Quest'anno l'Inter non potrà vincere tutto. Fuori dalla Coppa Italia, fuori dalla Champions League, non resta che vincere un campionato tutt'altro che di alto livello, e raggiungere, si spera, il record delle due stelle! Due stelle sulla maglia che valgono il velo sulla caduta di Madrid. Diciamolo chiaramente, l'Inter sta dominando un campionato mediocre.
Diamine, quando hai quasi metà campionato che lotta per non retrocedere, di cosa stupirsi se poi a livello internazionale vieni buttato fuori? La SerieA non è un buon terreno di allenamento per essere competitivi in Europa, in quella conta. Conta per le casse, per il rating, per il prestigio. Si dirà, ma lo scorso anno l'Inter è arrivata in finale! Vero, verissimo.
Ma chi si intende di calcio sa bene che quell'evento è quasi più unico per raro perché vi è stata una combinazione di fattori "astrali" verrebbe da dire che ha facilitato il cammino interista.
Quest'anno, al primo vero scoglio, si è schiantata. L'Inter contro l'Atletico la sfida l'ha persa a Milano, non in Spagna. In SerieA il cammino nerazzurro è celestiale, fino ad oggi, ricorda un pò la marcia trionfale napoletana dello scorso anno. Inzaghi, se va bene, potrà finalmente vincere il suo primo scudetto. Se lo merita per quanto di buono fatto ad oggi con l'Inter. Il rimpianto per aver mancato l'obiettivo europeo c'è. Però bisogna essere realisti.
Questa Inter poteva veramente arrivare in finale? Ripetere il miracolo dello scorso anno? Siamo stati abbagliati dal dominio assoluto in Serie A? Ecco, bisogna interrogarsi sul fatto che il nostro campionato è mediocre, non ti fa essere competitivo in Europa come si deve. I padroni del calcio non vogliono ridurre il numero di squadre a 18, perchè ognuno pensa al proprio interesse personale.
Meglio avere squadre che vincono tre partite in tutto l'anno, che fanno perdere tempo a chi vuole essere competitivo in Europa, che essere competitivi in Europa e far crescere il prestigio nazionale e migliorare la qualità del nostro calcio.
E l'effetto è presto detto: Inter nazionale e poco Internazionale!
Diamine, quando hai quasi metà campionato che lotta per non retrocedere, di cosa stupirsi se poi a livello internazionale vieni buttato fuori? La SerieA non è un buon terreno di allenamento per essere competitivi in Europa, in quella conta. Conta per le casse, per il rating, per il prestigio. Si dirà, ma lo scorso anno l'Inter è arrivata in finale! Vero, verissimo.
Ma chi si intende di calcio sa bene che quell'evento è quasi più unico per raro perché vi è stata una combinazione di fattori "astrali" verrebbe da dire che ha facilitato il cammino interista.
Quest'anno, al primo vero scoglio, si è schiantata. L'Inter contro l'Atletico la sfida l'ha persa a Milano, non in Spagna. In SerieA il cammino nerazzurro è celestiale, fino ad oggi, ricorda un pò la marcia trionfale napoletana dello scorso anno. Inzaghi, se va bene, potrà finalmente vincere il suo primo scudetto. Se lo merita per quanto di buono fatto ad oggi con l'Inter. Il rimpianto per aver mancato l'obiettivo europeo c'è. Però bisogna essere realisti.
Questa Inter poteva veramente arrivare in finale? Ripetere il miracolo dello scorso anno? Siamo stati abbagliati dal dominio assoluto in Serie A? Ecco, bisogna interrogarsi sul fatto che il nostro campionato è mediocre, non ti fa essere competitivo in Europa come si deve. I padroni del calcio non vogliono ridurre il numero di squadre a 18, perchè ognuno pensa al proprio interesse personale.
Meglio avere squadre che vincono tre partite in tutto l'anno, che fanno perdere tempo a chi vuole essere competitivo in Europa, che essere competitivi in Europa e far crescere il prestigio nazionale e migliorare la qualità del nostro calcio.
E l'effetto è presto detto: Inter nazionale e poco Internazionale!
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