Vogliamo negare la forza dell'Inter? Assolutamente no. Ma non vogliamo nemmeno negare l'evidenza di un Milan più vittima di se stesso, del proprio staff medico e tecnico, che delle altre squadre in competizione. Eresia? Lesa maestà nei confronti dei nerazzurri? No, perché ancora oggi non cambierei mai la mia visione, talmente sono convinto che se il Milan avesse potuto schierare - e riuscisse in futuro - almeno quei 15/16 giocatori di livello con una certa continuità, difficilmente avrebbe rivali, nel gioco e nei punti... dico almeno in questo campionato di serie A, dove compagini votate al non gioco come Juventus o Roma sono in piena zona scudetto o Champions e tra le aspiranti europee, con tutto il rispetto, annoveriamo Fiorentina e Bologna.
Il Napoli è stato il risultato anomalo del post mondiale e di una congiunzione astrale di stelle (quelle del cielo, non del campo) in formidabile ed irripetibile allineamento. Lo dimostra non il divario tra i partenopei e la vetta, ma il divario tra Napoli da settembre 2023 e quello invece del 2022. È bastato togliere due tasselli (Kim e Spalletti) al puzzle per fare crollare l'intero impianto. L'Atalanta è capricciosa e volubile, ma lo è sempre e quindi inaffidabile e poi la Lazio... Chi? La Lazio??? Non pervenuta.

Sta di fatto che il campionato è mediaticamente già consegnato per diritto di stampa ai nerazzurri. Secondo i reporters e gli youtubers, la solidità dell'Inter è impenetrabile, l'armata Inzaghi è una macchina perfetta. I numeri ad oggi sono dalla loro, le statistiche... ma la storia però ci racconta che sono anni che il biscione illude e ammalia i giornalisti, che poi puntualmente vengono stranamente stravolti lungo la via, da qualche strano evento che gli fa rimangiare tutta la profusione di complimenti e peana, mentre per l'ennesima volta l'Inter viene beffata... Ma comunque sia chiaro, non mettere mai in dubbio che siano loro i più forti... Sono loro che regalano, buoni samaritani, tenendo per sé solo le coppette nostrane. 

Fino a che se ne convincono i giornalisti poco male comunque, al massimo succede che si leggano strafalcioni su carta o su blog. Fino a che ne sono convinti i loro tifosi, va ancora bene... Ma quando se ne convincono anche nel palazzo e nei collegi arbitrali, lo spettro del quinquennio 2006/2010 fa di nuovo capolino. Perché a forza di pensarlo... poi il pensiero diventa azione. 

È quello che deve aver concluso e poi detto ADL, nel post partita di ieri. Stessi personaggi nella terna arbitrale, stessi giri di Va(R)zer e gli errori sommandosi a uno a uno, determinano un risultato che poi vai a contestarlo, tanto è rotondo! Vieni zittito subito: "ma se ne hai presi 3!"... le sue lamentele a posteriori, sono inutili e fuori tempo. Possibile che alla sua veneranda età, ADL debba ancora imparare come si fa? Nel circo che è questa serie A, lui è certamente un personaggio di spicco, ma non è un fuoriclasse.

Il vero unico fuoriclasse dal naso rosso è e rimane Mourinho, idolo delle folle nerazzurre (ma no, davvero?) e adesso anche di un popolo, quello romanista, del quale ho sempre pensato che apprezzasse la propria squadra più quando offriva il bel gioco che non quando vincesse. Avevo idea che fosse imprescindibile, mi sbagliavo, perché invece eccoli là a sostenere l'orda di barbari che si ritrovano in campo con il grande stregone in panchina ad agitare amuleti e formule. L'artefice, il Mahatma è lui, l'unico ed inimitabile saltimbanco delle conferenze, l'aizzatore, il polemico dal doppio scopo: mediatico e (anti)sportivo. E alla fine gli riesce la ciambella, spesso e volentieri. E si permette anche di prendere in giro parlando in Portoghese. A pensarci bene dovrebbe essere una barzelletta... E invece è solo un gran cafone, altezzoso e maleducato. 

Quante cose bruttine che si vedono comunque; anomalie che non hanno un'adeguata risposta, ma lasciano più di un dubbio. Nessun approfondimento giornalistico. Squadre in piena lotta scudetto che sono cariche di cartellini gialli e rossi, altre che invece ricevono una o due "assoluzioni" a partita. Milan e Juve infatti sfiorano la quarantina di provvedimenti, l'Inter non arriva a 20. I "fabbri ferrai" di Trigoria sfiorano appena i 30. Anche questa suona un po' come una barzelletta. E invece...
Non ci consoliamo di certo in Europa, comunque, dopo aver visto lo scempio perpetrato al parco dei principi nei confronti del Newcastle e che ha inguaiato non poco anche le nostre prospettive Champions...

Le figure di spicco, che operano sfere di influenza in qualsiasi forma: politica, economica, mediatica, in questo panorama che sia nazionale o internazionale, sono una componente (malata) del calcio e ce la dobbiamo tenere, con repulsione e ribrezzo, ma è parte troppo consolidata. Molto più del nobile scopo del raggiungimento della equità di giudizio sul campo e nel gesto meramente sportivo.

Comunque voglio chiarire che ad oggi, al di là delle dietrologie, degli aiutini che non vogliamo utilizzare come scusa, delle fortunate circostanze ecc ecc... l'Inter e la Juve sono avanti ai rossoneri per proprio merito in primis e che il Milan deve guardare alle proprie responsabilità. Perché mesi come Gennaio scorso o questo Novembre non devono accadere né ripetersi mai più. Onestamente poi, diciamocelo, il Milan non si deve certo guardare le spalle, perché onestamente alle spalle non c'è nessuno di insidioso. Davanti fanno le lepri, per ora, ma noi dobbiamo fare solo il nostro, ci penseranno loro a perdere punti. Succederà anche quest'anno, come gli anni prima, e noi dovremo essere lì ad approfittare. Pulisic crede agli ottavi di Champions, Rafa crede allo scudetto. Noi con loro. Non ci costa nulla e li sosteniamo ed incoraggiamo. È rientrato Bennacer, Jovic si è sbloccato. Qualche altro rientra fra poco, ci sono ancora una infinità di partite.
I giochi vogliono venderceli come già chiusi. Anche questa è una barzelletta: non è così.