La Dea è una squadra in crescita, come la sua nuova scalinata, in un rifacimento quasi completato da parte della Proprietà, in tempi poi non così lunghi, del suo vecchio stadio purtroppo troppo incastonato tra case e monumenti. Gasp non rinuncia a niente di quanto disponibile a livello di competizioni, e mette in campo una formazione pressoché titolare, anche se alcuni sono tuttora fuori come il più costoso acquisto di tutta la sua oculata storia economica. Il maliano El Bilal Touré è ancora in recupero. Con Lookman partito per l'Africa Gasp presenta un attacco “non attacco” fatto da trequartisti in una partita di Coppa Italia contro il Sassuolo che scende in campo con una formazione rimaneggiata proposta da Dionisi, in funzione del prossimo impegno di campionato visto che quest'anno il Sassuolo si trova già in acque pericolose. Il girone di ritorno per quelli che si battono per restare in A è di solito un affare di guerre di corsari e il Sassuolo da tempo non è più abituato a certe mischie ravvicinate. Dionisi cerca di rimediare in qualche modo mettendosi a specchio con Gasperini e fidando nei molti giovani 20enni schierati magari pronti a mettersi in evidenza. E in definitiva i giovani Volpato, Lipani e Missori mostrano qualità e voglia, ma contro la Dea di ieri non c'era molto da fare. Il Sassuolo come l'Atalanta sono società che agiscono con molta attenzione al loro settore giovanile. Gasp ha iniziato la sua lunga permanenza a Bergamo rivoluzionando una squadra di “vecchi” e mettendo ampiamente mano alla sua “Primavera” e, anche se non ha colto nessun trofeo, ha scalato posizioni in qualità facendo esordire tanti importanti giocatori dal settore giovanile, cosa che nel Milan si è quasi persa traccia e una volta non era certo così. Oppure con acquisti oculati e poi ampiamente valorizzati come nel caso di Hojlund. Pure l'ingresso della Proprietà americana è avvenuto preservando la tradizione anche se l'uscita di Sartori, artefice di tante ottime operazioni di mercato è stata abbastanza dolorosa.
Un poco come nel caso di Maldini, il trio di D'Amico Luca Percassi e il gallese Congerton ne avevano ridotto l'area di manovra e così Sartori è andato a mietere nuovi successi, guarda caso, nel Bologna rivelazione di quest'anno.
Ben diversamente però che nel caso di Maldini, per la Dea, pur essendo stato Sartori una valenza tecnica importantissima, questo avvicendamento fa parte della vita del Calcio, dove modifiche da parte di una nuova proprietà possono essere accettabili anche se la vecchia è comunque rappresentata e Congerton non è uno qualsiasi. Quindi a comprovate competenze se ne possono sostituire altre in un percorso che, come in ogni organizzazione esplora nuove possibilità.
Cosa che per il Milan è tuttora tutto da verificare. Una triade opera pure alla Dea e se ne vedranno quindi i risultati. Intanto anche quest'anno Gasp immette in pianta stabile due giocatori del suo inesauribile vivaio, Scalvini praticamente quasi sempre impiegato e Ruggeri, ala di raccordo di grande intelligenza tattica. E altri si sono affacciati. L'atteggiamento è come sempre nello spirito della squadra e anche della città, di correre ventre a terra su tutto ciò che è possibile. Il volonteroso Sassuolo viene spazzato via dalla solita arrembante Atalanta, anche se cerca di reagire mettendo, in una fase della partita, prima del raddoppio atalantino, una certa pressione, costringendo così Musso a qualche intervento non banale. Mettersi a specchio, in maniera inusuale per il Sassuolo, solitamente a 4 in difesa, magari può essere necessario ma non sufficiente e nell'uomo contro uomo alla fine è la Dea a prevalere con prestazioni eccellenti direi proprio del suo “non attacco”.
L'ambiente di Bergamo non è una situazione sociale che si lascia a cuor leggero. Ci vivo da 15 anni e questa città con i suoi ritmi di città di provincia, ma di grande operosità e vicinanza con una realtà metropolitana, ha un humus sociale unico. E' infatti mix di industria e di vicinissimo interland montano di antiche tradizioni casearie e di pianura agricola ricca di viti pregiate, di acquisito respiro internazionale, con il terzo aeroporto nazionale, con manifestazioni musicali e artistiche in un bellissimo e rinnovato teatro donizettiano, con una pinacoteca tra le più importanti del mondo. Affascina con mercatini e angoli deliziosi quasi veneziani nei suoi borghi di Città Bassa, oggi trasformata in un salotto in cui si passeggia con tranquillità, oltre ai suoi gioielli sempre più conosciuti in Città Alta.
Clima ideale anche per il calcio con formazioni giovanili sempre ricche di ragazzini e per rigenerare giocatori in crisi e magari opportunamente pescati. Si può capire che anche chi esce, come il Papu Gomez e altri non rompano mai i vincoli con la città. Non è quindi una sorpresa che giocatori di talento magari nascosto oppure non capito, quando arrivano a Bergamo, possano alla fine mostrarli. Se c'era una personale certezza, conoscendo il clima e l'ambiente bergamasco, è sempre stata che CDK si sarebbe dimostrato un grande acquisto per la Dea, dimostrando, a mio avviso per quanto poco posso averlo visto, di essere uno dei prospetti di maggiore talento del nostro campionato. L'idea che circola negli ambienti ben informati è che verrà sicuramente riscattato, se ovviamente perdura il suo costante miglioramento tecnico e soprattutto anche caratteriale e questo potrà essre una bella occasione persa per il Milan magari solo per un sentimento di “damnatio memoriae” dell'ultima campagna acquisti del duo MM. E nemmeno lucrosa economicamente. Il belga e il sorprendente miglior Miranchuk della stagione con i loro movimenti continui, integrati dalla sapienza tattica di Pasalic, hanno costituito un vero e insolito trio di “non attacco” della Dea che ha demolito il pur ridotto Sassuolo.
Gasp tiene in panchina le punte vere che immette a partita conquistata, privilegiando una formazione dove di punte non ce ne sono e se ce ne saranno, e questo è una soluzione tattica interessante vista appunto l'uscita di Lookman e l'assenza di Touré, potranno rappresentare una varietà di soluzioni in attacco pressoché unica. Il primo gol è una chicca tecnica che prescinde dal fatto che ci siano i ragazzini nel Sassuolo. Il pur esperto e arcigno Ferrari viene superato dal gesto tecnico di CDK che è di totale bellezza nella sua semplicità e di altissima difficoltà di coordinazione per un gol da vero centravanti di uno che centravanti non è.
La seconda perla, anche questa indipendente dalla statura dell'avversario la concede il russo con un colpo di tacco visionario, perché assolutamente cercato, pure in precaria coordinazione che si stampa sulla traversa in un gesto tecnico tra i più incredibili finora visti nelle nostre competizioni. Ancora una volta di assoluta bellezza ed eleganza è l'azione del secondo gol di CDK frutto di scambi in assoluta velocità e padronanza tecnica.
Sono aspetti tecnici che prescindono abbastanza dalla consistenza della difesa avversaria, magari un poco meno nell'ultimo caso citato, dove la difesa del Sassuolo lascia spazio, ma la sequenza rimane e parla di due giocatori che possono dare molto di più di quanto visto finora. Il prossimo incontro con il Milan, non so fino a che punto veramente interessato alla Coppa Italia, potrà quindi tingersi di aspetti tecnici, umani e sportivi molto particolari se Gasperini vorrà insistere su questa proposizione di attacco fatta da non attaccanti puri. Tenersi Scamacca e Muriel e prima o poi Tourè, accreditato di grandi capacità tecniche, può costituire una varietà di soluzioni importanti per il Gasp che vuole finalmente arrivare, dopo anni di lavoro ad un risultato concreto. E non lo escludo nemmeno dai giochi maggiori del Campionato, pur essendo ora in un certo ritardo. E' un ragionamento che si basa su una assunzione non solo di carattere tecnico, viste le soluzioni che con il tempo Gasperini può avere a disposizione, ma pure di carattere statistico.
E' possibile che, come successo lo scorso anno, la Dea possa perdere sistematicamente quasi tutti gli scontri con le squadre maggiori, pur trovandosi ora a soli 4 punti dal quarto posto? Quest'anno infatti si trova, non poi così lontano dalla zona che conta, avendo pure perso con i diretti concorrenti Fiorentina e Bologna. Ha pareggiato con Juve e perso con Inter e Napoli. Solo con il Milan ha vinto. Se ribalta almeno in parte questa tendenza di sconfitte con le squadre maggiori e ne ha i mezzi, quali potrà essere il girone di ritorno dell'Atalanta?
Non è da dimenticare che gli infortuni ci sono stati anche in casa della Dea, costringendo De Roon a fare il centrale difensivo. Ieri si è ripresentato Palomino e, a pieno organico, personalmente pronostico una ripresa molto forte di questa squadra che non è affatto esclusa dai primi posti della classifica. Magari con il suo “non attacco” oppure con punte in crescita come Scamacca, lo stesso Lookman e il misterioso maliano.
Le frecce nell'arco di Gasp sono tante, più di tante altre squadre e molto più temibili di quanto si possa magari ora non considerare adeguatamente.