Cari amici granata, sono veramente contento di descrivere una prova maschia del Toro che, dal punto di vista del gioco, ha letteralmente imposto il proprio alla Juve.
L’approccio della Juve alla partita è stato molto negativo in quanto per venti minuti ha subito il forcing del Toro, raramente uscendo dalla propria metà campo. Disgraziatamente alla prima uscita la Juve, su calcio d’angolo, ha gelato il Toro con un goal estemporaneo su cui Milinkovic - Savic ha qualche responsabilità. La reazione del Torino è stata immediata sfiorando a sua volta il goal, poi per dieci minuti il Torino si è un po' smarrito, ma lentamente ha ripreso il controllo delle operazioni finendo all’attacco il primo tempo.
Il gioco si è svolto prevalentemente come previsto. La difesa del Toro annullava il Tridente Juventino e l’attacco del Toro con Pogeba finto trequarsista, in realtà ribattitore di cross da sinistra, non se la cavava male.
Tutta la difesa juventina era in affanno e stentava a contenere la catena di sinistra del Torino (da cui vedremo verrà il goal). Il Torino nel primo tempo costruiva diverse palle goal, senza riuscire  realizzarle per la bravura del portiere juventino.
Il Toro iniziava la seconda frazione come la prima, poi la partita si trasformava in un combattimento, nel quale Belotti si esaltava e trovava il goal.

Per quanto riguarda la Juve subiva quasi per tutta la partita l’impostazione a uomo del Torino, scendendo sullo stesso piano di potenza della marcatura a uomo. Ecco dunque che il tasso tecnico tra le due squadre si annullava ed il Torino poteva giocare come meglio credeva, mentre la Juve cercava di imitare il Toro, rinunciando a giocate agili e veloci. In questo caso la Juve ha denotato un grosso Gap organizzativo per fronteggiare questo tipo di gioco, utilizzato spesso in Europa. Se tecnicamente la Juve era piu forte del Toro, con il suo gioco il Toro abbassava notevolmente il potenziale tecnico della Juve che era costretta a imìtarlo, scendendo sul piano della potenza.
Se la Juve non  troverà rimedio a questo in Europa farà poca strada.

Dell’attacco tridente Bianconero annullato dalla difesa granata abbiamo già detto e così in generale della difesa della Juve, dove Cuadrado non spiccava per doti di contenimento, tant’è che Bekalo gli sfuggiva nell’occasione del gol del pareggio ad opera di Capitan Belotti,  ed è proprio del Gallo che vorremmo parlare. Ha avuto molti spunti ed è durato molto tempo, segnale della serietà con cui si è allenato sia separatamente che seguendo gli allenamenti dei compagni di squadra, con i nuovi movimenti che Mr, Juric proponeva. In questo modo tecnicamente il Gallo non è rimasto molto indietro ed ha ancora poco da recuperare. Il lavoro con i preparatori atletici gli consentono già di avere alla seconda partita un’autonomia di 75 minuti. E’ stato il solito Belotti, un Campione che non si  risparmia, che puoi trovarlo in ogni zona del campo pronto a colpire, con una tendenza in piu a stare prevalentemente in attacco.

Quando ha segnato quel famoso gol, negatogli contro il Venezia, traslato nel tempo dal secondo tempo della partita precedente, al secondo tempo di questa partita, ha esultato come un vero cuore granata, prima con la cresta al vento, poi correndo verso il settore granata con le mani alle orecchie come se non sentisse abbastanza forte il boato dei tifosi. Un giocatore così è un giocatore da Toro e adesso che ha segnato nel derby le probabilità che resti, a mio avviso, sono cresciute.
Belotti ha il Toro dentro, è una persona seria e sa valutare gli affetti. Si chiarisca con Cairo, Cairo gli dia garanzie reali per costruire una squadra buona, ma non a chiacchiere, che la società si sta muovendo e quelle anomalie di cui parla Juric vengano appianate.
Certo sarebbe bello che Belotti e Breme rimanessero entrambi, ma ci sono del limiti economici che vanno risolti e che dovrebbero essere da stimolo a Cairo per realizzare il progetto con il Comune. SE riuscisse in questo Cairo muterebbe notevolmente la posizione nei confronti dei Tifosi e si ritroverebbe i mezzi economici necessari a competere con le Grandi. E non sarebbe un sogno tenere i pezzi migliori.

Il pareggio sta molto stretto al Torino che ha  mancato molti ultimi passaggi per un inezia ed ha trovato un portiere Juventino veramente forte. Non fosse stato per lui il Toro avrebbe sicuramente vinto questo Derby.
Ma non importa, abbiamo inchiodato la Signora sul pareggio, scendendo in campo con lo spirito giusto, pronti a riprendere quella strada che era sembrata interrompersi due giornate fa, che ci potrebbe far risalire la classifica e mettere le basi per una permanenza di Belotti. Inoltre recuperare il pubblico e la sua unità superando antichi dissapori con la Presidenza che non portano da nessuna parte.

Finalmente un Toro in cui credere, che dà e darà soddisfazioni e che a partire dalla prossima partita con il Cagliari vedrebbe i tifosi recarsi allo stadio numerosi.
Mr. Juric sta costruendo piano piano una buona squadra che dovrebbe darci delle soddisfazioni, alcune sono già arrivate. Speriamo si prosegua senza intoppi e che la dirigenza attuale si adegui ascoltando Juric ed i suoi suggerimenti.

“Maroso”

FVCG