9 minuti in totale in questa serieA, quelli del monfalconese Pafundi, di cui quattro giocati al Friuli, nel suo debutto al Friuli in questa stagione, contro un cinico Sassuolo, che dopo le prestazioni ottimali contro Milan ed Atalanta al Friuli, ha rischiato di fare il colpaccio anche contro l'Udinese. Una partita dove l'Udinese è passata in vantaggio in una decina di secondi, ma in pochi minuti ha visto il Sassuolo prima salvarsi un goal sulla linea, e poi l'affondo meritato. Una partita dove entrambe le squadre volevano vincere, hanno portato un punto a testa, con tanti errori e soprattutto sono arrivate le contestazioni all'Udinese da parte della Curva e alcuni settori dello stadio. "Tirate fuori le palle" questo l'invito caloroso ad una squadra che ha delle potenzialità enormi. D'altronde se Becao interessa all'Inter, come anche il capitano Pereyra, se Udogie va in Premier, se Beto interessa al Napoli, se Pafundi è un gioiellino che ha colpito Mancini, se Silvestri è tra i migliori portieri italiani, se Deulofeu interessa ad alcune big italiane, per citarne alcuni qualcosa vorrà pure dire. Se l'Udinese ad inizio stagione ha sorpreso tutti, qualcosa vorrà dire. Ed ora è arrivato un gioiellino come Thauvin, impressionante la sua tecnica, il modo con il quale aggredisce la palla, la cerca, la piazza, sia con il destro che con il sinistro, un talento che in SerieA è alla ricerca del suo riscatto dopo l'esperienza infelice in Messico e all'Udinese potrà fare bene.
L'Udinese deve ripartire da Thauvin e Pafundi, giocatori che devono avere più spazio, in un contesto dove quello che sembra a mancare ai friulani è fiducia, oltre che alla cattiveria sotto porta. Contro il Sassuolo nel secondo tempo si è rivista per una ventina di minuti l'Udinese di inizio stagione. Quella che si è smarrita in modo clamoroso e che può ritornare in Europa.

L'Europa League era la dimensione ottimale per questa squadra, ma sta sfumando anche la Conference League, una coppetta europea, piccola consolazione, che comunque può dare un rilancio ad una piazza che fa parte della storia del calcio italiano. Al Friuli le contestazioni di una buona parte dei tifosi, forse oggi erano in parte comprensibili, perchè da ottobre è che si sta incassando uno dietro l'altro il colpo dell'insoddisfazione, ma in verità, l'Udinese vista contro il Sassuolo per diversi minuti era tutt'altro che da contestare.

Probabilmente è arrivato il momento di cambiare aria in panchina, l'epoca Sottil si è forse chiusa ad Udine, nessuno ha la bacchetta magia, ma è evidente che alla squadra serva altro, serva una nuova iniezione di fiducia, perchè è sulla carta forse la migliore Udinese degli ultimi anni, in campo lo ha dimostrato nei primi due mesi dell'anno. Ha bisogno di ritrovarsi e per ritrovarsi serve un cambiamento senza dimenticare che il ritiro non ha funzionato.
Ma il tempo passa...e dopo aver perso il treno della Champions e quello dell'Europa League, rischia di saltare anche quello della Conference League per una squadra che ha dei talenti importanti e che rischia di dover lottare nuovamente per la salvezza piuttosto che per qualcosa di più gratificante, ed avendone tutti i titoli!