Sono trascorse solo otto giornate di campionato eppure per la squadra allenata da Mister Pioli, il Milan che tanto amiamo, le similitudini con la scorsa stagione, conclusasi con la vittoria di uno scudetto che ai più sembrava impossibile, sono già talmente tante da non poter passare inosservate e speriamo possano essere il preludio al medesimo finale.

Come la passata stagione il Milan perde con il Napoli, poco importa se immeritatamente, zero punti ed è costretto ad inseguire la capolista. Come l'anno scorso è l'insidiosa trasferta di Empoli l'impegno immediatamente successivo alla sfida con i partenopei. Terzo dato casualmente identico, l'infortunio in nazionale del portiere Maignan, cosa inusuale che obbliga Tatarusanu, in completo giallo, a sostituirlo sia in Campionato che per la Champions. Ultimo e per nulla gradevole, il numero di giocatori fermi in infermeria sfiora l'esagerazione, come già accaduto in passato. Se lo scorso anno la vittoria del Milan per 4 a 2, era stata frutto di un Kessie in formato "gigante", schierato nell'inusuale ruolo di trequartista, la vittoria di ieri sera per 3 a 1 ha nel gruppo, forte, determinato e pieno di certezze, la sua spiegazione, ma esibisce un Leao, talmente bello da vedere, potente, leggiadro e spensierato, da autorizzare anche il più scettico dei tifosi a cullare qualsiasi tipo di sogno. 

Chi guardasse solo il risultato finale o i pochi minuti di sintesi messi a disposizione, non riuscirebbe a capire il reale valore di questa vittoria e quanto sia stata difficile e voluta. Il Milan parte forte, padrone del campo e sfiora in almeno tre occasioni di poter segnare il gol del vantaggio, ma ciò non accade anche per la bravura di Vicario, ottimo portiere empolese. Gli infortuni di Salameakers e Calabria non obbligano solo Pioli a dover effettuare due cambi già nel primo tempo, ma stravolge la fascia destra, oltretutto con Kjaer ammonito e dolorante ad una gamba. Dentro Krunic e Kalulu, occupando il campo più con quel 4/3/1/2 di cui avevamo discusso in settimana, complici le contemporanee assenze di Messias e Salamandra, che il tradizionale 4/2/3/1. Il Milan gioca e lascia giocare.
L'Empoli del secondo tempo assapora l'impresa, corre e lotta su ogni pallone. La partita non è bella, ma veloce ed avvincente ed il temporale che si abbatte sul Castellani sembra la definitiva certificazione che il Milan dovrà accontentarsi di uscire imbattuto dal rettangolo di gioco. Specialmente dopo che Bajrani presentatosi a tu con per tu con Tatarusanu si divora il gol del possibile vantaggio. A poco più di quindici minuti dalla fine Mister Pioli effettua l'ultimo cambio a disposizione, con il triplice ingresso di Dest, Diaz e Rebic, per l'infortunato Kjaer, CDK e Giroud. Superfluo ricordare quanto Rebic sia mancato a questa squadra e il suo gol al minuto 79' ne ha amplificato la convinzione.
Tutto nasce da una rimessa laterale effettuata in velocità da Tonali, capitano viste le sostituzioni di Calabria e Kjaer, Leao protegge e difende il pallone passandolo al croato con la scritta: "spingi" ed il vantaggio è bello che confezionato, con tanto di proteste dell'allenatore Empolese che non restituendo il pallone aveva contribuito ad una rimessa laterale, poco regolamentare. Partita vinta e conclusa? No, perchè in pieno recupero, al minuto 92', Bajrami conferma le sue qualità di realizzatore trasformando in gol un calcio di punizione dal limite, anche grazie alle comprensibili titubanze del portiere milanista, praticamente in vacanza da oltre un anno e non più giovanissimo.
Palla al centro ed Empoli in festa, senza però aver fatto i conti con una squadra che si arrende solo dopo il triplice fischio finale. Così il Milan in un minuto e pochi tocchi torna in vantaggio. Ballò Tourè da due passi dalla porta conclude in gol un passaggio di testa di Krunic. INCREDIBILE. Ancora due minuti e la vittoria si trasforma in trionfo. Leao parte in contropiede già dalla propria metà campo, veloce come un leopardo, leggero come una gazzella e potente come un orso bianco e con un pallonetto tanto elegante quanto difficile, fra l'erba impregnata di acqua, scavalca l'incolpevole Vicario, segna il 3 a 1 e scarica tutto il suo sorriso verso tifosi e compagni. Tutti in piedi ad applaudire, allo stadio e dal divano di casa, per lui e per tutto il Milan.
Poche altre squadre sarebbero riuscite a vincere. Il bollettino medico è particolarmente preoccupante, ma non c'è neppure il tempo per pensarci perchè la sfida di Champions contro il Chelsea è già alle porte. Questo Milan ci sta sorprendendo e credo che neppure il più ottimista dei tifosi possa comprendere fin dove possa arrivare. Non ci resta che aspettare.

Qualche ultima considerazione, prima di concludere. Consiglierei al giornalista Padovan, per altro simpaticissimo, di sospendere ogni pronostico sull'Inter poichè sono anni che non ne prende uno.
Il Napoli vincerà lo scudetto? Dubito. Spalletti, le statistiche e il calendario consigliano prudenza. Sarebbe opportuno che Allegri venisse avvisato che il campionato non inizia dopo il Mondiale. Capisco che è arrivato in ritiro con calma, impegnato da altro, ma i due anni di pausa, a quanto pare, non gli hanno fatto bene.

Concludo con un riferimento a Cassano. Un Campione è colui che sa come comportarsi sia in campo che fuori. Appare evidente che il calciatore di "Bari vecchia" non possa essere elevato a tale fascia. Fuori dal campo si atteggia a "bullo" e in campo, per quanto bravo, non era certo irresistibile e personalmente non ho un suo ricordo abbinato ad imprese della Nazionale.

EMPOLI: Vicario; Stojanović, De Winter, Luperto, Parisi; Haas (dal 38' st Cambiaghi(, Grassi (dal 45 2 Marin), Henderson (dal 13' st Bajrami); Pjaca (dal 13' st Bandinelli); Satriano (dal 38' st Destro), Lammers. A disposizione: Perisan, Ujkani; Cacace, Ebuehi, Guarino, Walukiewicz; Baldanzi, Degli Innocenti, Fazzini, Ekong. Allenatore: Zanetti. MILAN: Tătăruşanu; Calabria (dla 39' Kalulu), Kjær (dal 27' st Dest), Tomori, Ballo-Touré; Bennacer, Tonali; Saelemaekers (dal 32' Krunic), De Ketelaere (dal 27' st Diaz), Leão; Giroud (dal 27' st Rebic) A disposizione: Jungdal, Mirante, Gabbia,, Thiaw; Adli, Bakayoko, Pobega, Vranckx; Lazetić. Allenatore: Pioli.