugli avvenimenti, Sponsor, Federazioni, Leghe, Società Sportive e quant'altro ritorneranno a vivere minuti, ore e giornate intere disquisendo su ciò che è stato, ciò che è oggi e ciò che in futuro sarà il pianeta del calcio giocato. La sosta ci ha messo tutti in apprensione temendo peggioramenti per tutto il sistema, la necessità infatti di ridimensionare il mondo calcistico alla luce dei risvolti economici per la sopravvivenza del calcio stesso ci induce a riflettere su nuove soluzioni intraprese e da intraprendere ancora. Ad esempio per la ripresa che avverrà in pieno periodo estivo, è scaturita la necessità di proteggere i giocatori non solo dal punto di vista sanitario, ma anche dalla fatica che essi dovranno sostenere a temperature proibitive. A questo scopo, riscuote un particolare plauso l'iniziativa di utilizzare le 5 sostituzioni invece delle solite 3, provvedimento momentaneo per stemperare l'impegno e la fatica durante le gare. Non solo, ma il provvedimento consentirà di effettuare 3 interruzioni al massimo durante le fasi di gioco che potrebbero anche diventare 4 qualora si rendesse necessario dover ricorrere ai tempi supplementari. Ovviamente con l'imminente disputa degli incontri di Coppa Italia, tutto ciò tornerà a vantaggio di uno svolgimento di gioco a più ampio respiro.
E a proposito di Coppa Italia ricordiamoci che per assegnare il trofeo Tim Cup si dovranno ancora disputare gli incontri di ritorno delle due semifinali:

12 giugno a Torino si svolgerà la semifinale di ritorno fra la Juventus e il Milan
Questo incontro designerà la prima finalista del torneo. Dopo il pareggio con il risultato di 1 – 1 maturato nella partita di andata disputata a S. Siro, la Juventus gode del favore del pronostico, infatti ai bianconeri basterà vincere la partita oppure ottenere un pareggio per 0 – 0 per approdare alla finale. In caso di parità per 1 – 1 bisognerà ricorrere ai tempi supplementari e agli eventuali rigori qualora non dovesse cambiare il risultato. Qualsiasi altro risultato di parità qualificherebbe i rossoneri del Milan, compresa la vittoria anche se di particolare difficoltà da raggiungere. I rossoneri infatti dovranno affrontare la contesa privi di 3 importanti pedine ovvero: Ibrahimovic fermato dal recente infortunio e comunque squalificato a seguito della diffida con il conseguente cartellino giallo rimediato durante l'incontro di andata. Anche Theo Hernandez sarà assente per lo stesso motivo e infine, sempre per lo stesso motivo della squalifica non parteciperà all'incontro anche Samu Castillejo. Queste tre assenze forzate non dovrebbero far cambiare idea a Pioli circa il modulo da adottare in campo. Egli è orientato a schierare un 4-2-3-1 che all'occorrenza potrebbe sfruttare il duo centrale davanti alla difesa composto da Kessie o Krunic e Bennacer, il trio più avanzato potrebbe essere composto da Bonaventura, Paquetà e Calhanoglu, essi agiranno tra le linee bianconere dietro alla punta centrale Rebic. Comunque è intuibile immaginare che, a seconda lo stato di forma dei giocatori, Pioli possa essere indeciso se schierare un modulo rispetto ad un altro, in ogni caso tale da garantire efficacia alla manovra offensiva. Pioli terrà conto di utilizzare pure la punta Leao qualora dovesse rendersi necessario. In difesa lo schieramento potrà contare sull'apporto della coppia collaudata Kiaer e Romagnoli, mentre l'altra coppia di centrali Gabbia e Musacchio presumibilmente dovrà iniziare dalla panchina per subentrare in difesa di un eventuale punteggio acquisito. Lo schieramento laterale della difesa potrebbe essere composto dai 2 difensori di fascia Calabria oppure Conti e Laxalt a sinistra, ma certamente la scelta dei giocatori e il relativo modulo terrà conto dello schieramento che vorrà impostare la Juventus con Sarri che, a mio modesto avviso, non vorrà rinunciare al duo d'attacco Dybala e Cristiano Ronaldo, mentre a centrocampo conterà su un ventaglio di giocatori di alto livello come Pjanic, Rabiot, Ramsey, Matuidi, Bentancur, khedira e Bernardeschi. Il potenziale bianconero induce a credere non solo nella loro (quasi) imbattibilità, ma convince soprattutto per la tenuta regolare e costante dei risultati conseguiti, quindi in definitiva si può ritenere la Juventus una delle due finaliste di Coppa Italia. I bianconeri dovranno contendere le velleità dell'altra finalista che uscirà dallo scontro del S. Paolo tra Napoli e Inter.

13 giugno al S. Paolo semifinale di ritorno tra il Napoli e l'Inter
In quest'altra semifinale è più difficile prevedere quale delle 2 contendenti dovrà scendere in campo per la finale del 17 giugno da disputare all'Olimpico di Roma. Nell'incontro di andata a S. Siro ha prevalso il Napoli vincendo l'incontro per 1 – 0. In quella partita è emersa una evidente supremazia territoriale da parte dei partenopei, i quali hanno impostato una partita attenta e ben organizzata. L'Inter è parsa esprimersi in condizioni di inferiorità psicologica, peraltro alimentata da un appannamento fisico-agonistico determinando una svolta favorevole nei confronti della compagine napoletana. I due allenatori dal carattere sanguigno (Conte e Gattuso) si daranno battaglia sin dalle prime battute, affilando le armi anche in vista degli impegni futuri. Il Napoli sarà impegnato nell'acquisire un posto utile per disputare il torneo di Europa League per la prossima stagione. I nerazzurri sono ancora in corsa su tutti i fronti per raggiungere gli obiettivi prefissati. E' necessario pertanto mantenere alto il livello di concentrazione per non vedere sfumare le ambizioni nel giro di pochi giorni. Gli impegni da affrontare sono difficili e un abbassamento del livello di approccio mentale potrebbe determinare il crollo delle residue speranze di vittoria. Azzardare un pronostico è difficile, soprattutto non conoscendo lo stato di forma attuale dei singoli giocatori a seguito della sosta forzata. Ora è come ricominciare la preparazione atletica sin dall'inizio, ma con parametri diversi e quindi sarà cura dello staff medico stabilire lo stato di forma per ogni elemento che dovrà scendere in campo, specie se consideriamo che le condizioni climatiche incideranno in maniera decisiva. Sarà questa l'incognita interessante che ci dovrà dire come e se sono cambiate le cose. In entrambe le squadre poi, le voci di mercato pongono in evidente stato di disagio il rendimento dei giocatori per i quali le notizie e i movimenti in atto da parte dei procuratori potrebbero alterare il rapporto di collaborazione tra gli stessi giocatori e le società di cui ne fanno parte.

Il Campionato
La coppa Italia è solo il prologo di questo ritorno del calcio, infatti dopo pochi giorni dalla conclusione ricomincerà il campionato completando le 12 giornate ancora da disputare. Non sarà corto il percorso da affrontare, soprattutto analizzando la situazione di classifica sia in testa come anche in coda. Tutto può ancora succedere in virtù dei pochi punti che separano le squadre coinvolte per la lotta allo scudetto. Sia Inter che Atalanta dovranno recuperare una partita e dopodiché si proseguirà con lo scontro diretto tra i bianco azzurri della Lazio e gli orobici bergamaschi. Una partita che avrà un fascino particolare poiché interesserà non solo la classifica riguardo alla lotta per la conquista dello scudetto, ma coinvolgerà entrambe le squadre per occupare quella posizione di classifica in grado di evitare loro il preliminare di ingresso alla Champions League. Non vorrei azzardare previsioni, ma sono convinto che l'assegnazione dello scudetto nell'anno del Corona Virus troverà il giusto epilogo a seguito dello scontro diretto tra le 2 pretendenti favorite, ovvero la Juventus e la Lazio. Inoltre non bisognerà dimenticare anche la disputa per la conquista del quarto piazzamento in classifica aggiudicandosi l'ultimo posto utile per avere il diritto di partecipare alla Champions. Per questo obiettivo infatti potrebbero essere coinvolte squadre che fino a ieri sembrava potessero essere escluse. La nuova realtà attuale potrebbe ingenerare un ritorno di fiamma dall'esito clamoroso, qualora Roma e Napoli ad esempio trovassero la forza e la fortuna di realizzare un filotto di vittorie tale da rivitalizzare le loro ambizioni. D'altronde basterà dare un rapido sguardo alla classifica per evincere che questa tesi non sia del tutto azzardata. Infatti come potrebbe non esserlo visto il recupero di posizioni effettuato dal Napoli e la resistenza messa in atto dai giallorossi per non mollare quel quinto posto come un'autentica spada di Damocle nei confronti dell'Atalanta? Gli orobici prima della sosta forzata avevano raggiunto una condizione di forma alquanto ammirevole e quindi sembrava che la loro classifica fosse inattaccabile, ma le condizioni attuali inducono a credere che nulla possa essere scontato come prima, pertanto gustiamoci questo finale anomalo di campionato con il dubbio che le sorprese potranno essere possibili. In definitiva sia Roma che Napoli dovranno comunque difendere le rispettive posizioni di classifica acquisite per partecipare al torneo europeo di Europa League. Sia chiaro che anche il Milan farà parte del novero ristretto delle squadre in lotta per conquistare il diritto di partecipazione a questo torneo europeo, anche se l'assenza forzata di Ibrahimovic ha ridotto le ambiziose velleità dei rossoneri per la conquista di questo traguardo. Il bello del calcio comunque ci invita a considerare che nulla è scontato e che tutto possa succedere in barba alle più rosee previsioni. Per ora limitiamoci ad osservare le condizioni delle 4 squadre che in Coppa Italia ci dovranno mostrare il grado di preparazione acquisita in vista del rush finale durante questa calda estate.

Infine c'è da considerare la lotta per non retrocedere, che renderà ancora più appetibile l'abbuffata di calcio che ci attende.
Considerando le apprensioni dei tifosi affezionati alle squadre che si trovano coinvolte nei bassifondi della classifica, è inevitabile analizzare la situazione delle 7 squadre che lotteranno per non retrocedere, di esse solo 4 si salveranno.
Partendo dall'ultimo posto e risalendo in alto la classifica, la lotta coinvolge: Brescia (16), Spal (18), Lecce (25), Genoa (25), Sampdoria (26), Torino (27) e Udinese (28). Generalmente le squadre che hanno accumulato un divario di 9/10 punti dalla quartultima squadra in classifica, sia pure a 12 giornate dal termine, difficilmente riescono a rimontare un simile distacco, pertanto a meno di sorprese e stravolgimenti di remota realizzazione, sembrerebbe che le “rondinelle” abbiano ben poche chances di recupero. Quali saranno le altre 2 squadre ad essere condannate alla retrocessione? Delle 6 squadre rimanenti , l'Udinese è quella che sta meglio di tutte. I friulani a 28 punti, hanno conquistato 4 pareggi nelle ultime 5 giornate di campionato e ciò farebbe supporre che non sarà lontana la quota salvezza da raggiungere considerando che il tradizionale punteggio dei 40 punti di garanzia assoluta, non rappresenta una impossibile chimera per la squadra allenata da Poggi. Oltretutto l'Udinese avrà il vantaggio di disputare tutti i confronti diretti con le altre pericolanti. Chi sta peggio di tutte sembrerebbe la Spal, ma gli Estensi se la giocheranno con molto coraggio e determinazione come essi infatti hanno dimostrato nell'ultimo incontro vinto contro il Parma nella difficile trasferta a casa dei ducali, dopo aver perso consecutivamente le ultime 4 partite. Lecce, Genoa, Sampdoria e Torino si trovano raggruppate in un fazzoletto di 2 punti e quindi se la giocheranno con ogni probabilità fino alla fine. Importanti saranno i confronti diretti che conteranno come autentici spareggi per determinare la retrocessione degli altri 2 posti facendo compagnia al Brescia che ormai ha un piede in serie B. Il recente licenziamento di Balotelli da parte del presidente Cellino comunque potrebbe determinare una reazione positiva delle rondinelle, intenzionati a non mollare fino a quando la matematica non li condannerà definitivamente. In questo gruppo di pericolanti però, spicca a vista d'occhio la serie negativa di risultati che ha coinvolto il Torino, precipitato improvvisamente nel baratro della lotta per la retrocessione, accumulando 5 sconfitte nelle ultime 5 partite disputate. Ciò rappresenta un campanello d'allarme pericoloso che potrebbe ripercuotersi negativamente sul morale di una squadra che era partita all'inizio del campionato con obiettivi ben diversi rispetto alla realtà della classifica attuale. Le altre 3 pericolanti, (prendendo in esame sempre le ultime 5 partite) hanno reagito tutto sommato in modo positivo. Infatti il Genoa ha realizzato 10 punti (3 dei quali a S. Siro contro il Milan). Il Lecce ne ha realizzati 9, mentre la Sampdoria ne ha totalizzati 7. Attendiamo dunque, turno dopo turno, quali potranno essere gli esiti degli incontri e come evolverà la classifica delineando mano a mano una situazione più definita di quella attuale soprattutto alla luce degli scontri diretti, determinando una realtà più limpida per alcune squadre coinvolte, mentre si avrà una prospettiva negativa per le altre formazioni restanti.

Ma nel caso malaugurato in cui dovesse acuirsi la situazione di gravità dei contagi affrontando un ulteriore stop, Lega e Figc hanno previsto l'esecuzione di un piano “B” studiato ad hoc per portare a termine la conclusione del campionato così come è stato invocato e raccomandato da parte dell'Uefa. Il presidente Ceferin infatti ha imposto alle varie Federazioni europee di portare a termine il progetto di completamento dei campionati onde poter concludere i tornei di Champions League e di Europa League a partire dai primissimi giorni di agosto. Pertanto si renderebbe necessario e indispensabile concludere il campionato di serie A secondo un protocollo in fase di progetto parzialmente definito ma che prevede la realizzazione di Play-off e Play-out. Una sorta di “Final four” per le prime 4 squadre della classifica determinate al momento della pausa ulteriore, e di un mini torneo play-out per le ultime quattro squadre della classifica. Questo evento, qualora dovesse essere messo in atto, determinerebbe delle eventuali sorprese che, inevitabilmente, lascerebbero uno strascico di polemiche ulteriori. Il buonsenso sarà utile per non alimentare ancor più una situazione che già si presenta alquanto discutibile e raffazzonata. D'altronde trovandoci tutti ad affrontare un problema di assoluta emergenza per quanto non voluto, si è costretti ad accettare soluzioni non a tutti gradite, ma necessarie per uscire dalla crisi momentanea.

Le coppe europee
L'Uefa è stata costretta a procrastinare nel 2021 lo svolgimento del Campionato Europeo per le Nazionali qualificate, tramite un suggestivo programma itinerante che avrebbe permesso alle più storiche capitali Europee di ospitare la manifestazione. Un programma interessante e innovativo accettato con molto entusiasmo da tutte le federazioni calcistiche europee. Non era possibile infatti effettuare lo svolgimento del campionato rinunciando alla continuazione dei tornei europei per squadre di club già iniziato sin dall'anno precedente, pertanto si è scelto il mese di agosto per portare a termine le due manifestazioni entro la fine del mese con gare secche ad eliminazione diretta (per la Champions) e definendo una località fissa (pare Lisbona per la Champions, mentre per Europa League si parla di Ginevra, Budapest oppure Francoforte) per lo svolgimento delle manifestazioni. Le località inizialmente assegnate (Istanbul per la Champions e Danzica per l'Europa League, saranno le sedi rispettive per le stesse future edizioni nel 2021). Al di là dell'aspetto logistico e organizzativo del programma che sarà curato nei minimi particolari dall'Uefa onde rendere più agevole l'iter di ogni torneo, è bene riepilogare il prospetto degli incontri dal punto in cui si è dovuto interrompere il prosieguo delle due manifestazioni:

Champions League: incontri ancora da disputare e riprogrammare a partire dal ritorno degli ottavi non ancora completati per le partite di ritorno:
Juventus – Lyon
Barcellona – Napoli
Manchester City – Real Madrid
Bayern Monaco – Chelsea

Già qualificate ai quarti Atalanta, Paris St. Germain, Atletico Madrid e Lipsia
I quarti di finale saranno disputati dal 11 al 15 di agosto
Le semifinali saranno disputate dal 18 al 22 agosto
La finale si disputerà il 29 agosto

Europa League: le gare di andata dovrebbero essere disputate il 2 e il 3 agosto solo con l'Inter impegnata a S. Siro contro il Getafe e la Roma in trasferta a Siviglia. Tutte Le partite di ritorno degli ottavi in tabellone saranno giocate da:
Getafe – Inter
Roma – Siviglia
Basaksehir Istanbul – Copenaghen
(andata 1 – 0)
Olympiakos Atene – Wolverhampton (andata 1 – 1)
Rangers Glascow – Bayer Leverkusen (andata 1 – 3)
Wolfsburg – Shakthar Donetsk (andata 1 - 2)
Eintracht Francoforte – Basilea (andata 0 – 3)
Lask Lienz – Manchester United (sndsts 0 – 5)
Le partite di ritorno degli ottavi si giocheranno il 6 agosto.
I quarti di finale saranno disputati il 10 e il 13 agosto
Le semifinali saranno disputate il 17 e il 20 agosto
La finale si disputerà il 27 di agosto

Sperando che finalmente si possa assistere alle partite da venerdì prossimo in poi sia pure senza la presenza dei tifosi allo stadio e senza ulteriori impedimenti, in compenso potremo sentire i commenti diretti dalla panchina e degli stessi giocatori in campo, in attesa che gli spettatori potranno tornare negli stadi magari (si spera) con l'inizio del prossimo campionato.
Auguri a tutti e un particolare incitamento per le 5 squadre italiane impegnate in Europa!

Una volta un giornalista chiese alla teologa tedesca Dorothee Solle: “Come spiegherebbe a un bambino che cosa è la felicità?”. “Non glielo spiegherei” rispose. “Gli darei un pallone per farlo giocare”.
Bentornato calcio, ti aspettavamo!

Nostalgico rossonero