In questi giorni stavo preparando un articolo sui bombardamenti nel corso del II Guerra mondiale, quando ieri mattina 24/02/2022, al nostro risveglio, abbiamo appreso che la Russia aveva bombargato l’Ucraina per ragioni pretestuose, inaccettabili e ingiustificabili.

Dal 1945 non si aveva più una crisi così profonda in Europa, con un attacco pseudo-nazista ad un paese inerme con forze soverchianti. In poche ore l’aviazione Ucraina è stata annientata e ora i Russi possono bombardare dal cielo come vogliono, con ogni tipo di arma. Presto  il governo Ucraino cadrà ed il suo destino è quasi segnato dalla sorte, salvo interventi efficaci internazionali. In questo momento sono allo studio delle sanzioni internazionali molto dure che, si spera, siano il fuoco democratico contro Putin.

In questo momento quanti ricordi di Kiev mi sovvengono: quelle bellissime gallerie della metropolitana, percorse per turismo, ora occupate dalla gente come rifugio antiaereo. I garage sotterranei degli hotel trasformati in rifugi per i giornalisti, equipaggiati con giubbotto antiproiettile e casco, simili a militari comuni da cui si distinguono con la sola parola Press, scritta sul petto. La città un tempo pacifica, con bellissime chiese ortodosse, ora caotica, con strade sovraffollate di gente che fugge, fumo e deflagrazioni ovunque.
Queste sono le immagini che volevo raccontare di un passato lontano e mi vedo costretto a raccontarle vedendole in diretta alla televisione.


Tra le prime reazioni quelle dello sport, di tanti campioni che rifiutano di gareggiare in luoghi imbrattati dalla guerra, come l’autodromo di Soci, lo stadio di S. Pietroburgo dove doveva tenersi la finale della Champions Cup, Mosca, dove dovevano disputarsi i quarti di finale delle Coppa del Mondo di Calcio.
Abbiamo tutti di fronte agli occhi quei luoghi trasmessi piu volte dalle televisioni, luoghi che dovevano essere festa dello sport, ora imbrattati dal sangue di vittime innocenti che l’arroganza dittatoriale di un uomo ha voluto trasformare in campi di lotta, anziché di pace e di pacifico confronto sportivo.

Qualche tempo fa, qualcuno avrà letto quel mio articolo sulla storia della Dynamo Kiev, quella squadra imbattibile dai Tedeschi che alla fine fu interamente annientata per i suoi valori sportivi. Come quella squadra oggi si annientano i luoghi dove lo sport doveva dare gradevole spettacolo, dove la gente doveva divertirsi.
Le immagini di repertorio sui bombardamenti sono ora le immagini in diretta dei reportage dei giornalisti sul posto che testimoniano che cosa sta succedendo in Ucraina, con le motivazioni farneticanti di diritto internazionale che Putin ostenta al mondo, come se non esistesse nessuno in  grado di smascherare le sue affermazioni.
Se la comunità mondiale non sarprà fermare questa ingiusta guerra senza senso, costruiremo altri cimiteri come quelli di Verdun, in Normandia, nel Sud della Francia, a Cassino e tanti altri. Quei cimiteri che dovevano essere di monito affinchè fatti come questi non succedessero mai più. E che ora  ci fanno capire che non si è fatto abbastanza affinchè la storia non si ripetesse. Per esempio si è lpermesso che Putin si rafforzasse e non si  sono sostenuti i suoi oppositori.
Quando l’uomo aveva bisogno di unirsi per combattere l’inquinamento che lui stesso aveva creato, ecco una guerra che con le sue scorie renderà ancora più difficile la bonifica del nostro ecosistema.
Noi ci siamo trastullati nell’oblio, dando per scontato che certi avvenimenti non potessero più accadere, Eccoli qua, tali e quali, quasi senza preavviso, per il volere di un solo uomo che andava messo in condizioni di non  nuocere.
L’economia del mondo subirà degli shock terribili per questi fatti e tutti noi dovremo sopportarne le conseguenze, da un’alta inflazione ad un aumento delle materie prime praticamente illimitato.
E tutto questo per quale motivo? Perché un uomo vuole estendere il suoi potere sui suoi simili che hanno scelto di vivere diversamente da lui, in  democrazia, facendo capire ai Russi come un altro popolo Slavo può organizzarsi diversamente da loro. Questo è un poderoso colpo di coda di chi Putin che teme di scomparire e vuole sopravvivere con la violenza.
Putin che adesso adotta la terminologia di Hitler, avverso alle democrazie!

Sarà per primo il popolo Russo a non accettare il potere di Putin, con cui, in questo momento, è d’accordo il 53% del personale sondato. Presto, quando arriveranno le salme dei soldati russi morti, il popolo non potrà non protestare, unendo la sua ribellione a quella di tutto il mondo.
Così è possibile finisca Putin, annientato dal suo stesso popolo come tutti i dittatori e sarà il simulacro del male che può sempre tornare, il simbolo della necessità del nostro impegno che dev’essere sempre vigile sui tiranni in ogni epoca ed in ogni paese.
Dovevamo essere memoria delle brutture di un tempo che fu, rischiamo di essere testimoni delle atrocità del nostro tempo nella nostra Europa.

I mezzi per fermare Putin esistono, in queste ore i governi europei stanno mettendo a punto misure efficaci. Purtroppo lo spargimento di sangue non si può più cancellare!