Tra tutti gli sport praticati in Italia, il calcio fa la parte del leone e innegabilmente rappresenta la disciplina sportiva più praticata che viene intrapresa da tutti i ragazzini che si accostano per la prima volta allo sport. Il più delle volte sono gli stessi genitori che conducono i propri figli ancora adolescenti presso le scuole calcio presenti in ogni città, conseguentemente la quasi totalità dei ragazzini a contatto con la realtà calcistica coltiva nel cuore il sogno di diventare un campione come lo sono i loro beniamini. Infatti chi tra noi, figlio di generazioni diverse non ha mai emulato le gesta dei propri beniamini calciando un pallone? E' il desiderio di estrinsecare la propria fantasia che spinge ogni bambino a correre dietro un pallone. E' come il volo di un gabbiano che spazia in alto volando al di sopra dell'immensità di un mare immenso. Il mare dei sogni che per loro diventa diritto di libertà, liberando una grande emozione quando quel pallone entra in rete superando il portiere avversario. Con l'andare del tempo poi, questo desiderio cresce sempre di più concretizzandosi in realtà per alcuni, ma mai trasformandosi in delusione per gli altri che non hanno la stessa fortuna e lo stesso talento per realizzare il loro sogno. Ma essi, i delusi, il calcio non lo abbandonano mai, anzi continuano a coltivarlo nella veste di sostenitori per la loro squadra del cuore, continuando ancora a sognare di diventare campioni nella speranza di veder vincere la propria squadra. Ecco dunque che il calcio diventa un vero e proprio fenomeno di costume e non c'è partita che un tifoso sarà disposto a perdere, qualora non fosse possibile recarsi allo stadio ci sarà sempre l'evento televisivo a colmare questo desiderio ormai trasformato in autentica necessità.

Ribadendo pertanto che il calcio è un fenomeno di costume, basterà evidenziare alcuni dati statistici a conferma di questa tesi. Infatti lo stop di circa tre mesi causato dal Covid 19, ha tenuto in attesa una moltitudine di appassionati. Quando è stato possibile riaprire le manifestazioni calcistiche iniziando lo scorso 12 giugno con il prosieguo del programma di Coppa Italia, la totalità degli appassionati non ha aspettato oltre. Infatti la manifestazione trasmessa in diretta Tv dalla RAI ha fatto registrare ascolti da record, inoltre i dati emersi tramite il controllo dello strumento Auditel, ha registrato i seguenti dati statistici: per la prima partita in programma a Torino tra Juventus e Milan di Venerdì u.s. l'evento è stato visto sul canale di RAI 1 da oltre 8 milioni di spettatori, con uno Share del 34%, mentre per l'altra semifinale disputata al S. Paolo tra Napoli e Inter sabato u.s. l'evento è stato visto sempre sul canale di RAI 1 da 7.119.000 spettatori con uno Share del 32,3%. Solo il festival di Sanremo ha superato di poco questi dati, confermando appunto che per gli italiani il calcio è argomento indispensabile tra le occupazioni e gli interessi di tutti i giorni.
E l'azienda calcio si è attivata in maniera doverosa per superare gli ostacoli ingenerati dall'emergenza pandemica, affrontando con urgenza i temi più scottanti che richiedevano soluzioni improcrastinabili. Il provvedimento più urgente da sistemare era la questione dei contratti per i calciatori in scadenza il 30 giugno. Gli organi internazionali del governo calcistico (Fifa e Uefa) hanno sollecitato la risoluzione di questo delicato problema in tempi rapidi e così, tramite diverse riunioni tra le varie autorità calcistiche come FIGC, Leghe di serie A, B e C , AIC e AIAC, si è giunti a una soluzione che pare possa soddisfare in toto tutte le parti interessate. Si aspetta dunque di conoscere il nuovo protocollo definitivo, firmando l'accordo ufficiale che pare possa prevedere il prolungamento dei contratti in scadenza al 30 giugno, procrastinandoli appunto fino al 31 agosto. Nell'accordo sarà previsto di non aumentare le quote economiche trattandosi di un prolungamento di 2 mesi e non di un nuovo contratto. Questo provvedimento preoccupava molto parecchi club interessati, in quanto avrebbero corso il rischio di perdere alcuni giocatori durante il prosieguo del campionato in conseguenza della perdita delle coperture assicurative e dei rischi di infortuni fuori contratto. Tutto sembra dunque risolto con buona pace della totalità delle parti interessate e soprattutto per la disponibilità da parte dei giocatori e dei loro procuratori.

Ma non è il solo provvedimento ad essere stato adottato dal governo calcistico. Urge risolvere pure sul tavolo delle parti interessate la delicata questione delle trasmissioni televisive riguardante le partite in chiaro. Bisognerà intraprendere una decisione definitiva discutendo la delicata questione di ridurre gli embarghi sugli highlights per la fattibilità in chiaro. Giovedì prossimo 18 giugno si terrà, a tale proposito, una video-conferenza in cui sarà elaborato uno schema che, secondo le anticipazioni di repertorio, potrà confermare con ogni probabilità la decisione di scelta per 2 partite da trasmettere in chiaro per ogni turno fino alla conclusione stessa del campionato di serie A. Ciò potrebbe essere un punto di equilibrio da adottare a seguito della proposta avanzata sia dal ministro Spadafora e sia per la proposta dettata da parte della Lega riguardante i diversi Club interessati nei confronti dei broadcaster titolari dei diritti televisivi. Insomma una soluzione da adottare come ad esempio una sorta di diretta goal, la quale potrebbe accontentare tutte le realtà interessate con la mediazione della FIGC interessata a una risoluzione immediata e indolore, adattandola per la circostanza di emergenza venutasi a determinare in maniera improvvisa.
Ecco dunque che i tifosi potranno usufruire di questo vantaggio per rimediare all'assenza forzata negli stadi. Sarà un modo a mio avviso per attutire l'effetto negativo abbattutosi nelle realtà sociali con le conseguenze dei risvolti economici preoccupanti.
Pertanto attendiamo con rinnovato interesse la conclusione del torneo di Coppa Italia che mercoledì p.v. si svolgerà allo stadio Olimpico di Roma nella partita che vedrà esibirsi due squadre arrivate alla finale con merito: la Juventus e il Napoli si affronteranno con la stessa motivazione e con la stessa ambizione di conquista.
I Partenopei disputeranno la loro decima (10a) finale di Coppa delle quali la metà di esse hanno condotto il Napoli alla conquista di questo trofeo (5 Coppe vinte) mentre la Juventus si appresta a disputare la sua diciannovesima (19a) finale avendone finora conquistate tredici (13 Coppe vinte). Ma il dato più curioso riguarda i due tecnici che guideranno dalla panchina le due compagini. Nessuno dei due infatti ha mai conquistato un titolo da allenatore nella propria carriera, eccezion fatta per Sarri che durante la sua parentesi anglosassone trascorsa nel Chelsea, ha conquistato la Coppa di Europa League. L'evento ancora una volta sarà trasmesso dal canale di RAI 1 e terrà incollati milioni di spettatori davanti al televisore. Per la statistica, tra le due squadre incontrandosi in una finale di Coppa Italia, c'è stato un unico precedente, ovvero quello disputato il 20 maggio del 2012 e che ha visto trionfare il Napoli col punteggio finale di 2 – 0. Successivamente alla conclusione della Coppa Italia entrerà in scena il campionato di calcio con il programma dei recuperi delle partite della 25a giornata: Gli incontri infatti non furono disputati per lo stop dovuto al provvedimento in riguardo alla pandemia.

Le partite sono:
Torino Parma sabato 20/6 ore 19.30 e Hellas Verona Cagliari sabato 20/6 ore 21.45
Atalanta Sassuolo domenica 21/6 ore 19.45 e Inter Sampdoria domenica 21/6 ore 21.45.
Esaminando gli incontri dal punto di vista tecnico e motivazionale si può affermare ad esempio che Torino Parma sarà una partita che nasconderà insidie imprevedibili per entrambe. Il Torino non può più permettersi di perdere ancora punti. Ormai affondato in piena zona retrocessione dopo le ultime cinque sconfitte consecutive, avrà il dovere di reagire migliorando la sua classifica con i 3 punti in palio. Un pareggio servirà a poco ma potrà muovere comunque la classifica e 1 punto per i granata servirà ad incoraggiare i ragazzi per far bene nel prosieguo del campionato. Una sconfitta sarebbe un evento negativo e oltremodo pericoloso specie in questo momento in cui già è precario il dover mantenere uno stato di forma al massimo della prestazione. Il Parma dovrà rimediare alla sconfitta maturata durante l'ultima partita in cui ha dovuto soccombere in casa contro la Spal. I ducali dovranno reagire per non perdere la ghiotta occasione che li proietterebbe in zona Europa League in caso di vittoria. Anche 1 punto potrebbe dare loro la certezza di continuare a sostenere l'obiettivo europeo a fronte della situazione di classifica lusinghiera che essi occupano. E' chiaro che al Parma invece, una sconfitta peserebbe molto ai fini dell'obiettivo preposto determinando un allontanamento dalla posizione attuale in grado di raggiungere il 5° posto finale.

Hellas Verona Cagliari partita molto delicata per entrambe le squadre. Il Verona vincendo potrà confermare ancora una volta l'ottimo lavoro svolto finora da Juricic, un tecnico che ha saputo conquistare i giocatori a sua disposizione e la dirigenza meritevole di elogi per il suo ingaggio. Gli scaligeri mireranno a vincere la partita per avallare ancora maggiormente le loro velleità europee, il pareggio pur avvicinandoli leggermente alla lusinghiera posizione di classifica occupata non precluderebbe il loro obiettivo preposto lottando con le più agguerrite formazioni dei grandi club, le quali tradizionalmente ambiscono ai traguardi europei. Il Cagliari si preoccuperà di non perdere l'incontro poiché altrimenti la squadra verrebbe risucchiata nel vortice pericoloso posto agli inferi della classifica e dove un paio di sconfitte rappresenterebbero un mero nocumento per il morale e per le future partite da affrontare in questa ultima parte invero anomala del campionato.

L'ultima partita nel programma dei recuperi sarà disputata da Inter e Sampdoria allo stadio S. Siro, ma il fattore campo con gli stadi chiusi presenta ormai unicamente solo la difficoltà e la leggera fatica del trasferimento per la squadra ospite.
Per l'Inter, assai deludente nell'incontro di semifinale di Coppa Italia, si prospetterà il compito di compromettere l'obiettivo campionato qualora non dovesse uscire vittoriosa da questo incontro. A dire il vero, i nerazzurri non hanno dimostrato di essere pronti a sostenere con discreta determinazione l'impegno agonistico della partita. Il reparto di attacco con la coppia Romelu Lukaku e Lautaro Martinez, non ha funzionato molto e desta parecchie preoccupazioni sia ai tifosi come pure al tecnico Conte per l'efficacia del loro rendimento apparso non solo inadeguato ma anche estraneo a tratti alla manovra di finalizzazione. E' vero che riprendere i ritmi dopo una forzata sosta di 3 mesi non sia agevole, ma è altrettanto vero che le condizioni fisico-atletiche dei giocatori non dovrebbero essere difformi da quelle dei loro avversari, sottoposti anche loro alla forzata sosta trimestrale. Quindi per questa partita ci si attende da parte dell'Inter una vittoria onde allontanare malumori e cattivi pensieri.... che sarebbero perniciosi per il morale della squadra, soprattutto in chiave europea assumendo ormai l'ultimo obiettivo utile per affrontare con grande impegno la manifestazione internazionale. Per la formazione di Antonio Conte si tratterebbe a questo punto di salvare una stagione iniziata bene e conclusa in modo deludente.
Se mi è permesso, vorrei esprimere una considerazione circa l'atteggiamento assunto da Lautaro Martinez nelle ultime partite disputate e in modo particolare nell'ultima contro il Napoli. Se l'argentino ha deciso di rispondere ai richiami delle sirene catalane dedicando i suoi pensieri alla prossima destinazione di Barcellona lo dica chiaramente. La sua natura di lottatore su tutti i palloni e la sua volontà di segnare hanno sempre contraddistinto in lui un modo di essere in campo, ma da qualche partita queste prerogative sono scomparse per far posto all'abulia e all'assenza di concreto impegno, quasi se egli avesse il timore di infortunarsi e di conseguenza di non presentarsi nelle condizioni migliori presso la sua nuova destinazione. Perchè se Lautaro avesse la coscienza di confessare questo, almeno in disparte al suo allenatore, farebbe la cosa più sensata lasciando spazio al giovane Esposito, desideroso di confermare la sua verve di giovane combattente in campo. Per la Sampdoria, l'incontro è alquanto delicato in funzione dell'attuale posto occupato in classifica. La compagine guidata da Ranieri è alla ricerca di punti preziosi per migliorare il magro bottino per ora accumulato realmente inferiore al piano tecnico iniziale programmato dalla Società. I blucerchiati navigano in classifica in condizioni preoccupanti con un punteggio che lascia molto a desiderare considerando il valore tecnico di tutta la squadra e in particolare del veterano Quagliarella, pertanto faranno tutto il possibile per conquistare punti affrontando il prosieguo delle giornate ancora da disputare con uno spirito più sereno e una condizione morale migliore, in grado di uscire in modo agevole dal baratro della lotta per non retrocedere.

Ultimati i recuperi in programma, si procederà disputando gli incontri del 27° turno di campionato a partire da lunedì 22/6 fino a Mercoledì 24/6. Il turno delle gare prevede i seguenti incontri:
(lunedì) Lecce Milan ore 19.30, Fiorentina Brescia 19.30, Bologna Juventus 21.45
(martedì) Verona Napoli ore 19.30, Spal Cagliari 19.30, Genoa Parma e Torino Udinese 21,45
(mercoledì) Inter Sassuolo ore 19.30, Atalanta Lazio 21.45, Roma Sampdoria 21.45

L'incontro di spicco che attira l'attenzione degli appassionati è il big match tra gli orobici e i laziali. La gara è importante per più di un motivo. L'Atalanta insegue la conquista del terzo posto insidiando l'Inter per non disputare il preliminare di ingresso in Champions come quarta classificata. La Lazio è in lotta per lo scudetto e si trova in classifica distanziata da 1 solo punto di distacco dalla Juventus. Ovviamente la compagine di Simone Inzaghi non è disposta a perdere colpi per non aggravare ulteriormente la posizione di classifica acquisita. Pertanto la gara si preannuncia molto combattuta e interessante. Sarà importante verificare le condizioni atletiche delle due formazioni che i rispettivi allenatori vorranno fare scendere in campo. Altro motivo importante riguarda la classifica dei cannonieri che attualmente vede in testa Immobile, centravanti bianco azzurro della Lazio a quota 27 goal, tallonato da Cristiano Ronaldo con 21 goal. Anche questo sarà un motivo affascinante che caratterizzerà la porzione finale di questo combattuto campionato.
Un augurio a tutti e che il calcio ancora una volta e come sempre possa allietare le nostre giornate.
Parecchi decenni fa, con l'avvento delle trasmissioni televisive in Italia, qualche sociologo affermò che la televisione era “l'oppio dei popoli”. Ebbene, a distanza di un settantennio questo concetto ha ribaltato completamente la filosofia del significato di questa affermazione, arrivando a tramutarsi in una necessità incontestabile tra le esigenze di un mondo rinnovato dalla tecnologia moderna. Di sicuro bisogna riconoscere che la televisione ha contribuito molto a determinare nel calcio un vero fenomeno di costume della società attuale e forse condizionando le abitudini di tutti noi.

Nostalgico rossonero