Si è appena concluso un emozionante weekend di grande calcio, che oltre ad una splendida tre giorni di Serie A ha regalato emozioni anche per quanto riguarda gli altri campionati europei e non solo.

La notizia più grande è arrivata dall’Inghilterra, dove sembra che siano state riscritte le gerarchie, col Manchester City che si è imposto in maniera nettissima sul Liverpool campione in carica, con un 1-4 ad Anfield che sa di passaggio di consegne. In Spagna non sono arrivate sorprese, ma sicuramente partite degne di nota, a cominciare dal 3-0 del Siviglia sul Getafe, importante sia perché gli andalusi sembrano essere la vera seconda forza del campionato, ma ancora di più per il primo gol spagnolo del Papu Gomez, che ha tutte le intenzioni di archiviare il favoloso capitolo Atalanta per iniziarne uno nuovo e magari più vincente che lo veda ancora protagonista in maglia Siviglia. Inoltre, in attesa della partita di questa sera dell’Atletico capolista, Real e Barcellona sono riuscite a portare a casa i tre punti per il rotto della cuffia, rispettivamente contro Huesca e Betis. In Francia si è tenuto le classique, in cui il PSG si è imposto con le firme di Mbappé e Icardi e si prepara a dar battaglia a Lille e Lione per la testa della classifica. Infine, in Qatar ha preso il via il mondiale per club di cui abbiamo già la prima finalista. Parliamo del Tigres di Gignac che, battendo il Palmeiras in semifinale, si regala la finale entrando nella storia come prima squadra Concacaf a disputare la finale di questo torneo, dove è atteso come avversario il Bayern Monaco, che però deve prima battere i campioni d’Africa dell’Al-Ahly.
Tanto grande calcio di cui parlare anche in casa nostra, dato che il ventunesimo turno di campionato ha regalato belle partite, qualche sorpresa, e una nuova classifica che ci dà alcune indicazioni importanti per la lotta scudetto ma non solo.

LA LOTTA SCUDETTO
Partiamo obbligatoriamente da qui, dalla lotta per il traguardo più prestigioso, di cui adesso conosciamo quasi definitivamente le compagini che se lo contenderanno. Si ritorna a un grande classico del nostro calcio, che non si vedeva dal pre-calciopoli, ossia la triplice rivalità tra Juventus, Inter e Milan, che hanno tutte dato un chiaro segnale di superiorità rispetto alle inseguitrici.
I nerazzurri, che hanno aperto l’ultimo turno nel posticipo del venerdì, hanno trovato una convincente vittoria per 2-0 contro la Fiorentina, che invece resta molto lontana dal convincere. È stata una vittoria importante perché ha riportato l’attenzione dell’ambiente interista sul rettangolo di gioco, anche se non si può dimenticare o sottovalutare ciò che sta succedendo al di fuori di esso in casa Suning e su cui però non mi soffermo.
Mi soffermo invece sulle risposte delle avversarie, in primis della Juventus, che è tornata allegriana per una partita e l’ha fatto con successo rifilando due gol alla Roma e scavalcando proprio i giallorossi al terzo posto. Anche in questa partita, Pirlo ha azzeccato pienamente l’interpretazione tattica e grazie a una grande partita della sua squadra, guidata generale difensivo Chiellini e della punta di diamante bianconera Cristiano Ronaldo, ha trovato un altro successo.
Anche il Milan ha dato la sua risposta in maniera convincente, stendendo il Crotone con un 4-0 che porta il marchio dei 500 gol in carriera con i club di Ibrahimivic, che poi ancora affamato ha fatto 501 e insieme alla doppietta di Rebic tiene il Diavolo in vetta.
Tra le inseguitrici, l’unica outsider potrebbe essere la Lazio, che con il solito gol Immobile ha battuto di misura il Cagliari e allungato la propria serie positiva, agganciando la Roma e avviandosi lanciatissima al big match di domenica prossima in casa dell’Inter. Questa partita dirà se i capitolini sono ancora in corsa per lo scudetto o se anche quest’anno potrà lottare “solo” per un piazzamento in Champions League.

LA ZONA EUROPA
Se la Lazio può ancora rivelarsi una outsider per lo scudetto, sembrano avere meno possibilità Roma, Napoli e Atalanta.

La squadra di Fonseca conta gli stessi punti in classifica dei cugini biancocelesti, ma si conferma allergica agli scontri diretti e perciò non è all’altezza del tricolore e di chi se lo contende. Inoltre, la difesa giallorossa è troppo penetrabile per ambire a qualcosa di più del quarto posto, essendo, con 35 gol subiti, la peggior difesa tra le prime dodici squadre della classifica, un dato non poco preoccupante.
Il Napoli resta intrappolato nel vortice negativo dell’ultimo periodo ed è incappato nella settima sconfitta stagionale con il Genoa, altro dato eccessivamente negativo per pensare in grande.
Chi fino a poco tempo fa pensava ancora in grande era l’Atalanta, che ha però avuto una clamorosa battuta d’arresto nel pomeriggio di sabato contro il Torino. Dopo essere andata sopra di tre gol dopo soli venti minuti, alla Dea è sfuggita completamente di mano la partita, che il Torino ha riacciuffato con una rimonta fantascientifica.
Non sono arrivate solo cattive notizie però per queste squadre, dato che le impreviste sconfitte di Verona e Sassuolo tengono queste due ambiziosi rivali a una distanza di sicurezza di 6 punti dalla settima posizione, l’ultima valida per un piazzamento europeo.

SITUAZIONE DIFFICILE PER QUATTRO SQUADRE IN CODA
Anche per quanto riguarda la corsa per la salvezza in fondo alla classifica le gare del fine settimana hanno avuto molto da dire.
Decisiva è stata la super vittoria dello Spezia sul Sassuolo, dato che ha portato i liguri quintultimi a cinque lunghezze sopra le inseguitrici. Quattro squadre (Crotone, Parma, Cagliari e Torino) sono rimaste staccate dalle altre e se dovesse rimanere così la classifica, solo una di queste si salverebbe, mentre le altre sarebbero costrette a una retrocessione in Serie B che per tutte saprebbe di fallimento. Infatti, il Crotone si ritroverebbe in cadetteria dopo un solo anno di A, la nuova proprietà americana del Parma esordirebbe con una retrocessione, il progetto del Cagliari affidato a Di Francesco naufragherebbe nonostante la grande fiducia della società e il Torino, che per anni ha preparato la squadra per centrare un piazzamento europeo, scriverebbe una pagina nerissima della propria storia.

Questo è quello che ci dice ad oggi la classifica, ma attenzione, perché ormai sappiamo che in questo pazzo campionato dell’era covid le classifiche sono facilmente mutevoli a causa di sorprese sempre dietro l’angolo e chissà che non mi ritrovi a commentarne alcune già dalla prossima settimana.