Il molto e forse troppo bistrattato Pioli esce dallo Stirpe in una partita in cui si confronta in tattica molto offensiva con Di Francesco. Alla 23esima di Campionato Pioli ha un differenza reti di 19 reti contro le 9 dello scorso anno e quindi giustifica ampiamente la sua posizione migliorando alquanto. Almeno in Campionato Italiano. Davanti ha due squadre che sono superiori e, personalmente e molto modestamente, non mi sento di essere d'accordo su quanto affermato da Capello che la rosa della Juve sia inferiore a quella del Milan. Con l'Inter di quest'anno così come con il Napoli dello scorso finora mi sembra che ci sia ben poco da fare. Almeno per quello che si è visto finora e che si vedrà domani nello scontro al vertice.

Bistrattato per me anche un poco troppo severamente dai bloggers milanisti di questo sito e pure da articoli di stampa in cui ormai ombre di sostituti sono date per scontate. E', a mio avviso, un tecnico che forse doveva essere di transizione, per una Società come il Milan, ma che ha comunque portato risultati importanti. Cambiarlo può essere giusto in una ottica tecnica e forse societaria differente, sminuirlo eccessivamente no. E quindi ancora un volta smentisce le critiche vincendo, a mio avviso, una partita giocata con coraggio e con atteggiamento ultra offensivo come del resto quello assunto da Di Francesco.

Tutti e due giocano fondamentalmente un 424. Pioli tiene avanti Loftus e lascia però troppo spazio tra la costruzione del duo “Adlers” e lo spaesato Loftus quasi sempre anticipato e forse inadatto a questo tipo di utilizzo dove mi è sembrato, almeno stasera, quasi impossibilitato a svolgere quello che sa fare meglio: la progressione di potenza, l'inserimento a rimorchio e lo stacco aereo. E' difficile dire se sia stato Loftus a non eseguire certi compiti di raccordo in cui è mancato totalmente e quindi cercando di valorizzare le sue qualità oppure sia stato un errore tecnico di Pioli mettere un giocatore di potenza a giocare fondamentalmente di agilità.

Di Francesco mette in buca il collega per almeno i primi 15 minuti con due mediani difensivi come Gelli e Brascianini a portarsi spesso in avanti, in fase offensiva e a chiudere accentrandosi su un Milan che tiene palla ma viene aggredito da questa disposizione. Addirittura con pressing alto quasi a 5 della difesa. Disegna una squadra molto corta quasi spesso a 514. E fa lo stesso per buona parte del secondo tempo. Davanti ha inoltre tre fantasisti molto mobili e di buon piede che sono Jorge, Soulé e Harroui che svariano moltissimo e si integrano benissimo. Si appoggia alle percussioni di Seck a fare il quarto di destra. Fortuna per noi che il senegalese abbia avuto potenza e dribbling spesso vincenti quando partiva ma che poi si perdeva sempre , perdendo palla in azioni isolate oppure mancando l'ultimo passaggio.

Soulé è stato eccellente in tutta la prima parte della partita salvo poi spegnersi come del resto un poco tutta la sua squadra per il grande lavorio che richiede il suo tecnico e alla fine in questo match senza esclusioni di colpi e giocato a viso aperto, vince la squadra di maggiore caratura quando i migliori dei laziali accusano la fatica e oltre tutto Pioli disegna molto meglio il suo 424. Per almeno quasi buona parte del primo tempo si gioca infatti a ritmi molto alti e Soulé, disegna calcio spostandosi su tutto il fronte dell'attacco, in scambi di alto livello tecnico con Harroui e Brescianini sul settore sinistro e Seck e Gelli su quello destro. Tiene comunque il Milan ed è pure pericoloso con lo strepitoso Leao di questa sera anche se costruisce e poi quasi immediatamente distrugge quanto di buono fatto con ingenuo colpo di mano in area.

Le sue percussioni a sinistra, spesso irresistibili e i cross a rientrare con la difesa del Frosinone in totale affanno, non sono stati quasi mai sfruttati a dovere. Gli scambi con Theo e le sponde con Giroud sono sempre giocate con tocchi di alta scuola e francamente criticarlo mi sembra qualcosa di piuttosto incomprensibile. Pioli non scherza offensivamente nemmeno lui, perché porta spesso i suoi quattro in avanti nell'uno contro uno contro i quattro della difesa di Di Francesco e cerca di pescarli con lanci alti a scavalcare la corta disposizione del Frosinone.Ne esce una partita spettacolare con palla che viaggia veloce da una parte all'altra, anche se è il Milan a cercare con più pazienza un possesso e giropalla preparatorio. Paga dazio Di Francesco al 17'. Soulé perde palla malamente su ottima copertura di Reijnders e finalmente troviamo Luftus pronto alla sua progressione, unica volta, nella posizione di trequarti poco prima della linea del centrocampo. Nessuno gli sta dietro e così può innescare Leao che, quasi da fermo, di destro si inventa un pallonetto a giro che trova un'altra perla di testa alla conclusione del grande Giroud.

Reagisce bene il Frosinone prima con Seck, conclusione sventata da Maignam e poi ci pensa Leao a mettere in parità la situazione. Maignan si arrende al colpo di Soulè sul giustissimo rigore. Frosinone risponde veemente in avanti e il Milan ancora va sostanzialmente in ripartenza con colpo di testa a sventare di un magnifico Gabbia e ancora Giroud prima di testa e poi in appoggio mette su Pulisic che conclude centralmente senza problemi per Turati. Leao continua il suo show sontuoso al 35'. Palla delicata a Giroud ad un cross difficile da sinistra che sorvola di poco la testa di Pulisic e dello stesso Leao. Nel finale sfiora il gol il Milan. Da Giroud a Leao che sfonda invano contrastato, al tiro, deviato scrollandosi la marcatura di Gelli e Seck.

Il secondo tempo vede un Frosinone ancora arrembante e il Milan soffre per i problemi e le situazioni prima indicate. Reijnders e Adli non riescono a uscire. Luftus scompare e il Milan tenta ripartenze. Ancora il portoghese al 59' con un velo “magnificao” su passaggio di Theo, sponda di Giroud e Leao entra in area seminando il panico con dribbling e tiro stoppato. Pioli cerca di arginare e dà finalmente, pur nel suo schema molto offensivo, maggiore armonia di gioco. Al 62' infatti doppio cambio di Pioli. Fuori Reijnders, che per me non può giocare in coppia con Adli, essendo due giocatori molto simili, e dentro Bennacer per Reijnders pure calato fisicamente, ma troppo finora utilizzato. In respiro con Adli e con Bennacer stabile, può diventare risorsa altrettanto indispensabile per le tantissime partite che ancora mancano alla fine. Dentro Okafor per Luftus

Putroppo l'algerino, entrato a freddo probabilmente, si lascia scappare Mazzitelli al 65' che, imbeccato dal solito Soulé, chiude con un diagonale su cui Maignan non è che sia proprio irresistibile. Qui forse il Frosinone pensa di avere in mano la partita ma non fa i conti con una squadra che a perdere non ci sta proprio. E pure con un 424 molto aggressivo e con gli uomini giusti al posto giusto. Subito dopo è sempre Leao a presentarsi in un'altra percussione con traversone a rientrare non seguito. E il Milan pareggia anche in concomitanza non solo della sua pressione ma pure del calo piuttosto rilevante del Frosinone. I suoi palleggiatori scompaiono e il Milan prende decisamente campo.

Al 72' arriva il pareggio. Okafor va in bella progressione che Gelli mette in angolo. Sugli sviluppi palla perfetta di Adli che pesca ancora Giroud in elevazione di sponda questa volta vincente sullo stanco Brescianini che ha corso tantissimo e quindi non lo chiude bene. Palla al centro su cui si avventa l'eccellente Gabbia e così Pioli acciuffa il pareggio. Subito dopo il Milan dilaga ancora con Leao in percussione, l'ennesima, a sinistra e palla a rientrare che nessuno sfrutta adeguatamente. Ci si mette pure Kjaer in lancio perfetto a Leao subito dopo e Okoli si inventa un salvataggio spettacolare che evita che Leao si presenti solo davanti al portiere. Di Francesco cambia per dare tono ad una partita che gli sta sfuggendo di mano. Cheddira per Jorge, Valeri per Seck, e Lirola per Harroui. Reagisce Pioli e pesca il jolly per vincere contro un Frosinone sulle gambe dove Soulé non ne ha più. Entra Jovic per Pulisic che personalmente vedo meglio come trequartista.

Lirola perde malamente palla in uscita su un Milan molto in pressione. Palla a Bennacer che riscatta l'esitazione sul raddoppio del Frosinone. Cross dell'algerino su cui pasticciano con molta sfortuna i difensori laziali e Jovic, di rapina e agilità insacca. Fortuna senz'altro che aiuta gli audaci, vale per Pioli, ma anche trovarsi al posto giusto nel moneto giusto, vale per il serbo. Si cautela Pioli con gli ultimi cambi: Musah per Giroud a difendere e Florenzi per Calabria. Cambia anche Di Francesco, audace pure lui ma meno fortunato e con armi inferiori rispetto alle pretese, con Reinier e Ibrahimovic per Brescianini e Mazzitelli.

Partita divertente e chiusa ancora una volta dal Milan all'ultimo respiro. Pioli migliora notevolmente i suoi risultati almeno in campionato rispetto allo scorso anno. E questi sono fatti. Riprenderà sicuramente il totoallenatore e magari chissà, sperabilmente, anche il totoproprietario. Leao per me migliore in campo, a parte la sciocchezza di mano. Giroud gigantesco come al solito. Sostituirlo non sarà facile. Eccellente Gabbia. Resto del parere che con lui e Simic si possa impostare una difesa di tutto rispetto aspettando Thiaw e Tomori e da domani per Pioli sarà sempre come nella chiusura di Rossella O' Hara in “Via col Vento”. Aspettiamo la prossima.