Purtroppo l'amico Frankie sembra disconoscere il suo figlioletto che per DNA avevo a lui assegnato e quindi lo adotto definitivamente dandogli nuova paternità chiamandolo DGI. Ricordo brevemente che è un valore dato dal rapporto tra differenza reti e partite giocate. Visto che gli inglesismi sono ormai inarrestabili lo chiamo “Delta Goal Indicator” e alla fine del girone di andata può essere utile esaminare le prestazioni delle squadre di testa con questo valore per chi voglia seguirmi su questa pur molto condensata e ovviamente anche discutibile linea interpretativa.
Il distacco in punti è ovviamente quello determinante, ma ritengo comunque il DGI un interessante strumento di supporto e/o almeno di integrazione che chiarisce meglio le posizioni reciproche.
Nell'ultima giornata, addirittura in una sola seduta, inoltre il distacco di punti tra la prima e la seconda ha avuto oscillazioni importanti e non a caso viene risolto da due giocatori che penso possano dare molto di più nel girone di ritorno. Il primo è Vlahovic che fa un gol regolare regalando l'ennesimo corto muso al suo allenatore e il secondo è Frattesi che regolare non lo fa come sembra ormai acclarato dalle feroci discussioni sul VAR che interviene quando vuole lui sì o no. Entrambi festeggiano con grande esultanza le loro prestazioni pensando soprattutto che la loro presenza potrà diventare determinante in un campionato che proprio all'ultima giornata ha dato qualche piccolo segnale negativo alla prima della classe. Piccolo per la verità in quanto l'Inter ha tuttora un indicatore altissimo pari a 1,84 con una difesa impenetrabile di soli 9 gol subiti e un attacco di ben 44 gol. Qualche incertezza difensiva di troppo in Bastoni, Darmian e Acerbi, fino ad ora colonne portanti, nell'ultima rocambolesca partita con il Verona, possono far pensare a qualche piccolo cedimento nel perfetto meccanismo di gioco di Inzaghi.
Non mi stupisce per nulla che anche in presenza del VAR ci siano discussioni feroci e di uguale intensità se non addirittura superiore, agitando comunque i soliti spettri complottistici, quando un solo signore decideva, più o meno diventandone protagonista, i destini di una partita oppure di una stagione.
Allegri fa una affermazione che ritengo corretta quando dice che il VAR è soggettivo e cita altri strumenti che non lo sono come la decisione del falco nel tennis oppure la Line Technology e recentemente il fuorigioco automatico. Aggiungerei che il VAR non va bene, così come è usato, a mio avviso, proprio perché, come dice Allegri, non è usato come uno strumento e quindi aggiunge soggettività esterna a quella in campo. E due soggettività non fanno una certezza, ma maggiore confusione. Mi permetto di aggiungere che, come ho già scritto in altri interventi, il VAR attuale non va bene, perché è in definitiva uno strumento bidirezionale, cosa che uno strumento scientifico o tecnologico non può essere per definizione. E' in fondo lo stesso dilemma, soprattutto anche filosofico, che si comincia a dibattere sulle proprietà e il ruolo della intelligenza artificiale. Uno strumento, a mio avviso, deve dare una risposta univoca una volta che viene interpellato e presuppone concettualmente una sola direzione e quindi un ruolo unico di chi fa la domanda oppure di chi lo interpella. Non deve dire lo strumento che cosa si deve cercare. Se passa questo concetto elementare penso si rivolvano tanti problemi ad esempio, adottando la richiesta del challenge come in tanti sport in cui le contestazioni erano infinite. Nessuno ricorda le discussioni nel tennis sulla pallina fuori o dentro? L'occhio di falco “chiamato dal giocatore”, che ha comunque a disposizione un numero limitato di richieste, ha risolto pressoché tutto. Quindi perché non rivoltare il problema e dare all'allenatore la richiesta di una verifica obbligatoria da parte dell'arbitro in numero limitato per ogni tempo? Quindi sinteticamente il VAR non funziona proprio perchè al VAR ci sta un arbitro e non un tecnico. E perché in secondo luogo interviene non interpellato. Se non si cambia si rischia, a mio avviso, di rovinare il gioco più bello del mondo, non solo, ma di falsare l'andamento regolare del campionato e in definitiva si ottiene l'effetto opposto che era stato assegnato al suo scopo.

Dell'Inter si è visto. L'indicatore dà uno strapotere non simile a quello dei punti. Il miglioramento di Inzaghi è eclatante: una sola sconfitta contro le sei dello scorso anno. Il suo indicatore è 1,84 contro lo 0,68 dello scorso anno quindi quasi il triplo! E fa 48 punti contro il 37 dello scorso anno. La differenza in percentuale di punti rispetto a quella dell'indicatore valorizza il ruolo di quest'ultimo in termini di differenza prestazionale. Anche Allegri migliora con una sola sconfitta contro le tre dello scorso anno, ma la fatica a tener dietro alla caposlista la rivela l'indicatore di 0,89 contro lo 0,78 dello scorso anno. Fa 46 punti contro i 40 dello scorso anno. E i due valori di punti e di DGI sono paragonabili in termini di crescita percentuale. Incredibile poi a conferma di quanto sopra, come sia alta l'efficienza del suo gioco.
Lo scorso anno il suo “cortomusismo” produsse solo 4 vittorie e quest'anno ne ha ben 9! Che possa anche essere efficace, cioè alla fine portare alla vittoria, questa rimane una questione aperta, ma è indubbio un fatto che mi sembra emerga da questi numeri ed è che Allegri tiene il passo Inter, con valori prestazionali decisamente inferiori. Si potrebbe forse anche dire che mentre il motore dell'Inter sta andando a pieno regime, quello della Juve ha margini per aumentare i suoi giri. Pioli ha ragione se dice che il Milan nel girone di andata è andato meglio dello scorso anno se lo guardiamo dal punto di vista del DGI. Un DGI dello 0,78 contro lo 0,57 rappresenta un buon miglioramento ma non tanto nei punti: 39 contro i 38 dello scorso anno e quindi la sua rimane una prestazione di luci e di ombre, direi molto più le seconde vista la imponente campagna acquisti estiva. Il DGI risulta però anche perfettamente coerente con le prime tre posizioni di classifica.
Italiano migliora sensibilmente le sue prestazioni con 33 punti contro i 23 dello scorso anno e soprattutto migliora il suo DGI, negativo lo scorso anno e dello 0,47 quest'anno. L'ultima sconfitta con il Sassuolo sporca decisamente una ottima prestazione di sei sconfitte contro le 8 dello scorso. Ma una differenza reti di 8 contro le meno le -4 dello scorso anno, un delta di 12, dice che l'allenatore viola ha modificato in senso di maggiore  efficienza il suo gioco incassando meno gol e pure segnandone di più.
Molto meglio anche il Bologna di Motta. Migliora di ben 11 punti la sua differenza reti da un negativo -5 a un +6 e 32 punti contro i 23 dello scorso anno. Il suo DGI è pari a  0,31.
L'Atalanta di Gasperini fa sempre un poco storia a sé. Pur avendo un DGI di 0,47 simile a quello della Viola, le sta dietro, Segna di più e incassa di meno ma perde 7 partite contro le sole 4 dello scorso anno. Fa 30 punti contro i 35 dello scorso anno e con 35 punti, vista la crisi delle romane e soprattutto del Napoli oggi sarebbe al quarto posto. Il suo DGI dello scorso anno era a 0,73 e questo dice che le sue prestazioni quest'anno sono troppo altalenanti e se c'è una squadra in grado di aumentare i giri del motore penso che sia proprio la Dea.
Dopo l'Atalanta cominciano le noti dolenti delle tre deludenti.
La Lazio chiude il girone di andata a pari con la Dea a 30 punti contro i 37 dello scorso anno ma è il valore “prestazionale” che è decisamente peggiore. L'anno scorso una differenza reti di 20 contro le misere 3 di quest'anno e quindi un valore di 0,15 contro lo 1,05 dello scorso anno! 23 reti segnate contro le 35 dello scorso anno e 20 reti incassate contro le 15. Se parliamo tanto di Pioli forse dovremmo considerare quanto male sia andato Sarri almeno finora. Pesano molto le 7 sconfitte contro le 4 dello scorso anno. Pesa molto l'assenza di un Savic, anche se i biancocelesti vengono da tre vittorie consecutive e quindi anche questo è un motore che finora è andato con un cilindro in meno.
La Roma è molto simile alla Dea ma i numeri parlano di un grave problema difensivo e anche qui viene alla ribalta il nome del leader Smalling, assente da sempre. Un DGI di 0,52 non è poi tanto diverso dallo 0,47 dello scorso anno ma quello che penalizza sono i 21 gol incassati contro i 16, pure a fronte dei 31 segnati contro i 25 dello scorso anno. Se Mou, oltre a dare in escandescenze in quasi tutte le partite, trasformando un grande allenatore in qualcosa di poco accettabile, migliora la difesa può avere un girone di ritorno molto interessante.
La nota più triste arriva dal Napoli in un tonfo davvero poco giustificabile. Non solo i 28 punti contro i 44 dello scorso anno ma i 10 gol incassati in più e i ben 18 (!) segnati in meno dicono che non è solo un problema difensivo e quindi l'uscita di Kim, ma pure qualcosa che rappresenta un crollo dopo una annata memorabile. Il misero DGI di 0,21 contro un eclatante 1,68 dello scorso anno non ha proprio alcun merito di paragone. Meritano menzione anche il Toro e il sorprendente Monza dello scorso anno. Juric sta mantenendo il suo passo: 18 gol contro i 19 dello scorso anno e 18 reti subite contro le 20. Le 6 sconfitte contro le 7 dello scorso anno possono solo far intravedere un leggero miglioramento, almeno per ora, avendo 27 punti contro i 25 dello scorso anno, ma sullo stesso livello se si considera il DGI. Zero differenza reti contro il -1 dello scorso anno. Va peggio Palladino rispetto all'anno passato, dove nelle 13 partite in cui è subentrato a Stroppa ha fatto un +6 di differenza reti contro il -1 di quest'anno. Pertanto un confronto oltre alle peggiorate prestazioni si può fare sulla media punti. Sulle 14 partite in cui si è seduto sulla panchina ha fatto una media di 1,57 punti contro 1,31 di quest'anno e ancora una volta l'indice “prestazionale” conferma il suo calo. Sul fronte estero otteniamo i seguenti risultati correnti. In Premier al giro di boa il Liverpool ha 39 gol fatti e 16 subiti . Differenza di 23 che sulle 19 partite dà un DGI di 1,21. In Bundes il Leverkusen, a una giornata dal giro di boa, ha una differenza reti di 34 sul 16 partite e quindi un DGI di 2,12. Rilevante anche la prestazione del Bayern che, a due giornate dal giro di boa, ha una differenza reti di 34 su 15 e quindi un DGI di 2,26. Tutte le altre hanno valori decisamente inferiori. Nella Liga il Real ha una differenza reti di 29 su 19 gare disputate e quindi un DGI di 1,52. Il Girona è molto inferiore. Nella Ligue 1 il Psg, al giro di boa, ha una differenza reti di 28 su 17 partite e quindi un DGI di 1,64. Tutte le altre sono molto al di sotto. L'Inter con il suo 1,84 si pone, almeno per il momento e per quanto riguarda questo parametro, ai vertici assoluti del calcio europeo. Sostenere quindi che il nostro sia un campionato scadente mi sembra una affermazione non corretta. Come potrà essere il girone di ritorno?. Personalmente penso che assisteremo ad un campionato molto combattuto, per due ragioni. La prima è che l'Inter sta viaggiando a livelli altissimi e che dovrà affrontare le fatiche di Coppa. E quindi potrebbe essere prevedibile un calo.
La Juve è abbastanza in linea con prestazioni adeguate. Penso però che se Allegri non ne alza il livello difficilmente potrà tenere il passo dell'Inter continuando a vincere quasi sempre di corto muso, cosa che non è sempre così fattibile. In buona sostanza chi può migliorare, uscendo dalla catena di infortuni, è proprio il Milan del tanto disprezzato Pioli. Le sue prestazioni sono assolutamente in linea con un giusto terzo posto e nel passato ha avuto valori superiori. Non dovrebbe avere tutte queste difficoltà a mantenerlo ma non lo escluderei, guardando i suoi numeri, nemmeno da una possibile anche se oggi può apparire fantasiosa, corsa per qualcosa di meglio. Meglio sicuramente possono fare le romane, finora piuttosto deludenti, mentre il Napoli mi sembra davvero in una crisi difficilmente recuperabile.
L'Atalanta è la solita squadra pazzerella e saranno da seguire Bologna e Fiorentina nel tentativo, finora riuscito, di scalare piani alti.

Come considerazione finale mi sembra che non stiamo vivendo affatto un campionato scontato ma che invece possa dare anche ancora molte sorprese. Posso avere fatto qualche errore di conteggio e ovviamente sono sempre pronto alle correzioni.