L'onnipresente e indispensabile Reijnders mi ricorda nella circostanza della partita con l'Empoli, in una trasposizione musicale, l'indimenticabile Gene Kelly nella sua scena cult di “Cantando sotto la pioggia”-

Come on with the rain
I've a smile on my face
I walk down the lane
With a happy refrain”

E in effetti insieme a Adli orchestra e canta in ottimo duetto al quale assistono i deludenti centrocampisti empolesi, incapaci di trovare quelle misure di grinta e dinamicità che dovrebbero essere prerogative delle squadre che lottano per salvarsi. Il duo franco-olandese per quasi tutta la partita detta indisturbato tempi di gioco e solo nel secondo tempo Andreazzoli cerca soluzioni che danno un poco di pressione in attacco. La partita, tranne qualche episodio nel secondo tempo si traduce quindi in un ottimo allenamento prima dell'incontro di Coppa Italia con una Atalanta che cerca con molta determinazione la finale di questa competizione.
Che la situazione fosse molto precaria per l'Empoli non l'aveva certo nascosta il suo allenatore alla vigilia lamentando una situazione di vera emergenza difensiva soprattutto sul lato sinistro dove infatti va a spostare un disagiatissimo Luperto. E da quasi subito il settore fa acqua oltre a quella che scende dal cielo. E' già in corner il Milan dopo pochi secondi e si assiste ad una conclusione di Reijnders a fil di palo alla destra di Caprile e poco dopo si respira aria di gol su uno scambio in velocità tra Pulisic e Calabria con partenza dettata dal duo “Adlers”. Va all'interessante cross teso il terzino su cui nessuno colpevolmente va a chiudere. Gol rimandato di poco.
I nostri “singers in the rain” confezionano una bella giocata, del tutto indisturbata, per la verità, con preziosa collaborazione di Calabria oggi attivissimo e di Giroud comunque sempre presente negli appoggi e nelle provvidenziali chiusure difensive di testa, che innescano turbo Leao. Vana rincorsa allo sprint del portoghese da parte di Ebuhei che certo lento non è. Altro prezioso assist al centro di Rafa che se non segna ma di assist ne fa tanti, all'accorrente, sempre con “molto juicio”, del nostro semovente cingolato Luftus che mette un piattone su cui Caprile nulla può. Già da qui e dalla facilità con cui si arriva al limite dell'area empolese si capisce che oggi non ce n'è per i toscani. Che però hanno un sussulto di orgoglio subito dopo. Adli sballa, e qui deve migliorare, anche se una certa grinta aggiuntiva l'ha mostrata in altre occasioni, su Baldanzi che manda al cross rapido Cambiaghi che si vede ribattere il tiro da un maestoso Theo che comincia a divertirsi e tanto anche a fare il centrale. L'Empoli non pressa e il Milan sposta agevolmente il gioco in rapidi cambiamenti di fronte che mettono in difficoltà la compagine di Andreazzoli. Cambiaghi ci prova ancora ma senza fortuna e purtroppo per il tecnico toscano piove sul bagnato, perché in un'altra corsa di contenimento si strappa Ebuhei e quindi deve spostare Gyasi che di mestiere fa l'ala a fare il terzino.
Non solo, ma deve subire anche la follia di Maleh che poco dopo confonde il calcio con la pallavolo in un ingenuo fallo di mano in area per un rigore che Giroud trasforma di potenza, con un certo brivido però, perché la palla sfiora la traversa ed è imprendibile comunque per Caprile. Ebuhei viene sostituito da Ranocchia.
A questo punto probabilmente si ritiene dalle parti rossonere che la partita sia solo una formalità, perché il ritmo, peraltro sempre piuttosto basso e pure in pieno controllo di possesso da parte del Milan cala molto nel gioco rossonero. Comincia a innestarsi un certo rilassamento con preziosità inutili, un poco di accademia ed errori anche pericolosi. Pulisic si esibisce in inutile colpo di tacco e Luftus perde una palla velenosa su Baldanzi che va al tiro impegnando Maignan con una certa severità. Non mancano però, per un Empoli che cerca di pressare e di dare più ritmo in attacco, le occasioni per ripartenze micidiali. Jimenez che aveva precedentemente sostituito Florenzi colto da misterioso malore, si esibisce in uno slalom che fa secco l'intero centrocampo empolese e appoggia su Leao che ancora una volta innesca Luftus. Il nostro semovente questa volta sballa e di tanto la conclusione. Dopo di che di Luftus ne perdo un poco le tracce. Andreazzoli cerca di dare una scossa al torpore dei suoi e mette, penso tardivamente, Cancellieri al posto di Baldanzi che fino a quel momento era l'unico a dare dei segnali di fantasia.
Ma è ancora il Milan a pescare l'Empoli con un lancione di Adli che pesca Leao lasciato in solitario uno contro uno con il povero Gyasi che vede le streghe. Arriva sul fondo il portoghese e crossa benissimo sulla testa di Pulisic che chiude benissimo, ma Caprile gli nega il gol. Rischia il Milan e tanto su una sbadataggine di Leao che, anche se rimediata, consente poi all'Empoli, rimanendo in attacco, l'occasione più importante per accorciare. Scivola bene sul fondo Ranocchia e mette una palla velenosa su cui si avventa Cancellieri con palla fortunosamente ribattuta. La riprende Cambiaghi, oggi molto impreciso al tiro anche se si è dato molto daffare, che però la spedisce fuori. Un'altra leggerezza, questa volta di pura inesperienza, la commette Jimenez che si fa bere in progressione da Cancellieri che va bene al tiro su cui Maignan si oppone faticosamente e sulla ribattuto uno spento Caputo manca un'altra occasione per accorciare per un Milan troppo rilassato e sicuro di sé.

Pioli nel frattempo dà inizio ai cambi. Toglie Luftus non più pervenuto dopo il citato tiro con un più vivace Musah e Bartesaghi per Calabria che ha corso tanto. Ancora una volta il duo “Andlers” confezione una letale ripartenza con protagonista Jinenez che sulla destra pesca benissimo Leao in spettacolare semirovesciata che per sfortuna sua, questa volta era ben indirizzata, viene ribattuta. Andreazzoli immette Maldini per Caputo e l'irriconoscibile Grassi, che ho visto in ben migliori prestazioni, con Marin. Maldini si fa subito vedere con una bella spizzata che offre a Cancellieri una buona occasione con un Milan piuttosto sbilanciato. Ancora una volta sulla respinta affannosa della difesa rossonera Cambiaghi non conclude egregiamente.
Insiste l'Empoli che, favorito dall'atteggiamento attendista del Milan, riesce a spingersi in avanti con maggiore continuità e vien sfortunatamente beffato in contropiede su una conclusione di Maleh respinta in corner. Sulla battuta la palla va ancora a Cambiaghi che la spedisce su Pulisic che lesto innesca Musah nel frattempo subentrato a Leao, in un letale due contro uno che il giovane ivoriano conclude benissimo alla Leao con tiro a giro.
Un Empoli quasi rassegnato ha fatto da ottimo sparring partner ad un Milan che ha adeguatamente approfittato di un ritmo di partita lento tenendo bene palla e dei suoi notevoli errori in fase conclusiva. Ancora una volta, devo dire, sugli scudi un Hernandez che forse sta scoprendo un ruolo molto interessante, e finora i due acquisti davvero importanti e significativi della campagna estiva si confermano l'indispensabile Reijnders e Pulisic.

Il girone di andata sembra, al momento di questa scrittura, concludersi con un duo al comando e una Juve che vede con interesse qualche scricchiolio nella corazzata Inter, uscita da una rocambolesca partita con un irriducibile Verona e un Napoli lontano parente del vincitore dello scorso anno.
Per il Milan la partita di oggi dimostra che il duo “Andlers” può essere la chiave di volta di un gioco di maggiore fantasia anche se difensivamente oggi si sono lasciate troppe occasioni ad un Empoli troppo rimaneggiato per essere un vero pericolo, ma più per un rilassamento che comunque non si può concedere ad avversari più tosti.