Dunque, il primo atto della ripresa calcistica si è concluso. La Coppa Italia è stata innalzata da Lorenzo Insigne, il capitano del Napoli, ma per la prima volta nella storia senza il tripudio degli spettatori a fare da cornice festante per il successo dei partenopei.
A seguito delle sofferenze e delle paure patite a causa del Covid 19, l'atmosfera che aleggiava durante il pre-partita e il minuto di raccoglimento ci hanno indotto a riflettere. Infatti si temeva che le conseguenze derivanti dagli effetti del Corona virus ci consegnassero enormi cambiamenti nella gestione di questo sport a noi tanto caro, invece no. Non è successo uno stravolgimento tale da farci temere per il futuro, la quarantena, il riposo forzato, le mascherine, ma soprattutto i morti, quei morti che ora non sono più con noi arrecandoci tanto dolore, paura e insicurezza. Ora i contagi sono notevolmente diminuiti, i ricoveri pure e i malati in terapia intensiva praticamente scomparsi. Abbiamo temuto per la nostra salute e quella dei nostri cari, ma abbiamo tenuto duro svegliandoci da un incubo anche se, almeno per ora, non possiamo dire che tutto sia finito. Ma siamo ormai in vista della conclusione del problema, specie quando nel prossimo autunno saranno pronti i vaccini salva vite. Ora però è giunto il momento della ricostruzione di tutto. E' tempo di rinnovare ciò che forse mai si sarebbe fatto senza l'arrivo del contagio pandemico. L'uomo è sempre stato una bestia, la più intelligente certo, ma per fortuna questa bestia è dotato di raziocinio e quindi in grado di capire come e quando muoversi per percorrere senza traumi il tortuoso cammino del progresso. E così, l'uomo ha capito che mai avrebbe potuto lasciar morire il mondo, ha capito che sarebbe meglio rinnovarlo. Perchè solo tramite le riforme si potrà percorrere la strada più giusta e sicura durante la corsa del tempo verso il futuro. I governi mondiali dell'Economia, della Sanità e di tanti altri settori, si stanno muovendo per migliorare le cose, anche se non sarà facile ottenere risultati immediati in breve tempo, ma essi ci stanno provando e questo è certamente confortante.

Anche il calcio si sta rinnovando e proprio per questo motivo la pandemia ha aiutato a capire che rinnovare potrà essere la strada giusta per mantenere vivo l'interesse di tutti noi. Già qualche accorgimento è stato messo in atto e altri passi saranno fatti, non ultimo quello di rendere finalmente accessibili gli stadi, perchè senza questo ritorno il calcio non sarebbe più quello che a noi piace, non sarebbe più il calcio di tutti e per tutti. Il presidente della FIGC Gravina prevede di arrivare allo scopo molto presto, pertanto gli appassionati non vedono l'ora di manifestare il loro beneplacito tornando ad applaudire i loro beniamini. In fondo, sentire il boato di gioia e di stupore echeggiare tra gli spalti in occasione di un goal mette i brividi a chiunque e i giocatori in campo hanno bisogno di questo calore per esaltare le loro prestazioni tecniche in campo.
Per ora non ci resta che vedere lo svolgimento della partita tramite le immagini televisive in diretta e poter raccontare e commentare le azioni di gioco da condividere con altri appassionati. La Coppa Italia appena conclusa ci ha attenuato sia pure parzialmente la fame di calcio che da un trimestre si è abbattuta in tutti noi, pertanto raccontiamo e commentiamo quanto abbiamo visto:

Napoli – Juventus 4 – 2 Trofeo TIM Cup di Coppa Italia vinto per la sesta volta dal NAPOLI

La partita

Il Napoli di Gattuso, adottando il modulo 4-3-3 ha schierato la seguente formazione:
Meret, Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui
Fabian Ruiz, Demme, Zielinski
Callejon, Mertens, Insigne
A disposizione in panchina: Karnezis, Hysaj, Luperto, Ghoulam, Manolas, Allan, Elmas, Younes, Politano, Lozano,Milik, LLorente

La Juventus di Sarri ha adottato lo stesso modulo 4-3-3 schierando la seguente formazione:
Buffon, Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro
Bentancur, Pjanic, Matuidi
Douglas Costa, Dybala, Ronaldo
A disposizione in panchina: Szczesny, Pinsoglio, Danilo, Olivieri, Rugani, Bernardeschi, Rabiot, Vrioni, De Sciglio, Ramsey, Muratore, Zanimacchia

Le squadre sono scese in campo agli ordini del Sig. Doveri, l'arbitro designato a dirigere la partita. Già sin dal fischio d'inizio le due squadre si sono fronteggiate in campo con una certa dose di prudenza, preferendo studiare i rispettivi schieramenti assemblati dai due allenatori Gattuso e Sarri.
La Juventus, malgrado il favore del pronostico, ha palesato qualche perplessità sullo stato di forma a causa della sosta forzata, problema peraltro già emerso in occasione dell'incontro di semifinale disputato contro il Milan. Il Napoli a sua volta ha affrontato l'impegno con ferma determinazione, peraltro già espressa pochi giorni prima durante la semifinale giocata contro i nerazzurri dell'Inter. In entrambe le compagini il ritmo della partita ha lasciato a desiderare, complice la fatica accumulata in occasione delle due semifinali. Le emozioni però non sono mancate e se alla fine una parte della tifoseria è rimasta delusa vedendo svanire la possibilità del trionfo, l'altra parte ha potuto gioire con la certezza di aver meritato il successo. La prima emozione c'è stata al quinto minuto quando un disimpegno sbagliato da parte di Callejon ha messo in azione Dybala il quale prontamente ha servito Ronaldo. Il portoghese ha sfruttato prontamente l'occasione con un tiro preciso di destro ma non eccessivamente da impensierire Meret il quale ha sventato la minaccia con sicurezza. In questa fase la Juventus ha adottato un pressing asfissiante nei confronti dei giocatori partenopei costringendo all'errore più di ogni giocatore in difesa e a centrocampo. Il Napoli per nulla intimorito ha orchestrato la sua manovra con ordine contrapponendo una fitta barriera nella zona della trequarti campo juventina. Infatti questa strategia ha dato i suoi frutti infittendo la manovra di tutto il centrocampo e organizzando alcune interessanti ripartenze. In una di queste manovre la squadra di Gattuso ha trovato lo spazio necessario per mettere in pericolo la difesa della Juventus apparsa incerta al 25' quando il Napoli ha guadagnato una punizione da una distanza favorevole incaricando Insigne a battere il tiro. Il capitano degli azzurri partenopei ha calciato di precisione sulla destra di Buffon scheggiando il palo e procurando un brivido alla compagine bianconera. La partita non ha offerto molte altre emozioni per l'accanita contesa del pallone da parte dei giocatori nella zona nevralgica del centrocampo. Nel finale del primo tempo però Demme ha avuto una buona occasione, non sfruttata a dovere anche per la perentoria parata di un attento Buffon il quale ha sventato anche il tiro di Insigne nel prosieguo dell'azione. Provvidenziale l'intervallo tra il primo e il secondo tempo per far rifiatare i giocatori in campo.

Anche nel secondo tempo si è manifestato un ritmo poco sostenuto e la stanchezza è affiorata molto presto tra le due formazioni, inducendo i rispettivi allenatori ad effettuare i cambi. Gattuso ha sfruttato appieno l'opportunità sostituendo 5 giocatori previsti dal regolamento, mentre Sarri si è limitato a sostituirne solo 3 onde non stravolgere la tattica adottata in campo. Ma nel secondo tempo proprio i nuovi entrati per il Napoli hanno offerto un paio di emozioni sfiorando il goal con Milik che all'altezza del dischetto del rigore al 72' minuto ha calciato alto sulla traversa sprecando un'occasione ghiotta, ma soprattutto il Napoli non ha saputo sfruttare l'occasione più clamorosa nei minuti di recupero finali, quando Elmas ha colpito il palo da posizione molto ravvicinata a seguito di un grande intervento di Buffon. Il portiere bianconero ha salvato la sua rete dal goal sicuro regalandoci l'emozione di assistere ai calci di rigore. L'incontro dunque è terminato per 0 – 0 e senza ricorrere ai tempi supplementari (aboliti per l'occasione) si è passati ai calci di rigore per stabilire a quale delle due squadre si dovesse assegnare la Coppa Italia. La sequenza dei tiri dal dischetto è avvenuta iniziando dalla Juventus dopo il relativo sorteggio:
Dybala. Tiro forte indirizzato sulla sinistra del portiere. Gran tuffo di Meret ed eccellente parata.
Insigne. Breve rincorsa, finta e goal nell'angolo sinistro della porta. Buffon spiazzato e incolpevole.
Danilo. Rincorsa scoordinata e incerta. Tiro alto sopra la traversa.
Politano. Rincorsa sicura e tiro forte e angolato. Goal
Bonucci. Tiro forte e deciso. Goal
Maksimovic. Tiro di potenza a mezza altezza. Goal
Ramsey. Estrema sicurezza e precisione del tiro. Goal
Milik. Grande determinazione e tiro preciso e forte. Goal

Risultato finale: Napoli – Juventus 4 – 2
Le pagelle:
Buffon (voto 8) il migliore in campo dei suoi compagni. Egli ha effettuato un paio di interventi da grande portiere confermando le sue doti di “capitano onorario” della Juventus, sempre prodigo di consigli e incitamento per i compagni. Una sicurezza per tutta la squadra
Cuadrado (voto 6) Buona prova del colombiano che ha svolto con onestà il suo compito. Ha svolto con sicurezza il ruolo di difensore in copertura e anche di proposizione in fase offensiva. Appannato negli ultimi minuti prima della sostituzione.
De Ligt (voto 6) Prova senza colpe ma senza nemmeno meriti. Ordinaria amministrazione nel compito di copertura difensiva. Improduttivo in area avversaria inserendosi a fatica negli schemi.
Bonucci (voto 6) Solita prova del capitano, priva di acuti e caratterizzata dalle solite infruttuose azioni di rilancio per i compagni. Incerto nell'occasione avuta dal Napoli alla fine della partita.
Alex Sandro (voto 6,5) Meglio rispetto alla partita disputata contro il Milan, risultando positivo nei recuperi effettuati e sufficiente nelle discese in fase di gioco avanzata.
Bentancur (voto 6) Ha accusato la fatica nella maiuscola partita disputata contro il Milan. Anche contro il Napoli il suo apporto è stato lodevole e avrebbe potuto essere più incisivo qualora avesse avuto una maggior collaborazione da parte dei compagni di reparto.
Pjanic (voto 5) Sempre più inconsistente negli schemi di Sarri accusando abbassamenti di ritmo preoccupanti. Insufficiente nei recuperi di palloni conquistati dagli avversari e poco incisivo nella manovra di costruzione. Vittima della sua involuzione a causa dello stato di forma precario.
Matuidi (voto 6) Gran corridore e portatore di palloni giocabili. Grande impegno mal supportato dal reparto in cui è mancata fluidità di manovra. Impreciso nel tiro finale e confusionario nei fraseggi.
Douglas Costa (voto 5) Molto fumo e poco arrosto. Le sue discese sulla fascia, le incursioni a rete e i suoi cross, molto spesso, sono risultati assai improduttivi e inconcludenti. Evanescente nella manovra corale ed egoista in alcune conclusioni inopportune.
Dybala (voto 5,5) Partito bene operando un pressing asfissiante si è poi affievolito nella manovra e ha perso consistenza nei suoi tentativi a rete dovendo affrontare una difesa avversaria arcigna e attenta. Penelizzato anche per la scarsa vena di Ronaldo.
Ronaldo (voto 5) Duole dover affermare l'inconsistenza e lo scarso apporto fornito alla squadra. CR7 ancora una volta ha dimostrato che senza la condizione necessaria diventa una presenza nociva solo per la propria squadra. Il suo stato di forma precario preoccupa i compagni e lo staff tecnico in vista degli impegni imminenti di campionato.
Danilo (voto 4,5) La sua prova è da condannare alla luce del fatto che avendo sostituito Cuadrado sulla fascia e quindi in condizioni di freschezza rispetto ai compagni e agli avversari avrebbe dovuto offrire una prova più efficiente e positiva mentre invece ha fornito una prestazione deludente su tutti i fronti sbagliando inoltre il calcio di rigore che ha spianato la strada del successo al Napoli.
Ramsey (voto 6) Pochi minuti di gioco per essere giudicato adeguatamente. Il voto di sufficienza è guadagnato alla luce dell'ottima esecuzione del calcio di rigore.
Benardeschi (senza voto) Troppo breve la sua presenza in campo per essere giudicato.

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Meret (voto 7,5) Tra i migliori in campo della sua squadra, l'ex portiere friulano si è distinto per gli interventi sempre attenti e perentori. Un paio di parate infatti sono state determinanti per evitare una svolta negativa del punteggio. Sicuro e decisivo in occasione del calcio di rigore parato a Dybala, determinando una situazione di vantaggio psicologico per sé e per tutta la squadra.
Di Lorenzo (voto 7) Sicuramente tra i migliori terzini del calcio italiano. Sotto gli occhi del commissario tecnico Mancini, il terzino partenopeo ha mostrato sicurezza negli interventi, grande personalità e buona predisposizione nelle proiezioni offensive. Un buona prova ricca di orgoglio.
Maksimovic (voto 7) Decisivo e sicuro negli interventi sia di piede che nei colpi di testa. Positivo nel chiudere gli spazi agli attaccanti bianconeri e da elogiare per la freddezza evidenziata durante l'esecuzione del calcio di rigore. Ottima intesa con i suoi compagni di reparto.
Koulibaly (voto 7) La sua lunga assenza dovuta all'infortunio grave subito, ha privato il Napoli per parecchi mesi del suo prezioso apporto che ieri sera ha saputo dare sicurezza e concretezza a tutti i compagni di reparto. Abile nei colpi di testa è stato sempre attento ad anticipare gli avversari negli interventi in entrambe le aree di rigore. Ottima l'intesa con l'altro centrale di difesa Maksimovic.
Mario Rui (voto 6) La sua prova è stata efficace e sufficientemente apprezzata. Abile nelle proiezioni offensive, ma meno efficace nei recuperi difensivi. E' stato giustamente sostituito da Gattuso per il crescente nervosismo mostrato in campo e per le reiterate eccessive proteste nei confronti del direttore di gara.
Fabian Ruiz (voto 7) Lo spagnolo sia tecnicamente e sia agonisticamente ha fornito una prova del tutto convincente muovendosi in campo secondo una strategia impostata a centrocampo con estrema attenzione e dedizione. Appannato per l'enorme fatica profusa è stato sostituito da Gattuso, ma la sua gara è degna di lode comunque.
Demme (voto 7) Gran lavoro oscuro di ricucitura a centrocampo. Attento nel gioco di rottura del gioco avversario chiudendo gli spazi in fase di ripiego. Il suo apporto non ha mai dato l'impressione di non essere efficace, alternandosi con l'aiuto dei compagni a creare la doppia marcatura nei confronti degli avversari più pericolosi.
Zielinski (voto 6,5) Meno brillante del solito, ma efficace egualmente nella manovra e nel doppio compito assegnatogli da Gattuso a protezione del reparto arretrato e a riproporsi in fase di costruzione del gioco. Estenuato dal gran lavoro profuso, è stato sostituito risultando comunque positivo per l'economia del gioco partenopeo.
Callejon (voto 6) Meno brillante del solito, lo spagnolo finché rimasto in campo ha dato il suo efficace contributo alla squadra. Un paio di distrazioni iniziali stavano per compromettere il risultato nella prima parte del primo tempo.
Mertens (voto 6) Ha accusato particolarmente la fatica accumulata durante la partita disputata contro l'Inter, ma fino a quando ha giocato prima di essere sostituito da Milik è stato efficace e pericoloso per la squadra avversaria.
Insigne (voto 6,5) Buona prova del capitano tenuto conto degli avversari da affrontare. All'inizio un po' incerto, poi si è ripreso terminando in crescendo la gara e mettendo a disposizione dei suoi compagni la sua abilità tecnica.
Hysaj (voto 6) Ha sostituito degnamente Mario Rui dando il suo contributo alla squadra in modo concreto e pratico. Prezioso nei recuperi difensivi, meno nelle azioni propositive. Rendimento sufficiente e generoso.
Milik (voto 6,5) Sicuramente positivo e concreto nel sostituire Mertens. Peccato per lui aver commesso l'errore decisivo che avrebbe portato in vantaggio il Napoli nel momento cruciale della partita. Emotivamente perfetto comunque durante l'esecuzione del calcio di rigore decisivo che ha dato la vittoria alla sua squadra.
Politano (voto7) Ha sostituito degnamente Callejon dando una spinta propulsiva maggiore alla manovra dell'attacco partenopeo. Molto efficace anche nel proporsi al tiro a rete con continuità ed applicazione costante. Freddo e decisivo in occasione del calcio di rigore eseguito con sicurezza e precisione dando la vittoria ai partenopei.
Allan (senza voto) impossibile dare un giudizio reale per la brevità della presenza in campo.
Elmas (senza voto) Impossibile assegnare un voto e un giudizio per la sua breve presenza in campo.

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Un particolare encomio va fatto nei confronti di Gattuso un professionista capace, caparbio, e bravo nel trasmettere il suo credo calcistico a tutta la squadra. L'ex Milanista dopo le passate esperienze ha raggiunto una maturità convincente alla faccia dei suoi denigratori quando Ringhio era ancora l'allenatore del Milan. La sua affermazione dimostra che questi pseudo tifosi capiscono ben poco di calcio e scrivono parecchie corbellerie tanto per scrivere. Farebbero più bella figura a tacere e sorvolare! Rimpiango l'onestà e la professionalità di Rino che io ho sempre personalmente sostenuto e difeso.
Ma alla luce delle vicende a seguito dello stop imprevisto, tutti noi possiamo essere soddisfatti per il ritorno in campo del calcio. In questi mesi abbiamo manifestato troppa apprensione e delusione, ma ora che è tornato ci sentiamo appagati pur se non ancora completamente e speriamo che tutto ritorni come prima nel più breve tempo possibile, con gli spettatori a gioire fra gli spalti degli stadi.
Una cosa è certa: HA VINTO IL CALCIO ed era proprio questo che tutti noi ci auguravamo!

Nostalgico rossonero