Semplicemente oramai non si capisce più niente. Quando si gioca, chi gioca, forse tra un po' neanche il perchè si gioca. Abbiamo scopiazzato la Premier League, ma non siamo la Premier League. Anche la Champions, oramai si gioca pure di martedì, i giorni tradizionali delle coppe non esistono più, il campionato oramai è esteso lungo il corso di tutta settimana, a volte, per non dire di più, può capitare che sfuggano delle partite o lo si viene a sapere così. Quasi con stupore. Troppo calcio, troppe partite, non sono il bene del calcio e del sistema che comunque se ne infischia, letteralmente.
Non c'è alcun rispetto per i tifosi. Zero totale. La gente comune lavora, ha altri impegni, e tutto ciò compromette tutta una serie di questioni, anche in ambito famigliare, dove forse si deve arrivare a fare delle trattative per non avere la TV, o la radio, sempre occupata per vedere le partite. Non c'è solo il calcio, ma chi fa questi calendari, pensa di sì. Quale beneficio per il calcio è arrivato in questi anni di calendario spezzatino? Sempre più diluito lungo la settimana? Dal venerdì, al lunedì? Per non parlare delle benedette coppe? E come se non bastasse se ne inventano anche di alcune, come la Conference League,  che non sono proprio il massimo della vita. Certo, per alcune squadre minori sono il massimo dell'aspirazione, ma tutto ciò ha delle conseguenze non sempre positive per il calcio giocato. Bisogna pensare ad un calcio votato più sulla qualità che sulla quantità, meno partite, meno competizioni europee, campionati a 16/18 squadre al massimo, perchè qui il sistema si sta ingolfando e sinceramente non si capisce più niente! Ma a qualcuno interessa? Oppure dobbiamo come sempre adattarci e zitti, zitti, sorbirci sempre tutto quello che viene calato dall'alto?
Che peso hanno i tifosi nel mondo del calcio? Quale voce in capitolo? Aumenta tutto, costo della vita, seguire il calcio inizia a diventare faticoso e soprattutto sempre più arduo per tante persone che semplicemente non possono più permetterselo.

No. Non esiste più la partita della domenica, non esiste più la tradizione, non esiste più il calcio in dimensione famiglia e tifoso. E lo sappiamo. Ok. Un prodotto che pensa solo a se stesso e non all'utente, al cliente, quanto potrà durare ancora? Durerà, perchè il calcio è come la Chiesa. Va oltre. Il calcio non morirà, figurarsi, ma quello che si potrà verificare è un peggioramento della qualità, ed un calo di interesse, perchè troppe partite, iniziano veramente ad essere indigeste e soprattutto impossibili da seguire.
Quante volte è capitato di dire, caspita... oggi c'è la partita? Ma è venerdì...!