C'è un bellissimo ritratto di Hector Berlioz, uno dei massimi musicisti francesi dei primi dell''800, autore della splendida Sinfonia Fantastica il cui squillante quinto movimento si chiama Sogno di un Artista.
Berlioz è curiosamente ritratto in rossonero da Emile Signol, francese pure lui. Appare nel 1832 con vistosa capigliatura, altrettanto vistoso jabot rosso a incorniciare un giovane artista con tipica finanziera ottocentesca a collo alto di colore nero. Ottima combinazione di colori ovviamente! E il sogno del nostro artista del pallone che si chiama Adli, a lungo trascurato, non si sa bene perché, si realizza finalmente in una gelida notte in quel di San Siro con maestosa partita da miglior giocatore in campo con tanto di splendido gol dopo una azione molto bella della squadra che finalmente lo vede in campo con continuità.
E conclude il suo sogno in una meritata standing ovation che sarà stata di molti decibel in più nelle orecchie di Pioli che il francese, pur sempre sorridente e disponibile, lo ha tenuto in panca per un anno intero.

Come il titolo della composizione di Berlioz, ieri sera il pubblico festante si è goduto, seppur con qualche brivido di cattivi recenti ricordi, una vera Sinfonia Fantastica di soli giocatori francesi, quasi una mini nazionale che ha steso una discreta Roma volonterosa, piuttosto incerottata e poco più. Dallo stesso Adli, ritornato D'Artagnan in letale affondo, Maignan, sicuro e freddo come un gelido Athos, al sontuoso Hernandez, implacabile Aramis riportato a sinistra, a Giroud, decisivo Porthos in dumasiana metafora, con il capolavoro del terzo gol e in altre magiche giocate, il Milan gioca una delle sue migliori partite accettando e capitalizzando, ben volentieri, gli errori dei romani, che Mou solo nel secondo tempo per necessità o per scelta schiera secondo logica che manca abbastanza nel primo tempo.
Rivediamo la coppia Reijnders Adli a costruire gioco con Luftus sempre piuttosto statico se ridotto a giostrare in spazi ristretti e che si vede di più quando le squadre si allungano su spazi dove può sviluppare la sua progressione. Sia il Milan e sia la Roma per la verità non è che si dannino nel pressing e ci sono spesso insoliti spazi di movimento.
Già dopo pochi secondi, un movimento di Pulisic innesca Giroud che sorprende la difesa romanista dove giostrano un piuttosto acciaccato Mancini con Llorente e Kristensen. Il 352 romano vede un gioco, molto cercato quasi subito e intensamente per i primi 10 minuti, sugli esterni Celik e Spinazzola e supportato da buon palleggio dei tre centrocampisti Paredes Cristante e Bove però poco portati all'offesa.
Avanti un isolato Lukaku ha El Sha sempre piuttosto lontano.
La Roma tenta di sorprendere con buona fase in attacco per una decina di minuti, ma a parte uno svarione di Gabbia e una discreta vivacità di El Sha, è ancora il Milan a farsi vedere in area romanista orchestrato benissimo da Adli e Reijnders a sciupare un assist di Theo che avrebbe lanciato a rete Giroud.
Bello il gol che arriva all'11 che dà inizio alla Sinfonia. Luftus in boa alta riceve bene da Adli. La mette su Pulisic, altra gran partita dell'americano, un poco sporcata da una successiva egoistica e sciocca giocata che vanifica un possibile doppio vantaggio poco dopo. Ancora a Reijnders e quindi al francese.
Si apre colpevolmente la difesa della Roma che sballa le marcature e il nostro artista con scarto a sinistra va al tiro coronando il suo sogno. Luftus perde un paio di palle velenose su reazione romanista e il nostro artista può esibirsi, quasi redivivo libero d'antan in chiusure da difensore provetto che, oltre il gol, colleziona giocate di alto livello.
La Roma praticamente ignora il solitario belga quasi mai cercato e solo al 23' Cristante confeziona un filtrante assassino su Celik che pur in parità numerica di attaccanti e difensori non trova la rete. Al 27' il Milan ha l'occasione per raddoppiare. Gran tacco di Giroud, oggi in gran vena con questo colpo spettacolare, quasi sempre inutile ma qui di grande intelligenza e funzionalità, che libera Pulisic. Stolidamente l'americano va infatti egoisticamente al tiro non vedendo Leao libero a sinistra dimenticato dalla difesa romanista. Uno della sua intelligenza e visione di gioco queste situazioni le deve vedere!
Al 29' è l'ex compagno del Chelsea che va quasi a chiudere piuttosto fantozzianamente e a ostacolare Theo che lanciato da Leao potrebbe andare al tiro. Lo effettua anche se chiede invano a Luftus che non riesce a frenare i suoi cingoli potenti ed improvvidi, di scostarsi e portarsi al centro e ne esce un tiro cross sbilenco che però è pericoloso, perché supera il portiere e sbatte sulla traversa. Un possibile due a zero due volte sprecato. Come sempre succede gol mancato e gol, fortunatamente, solo quasi pareggiato dei romani. La squadra romana solo al 30' si ricorda di avere un centravanti bello grosso maestro del gioco di sponda e deretano. Cristante pesca ancora il turco questa volta molto più pericolosamente che chiude quasi letalmente su gran salvifico riflesso di Maignan che pure riesce a controllare una deviazione di Theo.
Sul corner si imbambola la Roma, credendo di avere un nuovo angolo su ribattuta della difesa rossonera e rimane scoperta al rientro. Solito uno/due dei gemelli di sinistra con Theo lanciato dal portoghese al cross. Giroud di ingordo impeto ruba improvvido la palla della battuta a rete di Pulisic.
Al 37' va l'americano in bella torsione in seguito a bel lancione di Maignan che ribattuto trova come sempre Adli ben posizionato che innesca Calabria, mobilissimo, che trova Giroud tra le linee a Pulisic ancora a Loftus, che sposta bene i suoi cingoli su Leao. Grande cross del portoghese su cui va benissimo di testa Pulisic non così tanto fuori. Al 38' ci prova seriamente la Rometta di oggi, con troppe assenze per essere davvero competitiva. Ancora la Grande Berta giallorossa appoggia su Spinazzola che corre tanto quanto fa confusione, che la dà a Bove, oggi sovrastato e meno lucido del solito. L'italiano trova Paredes lasciato solo al tiro questa volta da una distratta difesa milanista. Potrebbe avanzare l'argentino per meglio inquadrare la porta , ma sciupa tutto con un tiraccio alto. Subito dopo il nostro Maciste non sfrutta un bell'anticipo di Pulisic sul sonnolento Llorente di oggi. Aziona i suoi tanti HP fiondandosi in area. Si impappina però ma viene toccato, non poi troppo leggermente, per un possibile ovvio rigore dallo stesso spagnolo a rinvenire che Pioli rivendica per me giustamente. 
Cresce in intensità la Roma negli ultimi minuti del primo tempo dopo aver lasciato campo al Milan per la parte centrale del tempo. Bella giocata romanista con Cristante su Celik in immediato cambio campo che disorienta la difesa milanista. Palla a Spinazzola che di destro tira benissimo sull'angolo destro di Maignan che blocca alla grande. Mancini esaurisce nel frattempo la poca benzina che aveva e in apnea becca pure giallo su irruento intervento. Ci prova comunque ancora Kristensen di testa, chiuso bene da Theo su buon cross di Spinazzola. Roma messa “a muzzo” come si dice in Sicilia con il suo spingardone lasciato solo e poco assistito da El Sha e molto sofferente di assenze importanti e condizioni precarie di alcuni dei suoi.

Un Milan scintillante, con un Adli artista ritrovato, ne approfitta con buon ritmo e qualità di giocate e che avrebbe potuto chiudere subito la partita con un Pulisic più freddo e meno egoista. Come era evidente esce Mancini e Mou cerca di dare più tono in attacco con l'unico trequartista vero che ha, inserendo Pellegrini pure lui non al massimo. ElSha si rende subito pericoloso con la Roma che cerca di replicare l'avvio di partita. Bello il suo slalom ma non il passaggio lontano da Lukaku in area.
Non dura tanto la fiammata romanista, perché Calabria ruba palla a Pellegrini innescando Pulisic a Reijnder che sballa il tiro alto. Theo e Leao subito dopo intonano gli strumenti perfettamente accordati in ottimo duetto e fantastico appoggio di Theo al portoghese che trova però il solito movimento macchinoso del nostro Riace oggi però un poco più mobile però, che viene stoppato. Si sente comunque profumo di gol milanista sostenuto da spalti entusiasti.
Nuovo duetto mozartiano di pura eleganza stilistica tra Leao e Theo che il rude Kristensen blocca con fallo sul portoghese al 55'. Sulla punizione va bene Gabbia di testa in onestissima partita su Lukaku ma la mette fuori. Pellegrini viene ancora anticipato dallo splendido Adli su pallaccia del portiere giallorosso. Theo va al tiro deviato in angolo e cresce la pressione Milan.
E qui, signori, arriva un passaggio sinfonico del Milan di gran ampiezza musicale. Giocata a due tra Leao e Adli, sempre lui, che mette una palla al bacio sul secondo palo su cui va Kjaer colpevolmente lasciato solo. Ottima sponda del danese su Giroud pure lui piuttosto soletto che la insacca. Protestano e tanto su furbetto blocco in stile basket di Pulisic, che se ne intende, su Cristante. Che si innervosisce e becca giallo. Mou finalmente e tardivamente cerca di disporre secondo più logica la sua squadra con una seconda punta più vicina a Lukaku. Entra Belotti, che così almeno sulla carta doveva esserci da subito, per El Sha mobile ma poco efficace.

Ora il Milan si trova nella sua zona più confortevole aspettando e ripartendo. Al 64' esce ancora il sontuoso Adli che trova il compagno ideale di gioco in Reijnders, che innesca Pulisic con tiro a giro fuori. Al 67' una Roma molto più incisiva con Pellegrini in crescita dopo le prime bambole. Scambiano bene Spinazzola e Cristante che trova il rinculante solito Lukaku che tiene benissimo di sponda su Pellegrini, che va lateralmente in percussione steso da Calabria. Rigore netto. Paredes lo chiude e si rivedono spettri gelidi anche recenti con la Roma. Va al '72 in angolo con pericolosa punizione di Pellegrini che trascina i suoi per la possibile rimonta.
E' ancora il capitano giallorosso che si fa mezzo campo in bello stile al 76', a poggiare su un più rinfrancato Lukaku con maggiore aiuto e spazio in area che  manda il suo capitano  al tiro sventato da super Mike. Ci crede Foti che cambia al '78. Zalewski sostituisce Celik e Huijsen rileva un non brillantissimo Llorente molto colpevole sul primo gol milanista.
Questa volta Pioli è lesto a reagire con forze fresche a tenere un risultato sacrosanto e ora in pericolo. Dentro un difensivo Musah per Pulisic, gran partita con macchia grave la sua. E Okafor su uno spompato Leao che si è fatto vedere anche a difendere.
Ma all'81' c'è il quinto scintillante tempo della berlioziana Sinfonia Fantastica a spegnere con gran finale di colori e timbrica musicale e pure coronando il Sogno di un Artista e stendendo la Roma in giusto KO. Il mobilissimo Musah dopo lungo palleggio percuote a destra e poggia su Reijnders che va subito su Theo e su Giroud che con magico, pulito e visionario tacco da tango argentino, serve il francese in area che esplode il tiro di cui Svilar sente solo l'aria che accompagna il missile del francese.

Si completa così trionfalmente la Sinfonia Francese che il Milan riproduce in splendida partita sul campo. In una formazione logica con i due costruttori di cui uno comincia non solo ad inventare ma pure a proteggere. Reagisce all'85' Pellegrini, da gran capitano, con tiro che il quarto Moschettiere in porta nega. Sugli sgoccioli entra Zeroli per Adli D'Artagnan  in giusta ovazione per la sua magnifica partita e penso un gran fischiare nelle orecchie di Pioli che dovrebbe e tanto fare ammenda sul francese trascurato. E se ci fosse un redivivo CDK al posto del nostro semovente di attacco che squadra avremmo? Theo, il nostro Aramis esce in standing ovation pure lui per Jimenez. Vediamo ancora Musah tarantolato, che si inventa goleador dopo slalom irresistibile in euforica prestazione su una Roma ormai in ginocchio, ma la sua puntata purtroppo, per forse una troppo punitiva apoteosi milanista, finisce sul palo.

Una Roma molto mal messa in campo nel primo tempo cerca di tenere botta trascurando troppo il suo cannoniere. Trova un Adli in stato di grazia che punisce una grave distrazione difensiva ma pure è bravo a farlo.
Nel secondo tempo schiera un centrocampo più logico di quello molto difensivo però con le poche energie di Pellegrini e viene stesa da un Porthos e da un Aramis che la infilzano in pieno stile alla Dumas.
La Sinfonia si chiude bene con ulteriore distacco dalle tentennanti inseguitrici consolidando un terzo posto di migliore sicurezza in una splendida partita contro una Roma però piuttosto malconcia.
Evviva!