Dopo aver chiuso il girone al primo posto e a punteggio pieno, continua la spedizione europea della nostra nazionale, che dopo aver eliminato l’Austria agli ottavi se la vedrà col Belgio, che sulla sua strada ha già fatto una vittima illustre, il Portogallo di Cristiano Ronaldo. E oltre a CR7 sono già diversi i big finiti prima del previsto sotto ad un ombrellone in spiaggia. Ultimi in ordine di tempo i francesi, che con l’errore dal dischetto di Kylian Mbappé si sono visti eliminati dalla Svizzera, che si è regalata una notte indimenticabile. Ma ancora prima della Francia, a sorprendere era stata l’eliminazione dell’Olanda fino a quel momento imbattuta, che si è dovuta inginocchiare alla Repubblica Ceca del ritrovato Patrik Schick. Aggiungendo una tra Inghilterra e Germania, che si affronteranno oggi alle 18, salirà a quattro il numero delle favorite finite fuori già agli ottavi.

E in questa strage di big l’Italia va avanti, non con meno sofferenza, ma con un esito completamente opposto a quello degli storici rivali d’oltralpe. La nazionale di Mancini ha dovuto fare i conti con la prima partita da dentro o fuori di questa nuova era, e non potendo più sbagliare è inizialmente mancata la serenità con cui era stato affrontato il girone eliminatorio. L’avversario poi ha contribuito a rendere l’impegno ancora più difficile del previsto. L’Austria è riuscita a non snaturarsi di fronte ad un avversario sicuramente più forte, è rimasta solida dietro e con grande intensità ci ha dato molto filo da torcere a centrocampo, e ha costruito il suo gioco su una certezza come Alaba, quasi allenatore in campo, e sul carismatico Arnautovic che si è più volte reso pericoloso. Poteva diventare una serata storta anche per gli azzurri, che escono invece rinvigoriti da questa dura prova, avendola superata da vero gruppo. Si sono rivelati decisivi i cambi per cambiare le sorti della partita: nella ripresa Verratti e Barella hanno accusato parecchio l’opposizione dei centrocampisti austriaci, Schlager su tutti, e l’inserimento dei freschi Locatelli e Pessina ha sicuramente spostato gli equilibri. Se loro hanno spostato gli equilibri in campo, l’equilibrio nel punteggio lo ha rotto Chiesa, che si conferma uomo in più di questa nazionale, sia da subentrato che da titolare. Infine, è stato utilissimo anche l’inserimento del gallo Belotti, che ha poca gloria per sé ma fa un lavoro preziosissimo là davanti, giocando a farsi abbattere dagli austriaci e far salire i suoi. Ma più che per i cambi, quasi telefonati per come si era messa la partita, Mancini è stato fondamentale nel richiamare ai suoi alla calma, soprattutto prima dei tempi supplementari, quando l’Italia se l’era già vista brutta almeno un paio di volte. Si rischiava di scendere in campo con un eccessivo nervosismo, che il Mancio ha avuto il merito di placare. È anche grazie a questa maggiore tranquillità nell’extra time che siamo riusciti a infilare due gol nel giro di dieci minuti e poi gestire il risultato con nervi saldi.

Dopo una fase a gironi che ci ha dato molta consapevolezza della nostra forza, ora questo primo ostacolo superato fa sicuramente crescere la squadra, che è riuscita a vincere a differenza di altre nazionali forse non così forti dal punto di vista del gruppo. E ora che siamo entrati tra le otto migliori d’Europa incontriamo il Belgio, terzo all’ultimo mondiale e pieno di fenomeni, ma abbiamo già visto, non così solido dietro e con due titolari come De Bruyne e Hazard non esattamente nel pieno della condizione.
Sarà comunque difficilissimo e se non dovessimo passare non sarà di certo un fallimento, ma un primo passo per migliorarsi ulteriormente in vista del prossimo mondiale. Di certo però, dopo diverse grandi prove di forza, ci presenteremo in campo a testa altissima, senza nulla da invidiare a una corazzata come quella belga, che forse non è così felice di averci davanti.