Non poteva mancare al termine del campionato la mia personale top 11 che comprende quelli che secondo me sono stati i migliori della stagione, sia per numeri oggettivamente importanti, ma anche un po’ per parere e gusto soggettivo. Lo ammetto, mi sono trovato di fronte a scelte molto dolorose e per forza di cose ho dovuto escludere nomi illustri che un posto se lo sarebbero meritato.

La premessa importante riguarda il modulo di partenza, che è il classico 433 che permette di equilibrare il numero di interpreti per ogni ruolo e di inserire giocatori con compiti diversi in ogni reparto, proprio al fine di inserire il migliore per ogni zona di campo.

LA PORTA

La porta della top 11 della Serie A non potevo che affidarla a Gigio Donnarumma che si è consacrato durante questo campionato come miglior portiere d’Italia. Lui sarà, a partire dall’imminente campionato europeo, il portiere della nazionale italiana almeno per i prossimi dieci anni, ma oggi più che mai rappresenta un presente solidissimo ed è infatti già fra i portieri migliori del mondo. Grande stagione anche per la sua squadra, che ha trascinato in Champions a suon di parate, senza lasciarsi condizionare dalle insistenti voci di mercato degli ultimi mesi. Con ogni probabilità non parerà più per il Milan e forse nemmeno in Serie A, ma ciò non gli toglie un posto tra i pali e il titolo di miglior estremo difensore di questo campionato.

LA LINEA DIFENSIVA

Difesa a quattro, in cui inserisco quindi quelli che sono stati a parer mio i migliori terzini (sinistro e destro) e i migliori centrali.

Partiamo da destra e quindi dalla freccia dell’Inter scudettata di Conte. Achraf Hakimi ha avuto un impatto devastante sul nostro campionato, come testimoniano i suoi 7 gol e 10 assist alla prima annata italiana. Oltre a questi numeri ha avuto il grande merito di applicarsi bene anche in fase difensiva e ovviamente di aver vinto lo scudetto. È stato proprio questo il motivo per cui l’ho preferito a un altro meritevolissimo come Cuadrado.

Arriviamo ai centrali di difesa. Il primo è stato premiato dalla lega come miglior difensore del torneo, assegnazione che condivido e che vale quindi a Cristian Romero un posto nel mio top team. Il modo in cui si è inserito nella difesa atalantina e l’evoluzione che ha compiuto in breve tempo alla corte del Gasp meritano di essere premiate, anche in virtù della qualificazione in Champions League, competizione in cui Romero ha dimostrato di poter stare alla grande.

A far coppia con l’argentino in questa squadra ideale è un altro nerazzurro e per la precisione un interista. Parlo di Alessandro Bastoni che per il secondo anno consecutivo è stato titolare inamovibile nel terzetto difensivo di Conte e insieme a Skriniar e De Vrij, anche loro vicini a essere selezionati per la top 11, ha blindato la porta dell’Inter nella fase decisiva del campionato, conquistando anche la convocazione nella nazionale di Mancini.

A completare la difesa c’è quello che ho scelto come miglior terzino sinistro del campionato. Il fatto che Spinazzola non fosse nemmeno in ballottaggio per questo posto fa capire quanto sia alto il livello sulla corsia mancina, dove viaggiano treni come Gosens e Theo Hernandez, senza dubbio in generale tra i migliori giocatori della Serie A. Alla fine ho scelto il primo lasciandomi convincere da numeri ancora una volta impressionanti, tipici di un attaccante più che di un esterno a tutta fascia. Gli 11 gol e 6 assist di Gosens fanno la differenza su un Theo Hernandez comunque mostruoso con 7 gol e 6 assist. Per questi due i numeri parlano da soli e scelgo il tedesco solo per 4 gol in più, ma questa è stata la scelta forse più difficile della mia top 11.

IL CENTROCAMPO

Due posti su tre a centrocampo erano già prenotati da due calciatori autori di una stagione clamorosa, mentre per il terzo posto il ballottaggio è stato impegnativo.

Parto da quello che dovrebbe essere idealmente il vertice basso di questo pacchetto, non un regista costruttore di gioco, ma neanche un mediano vecchio stile, semplicemente un giocatore totale che quest’anno ha raggiunto livelli altissimi: Franck Kessié è stato il più grande trascinatore del Milan di Pioli e in una stagione lunga e intensa come questa è stato forse il giocatore tra questi che dall’inizio alla fine è rimasto continuo su questi livelli che gli danno di diritto il posto nella top 11 stagionale. Forse di questa squadra sarebbe anche il rigorista, dato che in stagione è stato quasi sempre infallibile e in particolare ha firmato la doppietta di Bergamo che ha regalato il ritorno in Champions League al Milan.

Accanto a Kessié va senza dubbio il suo opposto nerazzurro: Nicolò Barella. Con Conte ha proseguito il suo processo di crescita e quest’anno si è consacrato come uno dei centrocampisti migliori d’Europa. Questo step è arrivato abbinando alla grande quantità che lo caratterizza una qualità che ha alzato l’asticella dell’intero centrocampo dell’Inter. Non a caso Barella è da tempo titolarissimo nell’Italia di Mancini e ha concluso il campionato con ben 9 assist a referto.

Per l’ultimo posto avevo solo l’imbarazzo della scelta fra mezzali e trequartisti come Zielinski, Luis Alberto, Milinkovic Savic, Pellegrini e Malinovski, ma ho scelto l’unico giocatore di una medio-piccola di questa selezione, ovvero Rodrigo De Paul. L’argentino ha vissuto una stagione pazzesca, a livelli altissimi dalla prima all’ultima partita. Ha fatto salvare l’Udinese e ha fatto divertire noi appassionati e fra i suoi 9 gol e 10 assist troviamo vere e proprie perle. A 27 anni si meriterebbe finalmente una big, ma intanto trova un posto tra i migliori della stagione.

IL TRIDENTE DA 75 RETI

Arriviamo all’attacco di questo 433, un tridente super prolifico con tre bomber che hanno portato in Champions League le loro squadre.

Cominciamo da Luis Muriel, secondo atalantino di questo 11, autore quest’anno della miglior stagione della sua carriera. Per lui sono arrivati 22 gol che gli valgono il terzo gradino del podio dei cannonieri con una media reti impressionante. Pensate, il colombiano ha giocato solo il 42% dei minuti di questo campionato, che gli è bastato per portare la dea al terzo posto.

Al centro dell’attacco bisogna per forza schierare Romelu Lukaku, volto dell’Inter campione d’Italia, capace di chiudere il campionato in doppia doppia, doppia cifra sia di gol (24) che di assist (10). Premiato dalla lega come MVP della stagione, non poteva non figurare in questa formazione ed è il quarto interista presente.

L’ultimo pezzo di questo tridente è il capocannoniere della Serie A, Cristiano Ronaldo. Che se ne dica, la Juve è arrivata in Champions e Ronaldo il suo contributo l’ha dato vincendo per la prima volta la classifica marcatori in Italia. Vince il ballottaggio con un magnifico Insigne per il prestigioso traguardo personale, ma anche per quel traguardo di squadra che Ronaldo, a differenza di Insigne, ha centrato.

Insieme agli 11 migliori giocatori della stagione va però aggiunto il nome del miglior allenatore. Nonostante un modulo non tipico del suo modo di giocare, sulla panchina di miglior mister ci va Antonio Conte, quinto interista dopo i quattro in campo, architetto del primo scudetto nerazzurro dopo dieci anni di digiuno.